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Allarme perimetrale per proteggere gli spazi esterni

Come funziona l'allarme perimetrale esterno? Ecco quello che c'è da sapere su questo sistema di antifurto: i vantaggi e come difendersi dai sabotaggi

31-10-2021 (Ultimo aggiornamento 01-08-2023)
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antifurto perimetrale

Proteggere l’area esterna di abitazioni private e capannoni industriali richiede sistemi antifurto sempre più evoluti e sofisticati. Gli allarmi perimetrali sono impianti pensati appositamente per questo scopo, in quanto sono in grado di garantire il massimo della sicurezza rimanendo praticamente invisibili agli occhi dei malintenzionati. Si tratta della soluzione ideale per chi non vuole rinunciare a difendere la propria casa o azienda con un buon sistema di antifurto, senza però spendere una fortuna.

Allarme perimetrale esterno: come funziona?

I sistemi antintrusione perimetrali funzionano grazie a una serie di sensori, dispositivi che si attivano se qualcuno passa all’interno del reticolo virtuale. La loro gestione è affidata a una centralina, un apparecchio in grado di comunicare con i sensori, avvisando in caso di violazione dell’area esterna.

A seconda del modello di antifurto perimetrale possono essere presenti anche delle fotocamere, le quali scattano automaticamente una foto del malintenzionato in caso di intrusione nella zona monitorata. Altrimenti l’impianto può semplicemente notificare l’attivazione dei sensori d’allarme per esterno, inviando un messaggio o emettendo un avviso sonoro.

In base alla tecnologia utilizzata l’impianto può essere wireless, quindi senza fili, comunicando attraverso la connessione Wi-Fi tramite una centralina a doppia frequenza, oppure dotato di un collegamento via cavo estremamente resistente. Le tipologie principali di allarme perimetrale esterno sono quello con sensori a infrarossi, con barriere a microonde, con sensori interrati e con filo in fibra ottica o microfonico. 

Per un maggiore controllo dell’area da monitorare è possibile optare per i sensori volumetrici al posto di quelli perimetrali, soprattutto i dispositivi a tripla frequenza. Si tratta di una soluzione ideale per aumentare l’efficacia del sistema antintrusione da esterno e vigilare ambienti come il balcone, il giardino oppure la zona al di fuori di un fabbricato o di un locale commerciale.

Qual è il costo di un allarme perimetrale e che vantaggi offre?

Uno dei grandi vantaggi degli antifurti perimetrali è l’ottimo rapporto qualità-prezzo. In commercio ne esistono diverse tipologie, infatti sul mercato si possono trovare modelli adatti a tutte le tasche: si va dalle barriere d’allarme perimetrale che sfruttano le microonde ai sensori a infrarossi, passando per i sistemi con cavo in fibra ottica e i sensori interrati, i quali utilizzano invece il segnale GPS. 

Il costo varia naturalmente a seconda della tipologia del sistema, tuttavia è strettamente legato alle dimensioni dell’area da mettere in sicurezza. Per questo motivo progettare un allarme perimetrale esterno per uno stabilimento industriale è molto più complesso, dunque ha un costo maggiore rispetto a un impianto per uso domestico come un sistema di allarme perimetrale esterno per giardino.

Le aree industriali sono in genere molto estese e isolate, perciò necessitano di sistemi tecnologicamente più avanzati, integrati con telecamere di videosorveglianza collegate a una centrale operativa di vigilanza privata. In media, i prezzi di un allarme perimetrale da esterno si aggirano sui 1.500 euro per un appartamento di medie dimensioni. 

Per farsi un’idea del costo preciso bisogna considerare la spesa necessaria per l’acquisto di alcune componenti, tra cui i sensori a infrarossi (da 30 a 130 euro l’uno), oppure i sensori a microonde (da 60 a 400 euro). Si tratta di elementi abbastanza accessibili nel prezzo unitario, tuttavia maggiore è il numero di sensori da utilizzare più elevata sarà la spesa totale da sostenere.

Dopodiché è necessario valutare il prezzo della centralina (da 200 a 1.200 euro), dei cavi in fibra ottica (se l’impianto è con filo), l’eventuale installazione di un combinatore telefonico e i dispositivi antisabotaggio, più ovviamente la manodopera per il montaggio e la prova del sistema di allarme perimetrale.

Antifurto perimetrale esterno con o senza fili?

Gli elementi essenziali per il corretto funzionamento di un allarme perimetrale sono i sensori. Si tratta dei punti focali di un impianto antifurto per esterni e sono progettati per lavorare in coppia: il sensore emettitore invia un segnale a infrarossi al sensore ricevitore, creando un’invisibile barriera perimetrale. 

In questo modo chiunque prova a introdursi in una proprietà privata forzando cancelli, finestre o recinzioni esterne causa l’interruzione del raggio a infrarossi, facendo scattare il sistema antintrusione. Il meccanismo è piuttosto semplice ma estremamente efficace, per proteggere una zona specifica in modo efficiente e preciso. 

È solo a questo punto che le modalità di funzionamento dell’allarme perimetrale da esterno con fili si differenziano da quello wireless, perciò è importante scegliere il modello giusto. Nel primo caso il segnale raggiunge la centralina attraverso sensori e cavi cablati, mentre con l’allarme perimetrale esterno senza fili non è necessario alcun cablaggio, poiché il segnale inviato dai sensori wireless viene recepito dalla centralina in doppia frequenza.

Sabotaggi e blackout dell’allarme perimetrale esterno: come difendersi?

I timori legati alla manomissione degli allarmi perimetrali e ai conseguenti furti in casa sono sicuramente eccessivi. Gli impianti di ultima generazione sono pensati e costruiti per poter resistere a ogni genere di sabotaggio, infatti non basta scollegare i sensori tagliando i cavi, oppure causare un blackout elettrico per interromperne il funzionamento. 

Praticamente tutti i sistemi d’allarme in commercio sono dotati di batterie aggiuntive, in grado di mantenere attivo l’antifurto perimetrale per giorni e giorni. Inoltre, l’interruzione della corrente elettrica, oppure il malfunzionamento di uno dei sensori, è il primo campanello d’allarme che viene segnalato dalla centralina, la quale provvede a inviare immediatamente un SMS o a fare una telefonata automatica ai numeri registrati. 

Diverso è il caso che a far scattare l’antifurto perimetrale sia un falso allarme, dovuto magari alla caduta di un ramo, alle avverse condizioni meteorologiche o al passaggio accidentale di un animale domestico. Oggi, tuttavia, è possibile tarare i sensori in maniera ottimale, per evitare o limitare al massimo questo genere di inconvenienti.

Qual è il miglior antifurto perimetrale esterno?

Per garantire la sicurezza dell’abitazione è importante scegliere un allarme perimetrale di ultimissima generazione, un sistema moderno ad alte prestazioni difficile da manomettere. Inoltre è essenziale che sia dotato di funzionalità smart, come il controllo remoto e l’integrazione con la domotica residenziale dalla casa intelligente.

Un antifurto perimetrale esterno di nuova concezione deve avere un sensore di smascheramento, una funzione presente nei sensori volumetrici più sofisticati ed evoluti, un sistema di compensazione della temperatura e sensori per rilevare gli animali domestici. In questo modo si possono evitare i falsi allarmi, lasciando che il proprio cane sia libero di muoversi in giardino.

Una tecnologia presente negli allarmi esterni perimetrali più innovativi sono i sensori AND-OR, in grado di funzionare con il sistema a infrarossi e quello a microonda. Inoltre non può mancare una centralina smart, un combinatore telefonico GSM e un’app per la gestione a distanza tramite smartphone Android e iOS, per controllare la casa anche in vacanza.

Per una maggiore consapevolezza richiedi un preventivo senza impegno per trovare il professionista più vicino a te.

Domande frequenti:

  • Cosa sono i sensori perimetrali?

    I sensori perimetrali sono dispositivi di piccole dimensioni, i quali emettono un fascio di raggi e se viene interrotto dal passaggio di una persona fa scattare l’allarme attraverso la centralina.

  • Dove posizionare i sensori perimetrali?

    I sensori perimetrali si posizionano lungo la parte esterna della zona da monitorare, scegliendo superfici dure e non soggette a vibrazioni per ridurre il rischio di falsi allarmi.

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