Il report Ikea 2023 svela come cambiano casa e arredamento

• La casa è un rifugio al riparo dal mondo
• Casa: le nuove priorità
• 3 grandi cambiamenti legati alle abitazioni

Si chiama Ikea Life at Home il nuovo report biennale della famosa azienda scandinava mirato all’analisi dei trend e stili abitativi. L’indagine studia quali sono le abitudini legate alla vita domestica e per ottenere i propri risultati interroga ogni due anni 38 mila clienti e consumatori di 37 Paesi di tutto il mondo, a ciò si aggiunge l’osservazione di 20 famiglie di diverse nazioni che sono state seguite per 8 settimane. Ikea Life at Home si concentra in particolar modo sul cambiamento causato dalla pandemia. Vediamo cosa ci racconta e quali spunti offre a chi vuole arredare casa.

La casa è un rifugio al riparo dal mondo

Oggi più che mai la propria abitazione è vissuta come il luogo sicuro per eccellenza, come ammesso dal 78% del campione. In seguito alla crisi sanitaria, 2 persone su 5 hanno inserito dei cambiamenti nella loro casa. Per molti trascorrere più tempo tra le mura domestiche è stato difficile, in particolare per chi ha un reddito basso e non riesce a soddisfare le proprie esigenze dentro casa. Questo è l’esempio delle famiglie numerose dentro piccole unità abitative.

Casa: le nuove priorità

Per avere una casa all’altezza delle proprie aspettative bisogna, quindi, apportare una serie di miglioramenti. Innanzitutto, occorrono spazi multi-funzionali: questo aspetto è importante per il 38% del campione che vorrebbe ambienti utili anche per vivere i propri hobby e le proprie passioni. Per esempio, sarebbe l’ideale ricreare in casa un angolo per la palestra. Il 37% ha bisogno di una cucina più grande e funzionale perchè dopo il Covid-19 ha avuto l’esigenza di cucinare di più.

Infatti, si preferisce organizzare pranzi e cene a casa in compagnia, piuttosto che uscire fuori al ristorante o altro locale. Il 44% dice di aver bisogno di una casa più aderente alle esigenze della famiglia, dove sia possibile trascorrere tempo libero di qualità. Il 29% dice di aver bisogno di allenarsi a casa, il 17% di lavorare in smart working. La casa, quindi, deve rispondere alle specifiche esigenze di chi ci vive, quindi deve diversificarsi non solo in base al gusto e allo stile, ma in base ai bisogni delle persone.

3 grandi cambiamenti legati alle abitazioni

In base ai risultati dello studio, sono stati individuati tre cambiamenti che riguarderanno la casa del futuro. Sarà più:

• multifunzionale: gli spazi più ambi con meno muri interni
• flessibile: gli spazi potranno essere usati per più funzioni, per esempio
• comunitaria e in contatto con il vicinato: fare rete con gli altri e riscoprire spazi abbandonati.

Si lavorerà, quindi, per migliorare la qualità dello spazio sia interno che esterno, decisivo per la salute fisica e mentale.

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