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Ristrutturare il bagno per disabili: costi e soluzioni pratiche

Devi ristrutturare il bagno per renderlo più accessibile? Ecco le soluzioni per ristrutturare un bagno per disabili, oltre ai permessi e ai bonus disponibili

20-04-2023 (Ultimo aggiornamento 05-02-2024)
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Nel 2015 ottiene la laurea magistrale in Architettura e ingegneria edile all'Università Mediterranea di Reggio Calabria. Durante il corso degli studi non sono mancate esperienze lavorative all'estero che hanno contribuito a rafforzare le conoscenze acquisite durante il percorso universitario. Dopo ...
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Il bagno è una stanza fondamentale in ogni casa, ma per le persone con disabilità, può rappresentare una sfida quotidiana. La ristrutturazione del bagno per disabili è un progetto che richiede attenzione, pianificazione e, soprattutto, la giusta esperienza per garantire la sicurezza e l’accessibilità per tutti gli utenti.

In questo articolo, esploreremo i costi e le soluzioni pratiche per ristrutturare il bagno in modo che sia completamente accessibile alle persone con disabilità. Dalle barriere architettoniche alla scelta dei materiali, dalle attrezzature speciali alle normative vigenti, forniremo tutte le informazioni necessarie per realizzare un bagno sicuro, funzionale e accogliente per tutti.

Ristrutturazione bagno per disabili: cosa prevede la normativa

ristrutturazione bagno per disabili

Shutterstock

In Italia, la normativa riguardante i bagni per disabili è composta da una legge e da due atti ministeriali:

  • la legge n. 13 del 9 gennaio 1989 ha lo scopo di favorire il superamento delle barriere architettoniche negli edifici privati;
  • il decreto ministeriale n. 236 del 14 giugno 1989 stabilisce le prescrizioni tecniche necessarie per garantire l’accessibilità e l’adattabilità degli edifici;
  • la circolare ministeriale n. 1669 del 22 giugno 1989 fornisce ulteriori indicazioni sul decreto.

Queste norme sono importanti per la progettazione di spazi interni e di bagni destinati a persone con disabilità o anziani con difficoltà motorie. Nella progettazione di questi bagni, è fondamentale considerare la pavimentazione antiscivolo e antisdrucciolo per evitare le cadute. Inoltre, la superficie del bagno deve essere il più possibile liscia, priva di gradini e impedimenti per facilitare il passaggio di una carrozzina o la deambulazione per mezzo di bastoni o protesi.

È consigliabile posizionare i bagni per disabili al piano terra, ma laddove non fosse possibile, è obbligatorio dotarsi di montascale o rampe per facilitare l’accesso. La porta deve essere leggera e facile da aprire e chiudere, preferibilmente con apertura verso l’esterno e una maniglia posta a un’altezza accessibile. È importante che il materiale della porta sia resistente e durevole e garantisca la riservatezza dell’utente.

Infine, la larghezza del bagno deve essere di almeno 75 cm, come stabilito dal decreto, ma in casi particolari è possibile ridurla a un minimo di 70 cm con apposite deroghe.

Quali permessi servono per ristrutturare un bagno per disabili?

Una delle prime domande che si pone quando si deve adeguare un bagno alla presenza di anziani e disabili riguarda l’eventuale richiesta di permessi per la ristrutturazione. Per chiarire la questione dobbiamo fare una distinzione tra:

  • interventi di manutenzione ordinaria, che non richiedono titoli abilitativi né permessi specifici. Questi interventi includono la sostituzione di sanitari, l’aggiunta di una vasca con sportello apribile, la sostituzione del lavabo per inserire la sedia a rotelle o l’introduzione di una porta scorrevole. In alcuni comuni, tuttavia, potrebbero essere richiesti la compilazione del Certificato di Inizio Lavori (CIL) anche per interventi di manutenzione ordinaria, il quale può essere facilmente ottenuto dal sito internet del Comune e non richiede l’intervento di un tecnico abilitato né l’autorizzazione da parte del Comune;
  • interventi di manutenzione straordinaria, per i quali è necessario compilare e presentare la Cila (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata) al Comune tramite un tecnico qualificato come un architetto, un geometra o un ingegnere. La Cila attesta che l’opera rispetta le normative edilizie e sismiche vigenti, e deve essere accompagnata da planimetrie e prospetti. Una volta depositata, non necessita di ulteriori autorizzazioni.

Ristrutturazione bagno per disabili: costi e bonus

ristrutturazione bagno per disabili

Shutterstock

Prima di sapere quanto costa ristrutturare bagno per disabili, devi sapere che i costi sono influenzati da diversi fattori. Secondo i professionisti del settore, in media i lavori di rifacimento possono costare da 300 a 1.000 euro al metro quadro, per un costo complessivo medio di circa 3.500 euro.

È importante considerare che il costo varia a seconda del tipo di intervento richiesto: ad esempio, il cambio doccia-vasca può costare tra i 700 e i 1.500 euro, mentre la sostituzione dei sanitari oscilla tra i 300 e i 1.200 euro. La tinteggiatura e l’installazione di rivestimenti possono costare dai 100 ai 400 euro, mentre la demolizione e il rifacimento del massetto hanno un costo tra i 500 e i 1.000 euro. Per quanto riguarda la posa delle piastrelle, il prezzo medio varia dai 300 ai 1.200 euro, mentre l’installazione di punti luce e tracce oscilla dai 50 ai 500 euro.

Fortunatamente, esistono diversi bonus che agevolano la realizzazione di un bagno per disabili. Innanzitutto, per poter usufruire di questi incentivi è indispensabile che:

  • il bagno rispetti le misure previste dalla normativa;
  • siano presenti ausili specifici per le persone con problemi di mobilità all’interno del bagno, come maniglioni e altri supporti nei pressi dei sanitari e della porta.

Per la ristrutturazione del bagno per disabili esiste la possibilità di usufruire dell’IVA agevolata al 4% con detrazioni fiscali Irpef che possono arrivare al 19%. In alcuni casi specifici, è possibile addirittura beneficiare di una detrazione fiscale fino al 50%, a seconda delle lavorazioni che devono essere effettuate. Infatti, nel caso in cui gli interventi ricadano nella manutenzione straordinaria, è possibile richiedere il Bonus Ristrutturazione per risparmiare metà dei costi.

Inoltre, la legge 104 prevede diverse agevolazioni, tra cui il Bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche, che può essere utilizzato anche per la ristrutturazione del bagno. I contribuenti che intendono usufruire di questa agevolazione possono richiedere una detrazione dal totale dell’imposta del 75% per le spese sostenute dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre dell’anno in corso per interventi finalizzati al superamento o all’eliminazione delle barriere architettoniche in immobili già esistenti.

Per avere una valutazione dettagliata dei costi per la ristrutturazione del tuo bagno, ti suggeriamo di richiedere un preventivo personalizzato ai nostri esperti del settore attraverso PagineGialle Casa.

In questo modo, potrai ottenere informazioni precise sulla fattibilità dei lavori, sui materiali necessari e sui relativi costi, nonché sulla durata dei lavori. I nostri professionisti saranno a tua disposizione per fornirti una stima personalizzata e dettagliata, consentendoti di pianificare con attenzione la ristrutturazione del tuo bagno.

Domande frequenti:

  • Come rifare il bagno con la legge 104?

    Per la ristrutturazione del bagno è prevista una particolare agevolazione per le persone con disabilità, ovvero il Bonus barriere architettoniche. La legge prevede una detrazione fiscale del 75% sulle spese sostenute per interventi finalizzati all'eliminazione delle barriere architettoniche già presenti negli immobili, con l'obiettivo di agevolare l'accessibilità delle persone con limitazioni motorie. Questa agevolazione è stata pensata appositamente per consentire alle persone con difficoltà di usufruire di adeguati servizi igienici e sanitari.

  • Quanto tempo ci vuole per ristrutturare il bagno?

    Per effettuare una ristrutturazione completa del bagno che rispetti gli standard di qualità, è necessario considerare un arco temporale di otto o dodici giorni lavorativi. Potrebbe essere necessario prevedere un periodo aggiuntivo per eventuali interventi su misura, come la realizzazione di tappezzerie o di altri articoli, per i quali è richiesto un sopralluogo a lavori finiti.

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