Stili di arredamento: quali sono i più richiesti?

Quando si acquista casa per la prima volta, o quando si decide di rinnovare l’arredamento della propria casa perché questo non soddisfa più i propri gusti, la prima domanda che sorge spontanea è la seguente: “che stile posso dare alla mia casa?”.

PG Casa viene in vostro aiuto con questo articolo dedicato allo stile di arredamento! In 8 punti, 8 diversi stili di arredamento che potrete adottare in base alle vostre caratteristiche e alle vostre esigenze.

• Stile Industrial
• Stile Boho Chic
• Stile Contemporaneo
• Stile Vintage
• Stile Eclettico
• Stile Rustico
• Stile Etnico
• Stile Scandinavo

Stile Industrial

Lo stile industrial è quel tipo di stile che ama mixare superfici grezze e materiali provenienti dalla natura non rielaborati. Stiamo parlando di finiture in metallo che si accompagnano a legni graffiati e scanalati; di pareti lasciate con intonaco grezzo e di parquet non lucidati. È uno stile molto contemporaneo, non adatto a chi – per sua natura – ama la perfezione e le superfici tirate a lucido. Ciò non significa che lo stile industrial non sappia essere raffinato: basterà saper sapientemente dosare carattere ed eleganza.

Stile Boho Chic

Per tutti i nostalgici dei 70ies, ecco che arriva lo stile Boho Chic: uno stile adatto sia all’arredamento che al vestiario, che mixa sapientemente lo stile bohemienne con lo stile hippie tipico del post ‘68! Questo stile è caratterizzato da tessuti variopinti o patchwork, pellami lasciati grezzi, mobilio in legno dal colore caldo e dalle forme sinuose e da tappeti che consentono di girare per la propria abitazione anche a piedi nudi. Cosa non può mancare? Una candela accesa o un bastoncino di incenso per profumare l’ambiente.

Stile Contemporaneo

Si riuniscono sotto il nome di stile contemporaneo tutti quei complementi d’arredo che fanno della semplicità e dell’eleganza, unita ad un’indispensabile dose di efficienza, il loro motivo d’essere. Si tratta di complementi d’arredo minimal, caratterizzati da linee pulite e superfici lisce e lucide; si tratta di colori neutri e mai eccessivamente saturi; si tratta, infine, di complementi d’arredo che – prima ancora di essere belli e armoniosi – devono necessariamente essere utili. Non solo: nello stile contemporaneo l’utilità si declina nella multifunzionalità: tavolini da caffè che diventano tavoli da pranzo, mobili contenitori che diventano panche per sedersi e divani contenitore per sfruttare ogni singolo centimetro a disposizione.

Stile Vintage

A determinare l’aggettivo “vintage” associato ad un qualsiasi oggetto – da un complemento d’arredo, ad un accessorio, ad un abito – è la sua età: se questo ha almeno 20 anni, allora sì, può essere definito vintage. Lo stile vintage non determina soltanto degli arredi ormai datati, ma indica un’estetica generata dalla compresenza di arredi, lampade o dettagli provenienti dall’universo del modernariato e di oggettistica di recupero. Trattandosi di arredi, oggetti e materiali sempre diversi, sempre diverso sarà anche lo stile e le caratteristiche che emergeranno di volta in volta.

Stile Eclettico

Lo stile eclettico corrisponde all’arte del saper osare! Osare con forme, textures, materiali, colori, e – perché no – anche con complementi d’arredo provenienti non solo da epoche, ma anche da culture completamente diverse. Con lo stile eclettico si deve giocare, prestando però attenzione a non esagerare: passare dallo stile eclettico allo stile kitsch – o addirittura trash – purtroppo il passo è breve. Bisogna sempre calibrare bene le scelte e ricordarsi di inserire almeno alcuni elementi dell’arredamento che siano in grado di bilanciare l’esuberanza.

Stile Rustico

Perfetto per chiunque desideri ricreare l’atmosfera di un cottage o di una baita di montagna nella propria abitazione, lo stile rustico è dato dalla prevalenza del legno come materiale, specie se trattato in maniera grezza, semi-abbozzata. A questo, vengono poi associati i colori caldi dei tessili, rigorosamente realizzati in pelle o in tessuti “poveri”, come il cotone o la canapa. Per evitare che lo stile rustico trascenda nel “poco curato”, si consiglia di prevedere pezzi di arredamento di più fine realizzazione, come un bel tavolo di cristallo con supporto in legno grezzo.

Stile Etnico

Il ricordo di un viaggio, di una terra lontana e selvaggia o l’esperienza di un’avventura deve essere il perno centrale attorno al quale si snoda tutto l’arredamento in stile etnico. Inutile dire il contrario: lo stile etnico si addice in particolare a coloro che sono appassionati di viaggi e che, dalle loro avventure, sono soliti portare con sé un pezzo della cultura con cui sono entrati in contatto.

Lo stile etnico, però, non deve necessariamente appartenere ad una sola cultura in particolare: si rifà al gusto personale la capacità di mixare sapientemente arredi provenienti anche da terre molto distanti tra loro.

Stile Scandinavo

Proveniente dal Nord Europa, lo stile scandinavo riflette al 100% le caratteristiche tipiche di quelle terre: lavorazioni tradizionali, materiali naturali come lana e legno, geometrie lineari e pulite, nessun orpello eccessivo. Lo stile scandinavo fa dell’accoglienza in un ambiente semplice ma non banale il suo tratto distintivo, per far sentire accolto – grazie alla palette di colori chiari, freddi e confortanti – chiunque abiti quegli ambienti.