Come ricaricare il climatizzatore, ogni quanto tempo e costi

• Principali regole per ricaricare il climatizzatore
• Come ricaricare il climatizzatore: chi lo fa, tempistiche e costi

Avere oggi in casa un condizionatore è diventato indispensabile, soprattutto se si vive in zone di mare e nelle grandi città. Le temperature sono sempre più torride, in estate, ma non solo, e sopravvivere al grande caldo è impossibile senza un aiuto concreto. Ecco spiegato il perché del boom di installazioni negli ultimi tempi.

Un impianto di condizionamento rende la casa più vivibile e consente di essere usato anche nella stagione fredda per il riscaldamento. Dispositivi di questo genere richiedono manutenzione e grandi accortezze per poter funzionare nel migliore dei modi e garantire il comfort promesso. Tra le tante azioni che ci sono da fare, risalta il controllo del gas refrigerante. Sai di cosa si tratta e come ricaricare il climatizzatore? In questo articolo ti spieghiamo come agire, ogni quanto fare questa manovra e qual è il costo.

Principali regole per ricaricare il climatizzatore

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L’impianto di condizionamento per poter funzionare ha bisogno di un gas refrigerante che consente lo scambio termico con l’ambiente e, in base alle necessità e alle stagioni, produrre aria fresca o calda. Diverse sono le tipologie di gas refrigeranti che si trovano in commercio con una specifica predilezione, negli ultimi tempi, di quelli più efficienti e rispettosi dell’ambiente che siano anche in linea con le nuove normative ambientali.

Il gas per il condizionatore più performante e anche meno inquinante, al momento è il gas R32 che sta lentamente sostituendo quelli vecchio stampo come R410a e il R407c, quest’ultimo ormai utilizzato pochissimo. Il gas va ricaricato se si verificano alcune specifiche situazioni che mostrano chiaramente che il dispositivo ha bisogno di una manutenzione. Come effettuare la ricarica del gas del condizionatore e ogni quanto? Una domanda che ci si pone frequentemente e che ora ti spieghiamo.

La ricarica va effettuata quando la macchina non raffresca o non riscalda più l’ambiente, oppure quando l’apparato interno gocciola o quando l’unità esterna o interna si congela. Disguidi che segnalano senza ombra di dubbio che il gas ha bisogno di una revisione. Si tratta dunque di un intervento che non va programmato con scadenze regolari ma effettuato solo se il condizionatore non funziona a dovere. In teoria, infatti, questo tipo di dispositivi non richiedono la ricarica in quanto il gas all’interno non si consuma. Se però si presenta una mancanza significa che c’è una falla nel sistema che va risolta quanto prima.

Come ricaricare il climatizzatore: chi lo fa, tempistiche e costi

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Per effettuare la ricarica del climatizzare non ci si può improvvisare. Anche se si tratta di un lavoro facile e veloce, la scelta giusta da fare è sempre quella di rivolgersi ad un tecnico specializzato, soprattutto se la macchina mostra delle perdite. In generale l’operazione in sé richiede circa 30 minuti ma poi dipende da caso a caso rispetto alla situazione che si presenta.

Devi sapere, inoltre, che non tutti i tecnici sono addetti alla ricarica del gas refrigerante. Nel nostro Paese, infatti, la normativa stabilisce che solo i tecnici e le imprese muniti di qualificazione ad hoc ed iscritti nell’apposito registro nazionale riconosciuto dal Ministero dell’Ambiente, possono svolgere questa azione. I professionisti abilitati devono sostenere un esame tecnico che conferisce loro il “patentino del frigorista” e dunque la ditta di riferimento deve avere tra i dipendenti un addetto a questa mansione. Una specifica che spesso in pochi conoscono ma che invece è necessaria per operare in sicurezza.

Ma la ricarica del condizionatore di casa che costo ha oggi? Dipende molto dai refrigeranti che oggi, per via della loro natura decisamente più green, hanno un costo maggiore rispetto al passato. Si parla di circa 45 euro al kg. In generale la spesa per la ricarica del gas si aggira intorno a 150 euro ma può essere anche superiore.

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