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Sensori antifurto: come scegliere l’allarme più adatto alla propria casa

I sensori antifurto sono la parte più importante dei sistemi di sicurezza ed è fondamentale sceglierli con cura, valutando attentamente ogni modello

25-08-2021 (Ultimo aggiornamento 09-07-2024)
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Pietro Marra

Esperto in Sistemi di Videosorveglianza e Antintrusione

Tecnico informatico con oltre 20 anni di esperienza, specializzato in impianti informatici e sistemi di videosorveglianza e antintrusione. Ha dedicato la sua carriera a garantire la sicurezza e l'efficienza dei sistemi informatici per una vasta gamma di clienti.
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I sensori di allarme sono dispositivi estremamente sensibili che riconoscono modifiche o alterazioni di natura fisica all’interno del perimetro interessato dal sistema di antifurto e per questo motivo è importante ponderare con attenzione la scelta, perché da essi dipende la qualità dell’impianto e la relativa sicurezza dell’abitazione.

Prima di procedere alla scelta dei sensori di allarme, è opportuno capire quante tipologie esistono e se rispondono alle caratteristiche che ogni impianto di sicurezza dovrebbe avere.

Tipologie di sensori di allarme

In commercio si trovano tipologie di sensori antifurto adatti ad ogni esigenza ed ogni struttura. I più utilizzati sono:

Sensori di allarme da esterno: ecco le 4 tipologie in commercio

montaggio del sensore

Shutterstock

I sensori di allarme per esterno disponibili sul mercato possono essere raggruppati in 4 sottocategorie:

  • Barriere ad infrarossi attivi. Sono costituiti da due colonne in comunicazione tra loro che creano una barriera invisibile che fa scattare l’allarme quando qualcosa interrompe il segnale. Sono molto sottili e sono ideali per essere montati a protezione di porte e finestre. Per evitare falsi allarmi causati da foglie, carte o piccoli animali, possono essere tarati per far scattare l’allarme solo se vengono interrotti più raggi ad infrarossi. Sono estremamente sicuri e difficili da manomettere.
  • Sensori ad infrarossi passivi. Sono formati da un solo elemento che riconosce le variazioni di temperatura all’interno dell’area che monitorano. Sono tra i più venduti perché hanno un ottimo rapporto qualità prezzo, sono di facile installazione e possono monitorare aree di grandi dimensioni. È consigliabile scegliere modelli con protezione antimascheramento o antiaccecamento.
  • Barriere a microonde. Sono sensori antifurto molto sensibili, emettono onde elettromagnetiche ad alta frequenza. Sono quasi impossibili da manomettere e raramente soggetti a falsi allarmi. Sono consigliati per sistemi di allarme da installare in aree molto estese come ad esempio giardini.
  • Sensori antifurto a doppia tecnologia (infrarossi + microonde). Tra i sensori per esterno rientrano anche i sensori antifurto a doppia tecnologia, che sfruttano i raggi infrarossi e le microonde. Sono stati progettati per limitare al minimo il rischio di falsi allarmi e garantire maggiore sicurezza. Nella maggior parte dei casi sono dotati di barriere anti-mascheramento e anti-accecamento.

Sensori di allarme da interno

Rispetto ai sensori di allarme da esterno, con cui condividono la tecnologia a microonde o infrarossi, sono i più difficili da sabotare e meno soggetti a falsi allarmi. Se ne consiglia l’uso in aggiunta ai sensori di allarme da esterno.

Vengono generalmente posizionati in punti nevralgici della casa, come corridoi, zone di passaggio obbligato o stanze in cui sono custoditi beni preziosi.

Trattandosi di sensori di allarme posizionati nelle abitazioni e quindi visibili a tutti, le aziende hanno prodotto vari modelli, alcuni dei quali, i più moderni, sono estremamente discreti perché possono essere incassati nelle placche degli interruttori della luce e quindi essere invisibili.

La tecnologia più usata per i sensori di allarme da interno è l’infrarosso passivo, che può essere collegato anche senza fili e non necessita di un doppio sistema per prevenire falsi allarmi, quindi può essere collegato anche un solo sensore.

Quando viene scelto un sensore antifurto da interno, è necessario segnalare la presenza in casa di animali domestici affinché si possano scegliere sensori di allarme con tecnologia “Pet Immune”, che permette di tarare la loro sensibilità permettendo all’animale domestico di muoversi in casa anche quando il sensore è attivo scongiurando il rischio di falsi allarmi.

Sensori di allarme a tenda

Sono sensori di allarme che formano una barriera verticale che fa scattare l’allarme quando viene oltrepassata e si utilizzano in aree di piccole dimensioni o difficili da raggiungere. Generalmente la loro installazione viene consigliata sulle finestre perché segnala le intrusioni dall’esterno garantendo totale libertà di movimento all’interno.

Prima di scegliere i sensori di allarme a tenda, è opportuno ricordare che:

  • Non sono sensori da esterno, ma operano sulla linea di confine tra interno ed esterno;
  • Vanno usati lasciando la tapparella semi aperta perché l’apertura totale aumenta il rischio di falsi allarmi;
  • Vanno evitati se sulla finestra sono state montate zanzariere.

Sensori di allarme per finestra

Oltre ai sensori di allarme ad infrarossi attivi e ai sensori di allarme a tenda, i più diffusi sensori di allarme per finestra sono i contatti magnetici. I contatti magnetici vengono applicati in coppia, uno sul battente della finestra e uno sull’infisso.

Quando qualcuno tenta di aprire la finestra, i contatti magnetici vengono separati e fanno scattare l’allarme. I contatti magnetici sono vantaggiosi perché economici, ma la loro installazione può risultare complicata a causa del passaggio dei cavi o dei dispositivi per i trasmettitori wireless.

I sensori di allarme per finestre hanno prezzi mediamente economici, il loro costo parte da poche decine di euro ad un massimo di 200 euro. Il costo varia anche a seconda della manodopera: chiedi un preventivo per l’installazione dei sensori di allarme, così da sapere prima a quanto ammonterà la spesa complessiva.

Vuoi migliorare il livello di sicurezza della tua casa? Se stai cercando un’azienda affidabile per l’installazione di un impianto di allarme per la tua casa, ti invitiamo a richiedere un preventivo sul nostro portale PagineGialle Casa, dove potrai confrontare diverse proposte degli esperti della tua zona.

Domande frequenti:

  • Dove posizionare i sensori di allarme?

    Per installare un sensore di allarme in modo efficace, è importante posizionarlo in una zona della casa in cui il passaggio sia obbligato, come un ingresso, una scala o un corridoio. Inoltre, è consigliabile installarlo vicino a punti di accesso come porte o finestre per garantire una maggiore copertura.

  • Come sostituire la batteria del sensore di allarme?

    Ogni sensore d’allarme viene acquistato in una scatola con tanto di istruzioni su cui troverai le indicazioni su come sostituire la batteria.

  • Come funzionano i sensori dell'allarme?

    I sensori dell'allarme funzionano emettendo una radiazione (microonda) che raggiunge un oggetto. L'oggetto riflette parte del segnale e lo manda indietro al sensore. Se l'oggetto è fermo, il segnale di ritorno ha la stessa frequenza del segnale originale, ma se l'oggetto è in movimento, la frequenza del segnale di ritorno cambia e questo fa scattare l'allarme.

  • Quanto costa un sensore di allarme?

    I sensori di allarme per finestre hanno prezzi mediamente economici, il loro costo parte da poche decine di euro ad un massimo di 200 euro. Il costo varia anche a seconda della manodopera: chiedi un preventivo per l’installazione dei sensori di allarme, così da sapere prima a quanto ammonterà la spesa complessiva.

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