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Progettare una cucina: a chi rivolgersi e quanto costa?

Come progettare una cucina? La consulenza di un professionista sarà in grado di tirar fuori il meglio da ogni ambiente e soddisfare ogni esigenza abitativa.

22-06-2018 (Ultimo aggiornamento 05-02-2024)
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Nel 2015 ottiene la laurea magistrale in Architettura e ingegneria edile all'Università Mediterranea di Reggio Calabria. Durante il corso degli studi non sono mancate esperienze lavorative all'estero che hanno contribuito a rafforzare le conoscenze acquisite durante il percorso universitario. Dopo ...
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INTERNI

Progettare la cucina di una casa è un lavoro estremamente delicato in cui non ci si può permettere errori. La cucina è infatti uno degli ambienti più utilizzati della casa e, nelle più moderne soluzioni abitative, è spesso messa in diretta comunicazione con la sala attraverso la creazione di ampie porte o addirittura di una struttura open space.

Progettare una cucina significa innanzitutto operare un’intelligente e proficua mediazione tra la necessità di coloro che utilizzeranno l’ambiente, le caratteristiche dell’ambiente stesso (ampiezza, forma, esposizione) e il budget economico per la realizzazione del progetto.

Progettare cucina: le varie possibilità

Nel momento in cui ci si trova a dover progettare una cucina è possibile affidarsi alle proprie capacità grafiche, a un software di progettazione on line o, meglio ancora, a un professionista della progettazione d’interni. Si tratta di tre soluzioni valide per portare a compimento il primo fondamentale passo della progettazione cucina: la realizzazione di uno schizzo. A partire dallo schizzo iniziale infatti si potranno effettuare tutte le modifiche che permetteranno al progetto di adattarsi in maniera quasi perfetta a ogni esigenza.

La progettazione autonoma o attraverso software on line è consigliabile soltanto se si deve progettare la cucina all’interno di un ambiente standard. Nel caso in cui l’ambiente destinato alla cucina abbia caratteristiche particolari (forma irregolare, dimensioni molto estese o estremamente ridotte, necessità di ristrutturazione) è sempre meglio rivolgersi a un professionista.

Progettare cucina: il lavoro e il costo di un professionista

Un esperto della progettazione di interni, e in questo caso della progettazione cucina, sarà in grado di fornire una serie di indicazioni che consentiranno di sfruttare al meglio tutte le caratteristiche di una stanza, anche quelle apparentemente del tutto sfavorevoli. Sarà in grado inoltre di fornire soluzioni alternative e funzionali a problemi apparentemente insormontabili e sarà in grado di consigliare la maniera migliore di interfacciarsi con le altre maestranze che dovranno essere coinvolte nella progettazione cucina (elettricisti, idraulici, falegnami).

In genere un professionista della progettazione d’interni stabilisce un prezzo ad ambiente o per intere abitazioni. Il prezzo per la progettazione degli interni di un intero appartamento ha un costo più basso della progettazione di ogni spazio preso singolarmente. A seconda del servizio richiesto (che può comprendere o non comprendere modelli 3D e renderizzazione realistica, scelta dei materiali e degli altri complementi d’arredo), il prezzo oscilla in genere tra i 100 e i 200 Euro a stanza. Il prezzo in questione può aumentare se si rendono necessari sopralluoghi, rimaneggiamenti del progetto, progettazione di piccole ristrutturazioni eccetera.

Naturalmente nel caso in cui si prevede che siano necessari sopralluoghi sarà meglio scegliere un professionista che operi nella zona dell’appartamento in cui lavorare, dal momento che anche le spese di spostamento contribuiscono all’aumento del prezzo finale.

Come progettare una cucina da soli?

Se si sceglie di non affidarsi a un arredatore d’interni per la progettazione cucina, si potrà eseguire il progetto da soli ma sarà bene tenere presenti alcuni consigli fondamentali sulla disposizione degli elementi di una cucina.

  • Tra il lavandino e il piano cottura dovrebbe sempre essere presente un piccolo spazio di appoggio, in maniera da facilitare l’utilizzo di entrambi.
  • Tra gli elettrodomestici dovrebbe sempre essere previsto uno spazio di 80-90 centimetri: questa regola vale in particolar modo per la distanza tra forno e frigorifero.
  • Il frigorifero non dovrebbe mai essere posto a diretto contatto con il muro, ma sempre a una certa distanza da esso.
  • Infine, le soluzioni con penisola o bancone centrale sono funzionali soltanto negli ambienti molto ampi: la tradizionale soluzione lineare o a L è la più indicata per le cucine di medie e piccole dimensioni.

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