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Chiave bulgara: cos'è e come si può fare per difendersi

Oramai è sempre più attuale l'allarme sulla sicurezza negli appartamenti, dal canto loro, i ladri hanno escogitato usano la chiave bulgara, ecco cos'è

26-10-2019 (Ultimo aggiornamento 16-02-2021)
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L’allarme sulla sicurezza domestica all’interno delle nostre abitazioni è un grande problema, a cui politici e istituzioni cercano di dare una risposta da molti anni. Purtroppo i ladri sono sempre più abili nelle loro effrazioni, utilizzando spesso soluzioni tecnici e dispositivi tecnologici avanzati. Ad esempio, ultimamente, in molte situazioni di furto i malintenzionati sono riusciti a entrare nell’abitazione usando un metodo chiamato chiave bulgara, un arnese particolare impiegato per forzare le serrature che si mostra efficace anche in presenza di porte blindate. Vediamo come funziona il grimaldello bulgaro, quali sono i rimedi che permetto di proteggersi contro questa tecnica e come difendersi installando delle apposite serrature anti-chiave bulgara.

Chiave bulgara: come funziona e cosa apre

Una delle tecniche più frequenti nei furti con scasso domestici prevede l’uso del grimaldello bulgaro, il cui nome proviene dal fatto che sembra che fosse un metodo utilizzato dalle spie bulgare ai tempi della Guerra Fredda, per introdursi nelle case dei nemici. Grazie a questo espediente si riesce a duplicare la chiave originale, aprendo la serratura senza dovere forzarla. La chiave bulgara consiste in una specie di supporto morbido, una vera e propria chiave che legge i codici della serratura con un secondo strumento detto invece tensore, su cui si copia la forma della serratura ruotandola con pochi gesti veloci. In una seconda fase, grazie ad un tornio, si ricava un duplicato della chiave originale, che consente di entrare in casa normalmente, come se si fosse in possesso della vera chiave originale in mano ai proprietari. I ladri più esperti possono introdurre nella serratura anche piccole telecamere, in grado di consentirgli di ottenere una chiave duplicata ancora più simile all’originale. Vorrei precisare che sul web girano diversi tutorial su come fabbricarsi la chiave bulgara, perciò è abbastanza facile procurarsene una.

Chiave bulgara: rimedi e come difendersi

Gli esperti ritengono che il modo più efficace per difendersi da questo nuovo metodo per aprire le porte, compresi i modelli blindati, è dotarsi di serrature anti-chiave bulgara. Si tratta di sistemi di ultima generazione, dotate di chiavi piatte e codificate con cilindro europeo (nello specifico sono serrature dotate di perni anti-sondaggio, corpo e rotore con protezione antitrapano e barra centrale antistrappo); in questo modo diventa quasi impossibile duplicare la chiave originale. Riguardo al cilindro europeo vorrei precisare un aspetto essenziale, ovvero l’importanza di scegliere sempre un modello certificato secondo le normative europee, che ne determinano caratteristiche come:

  • prova ciclica
  • resistenza alla corrosione e alla temperatura
  • sicurezza chiave (numero di combinazioni possibili)
  • resistenza alla perforazione

I gradi ottenibili per la prova ciclica sono 6: il più basso ammesso è il grado 4 con funzionamento fino a 25 mila cicli, il secondo fino a 50 mila e il grado 6 con oltre 100 mila. Anche per quanto riguarda la sicurezza della chiave i livelli sono 6: il grado più basso è il 4 con 100 combinazioni, mentre il grado massimo ne prevede ben 100 mila. La resistenza alla perforazione determina invece i minuti che un cilindro oppone alla foratura. La chiave bulgara funziona solo su porte a doppia mappa montate prima del 2011, perciò si possono acquistare dei kit per bloccare le serrature, con un costo dai 50 ai 200 euro, impedendo ai malintenzionati di usare il grimaldello bulgaro.

Ultimamente i professionisti della sicurezza hanno inventato un nuovo metodo per difendersi dalla chiave bulgara, un congegno elettromeccanico chiamato cerbero, in grado di corazzare ogni tipo di serratura. Viene azionato tramite un telecomando e impedisce ai pistoni di girare, dunque con questo sistema nemmeno il proprietario è in grado di entrare se non si sblocca il congegno. Ovviamente, per aumentare la sicurezza della propria abitazione, un rimedio sempre valido è installare un portone blindato e un impianto di allarme, possibilmente con telecamere per la videosorveglianza gestibili da remoto, tuttavia proteggere le serrature dagli attacchi con il chiavistello bulgaro rimane comunque un’operazione da effettuare. Se vuoi saperne di più, richiedi un preventivo gratuito su PG Casa.

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