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Scopri le principali tipologie di controsoffitto

Quanti tipi di controsoffitto esistono e quali sono? Scopri su PG Casa l'elenco completo e qualche consiglio per scegliere la tipologia migliore per la tua casa

26-11-2020 (Ultimo aggiornamento 10-06-2021)
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lavori in cartongesso

In ogni abitazione può essere utile avere uno o più controsoffitti, ossia strutture atte a nascondere e coprire il solaio o a creare un ambiente in cui posizionare gli impianti. Esistono differenti tipi di controsoffitto, che possono rispondere a esigenze di natura prettamente estetica oppure a questioni puramente funzionali. Dunque la scelta andrà effettuata sulla base del risultato che si vuole ottenere.

Tra le principali funzioni del controsoffitto vi sono quelle di isolare ma anche di ridurre l’altezza di una stanza (che non può in ogni caso essere inferiore a 2,70 metri). La posa di questa struttura, che può anche essere aggiunta in un secondo tempo, è piuttosto veloce. 

I principali tipi di controsoffitto

Vi sono diversi motivi per voler installare un controsoffitto: dall’inserimento di un sistema di illuminazione, all’isolamento termoacustico, alla realizzazione di impianti, o ancora a ridurre l’altezza di una stanza troppo alta. Ma quale tipologia di controsoffitto scegliere? Innazitutto è bene sapere che esso è composto da due parti, un tamponamento e una struttura in legno, per le quali possono essere utilizzati differenti materiali. 

  • Controsoffitti in cartongesso. Uno di quelli più diffusi è il controsoffitto in cartongesso, che viene utilizzato soprattutto per realizzare di sistemi continui. Si tratta di una tipologia di materiale usato soprattutto nell’edilizia civile, grazie alla sua gradevolezza estetica e alla sua capacità di uniformarsi all’ambiente domestico. Esso può infatti essere intonacato in maniera uniforme, andando ad avere una continuità con le pareti. Questo tipo di controsoffitti sono caratterizzati da una grande flessibilità e leggerezza.
  • Controsoffitti in legno. Un’altra soluzione molto gettonata è quella dei controsoffitti in legno, ideali per le baite e le case di campagna, ma utili anche per teatri, cinema o auditorium, in quanto offrono un ottimo isolamento acustico. Il legno è infatti un materiale in grado di eliminare risonanze e riverberi. Questa soluzione può essere adatta anche a una casa cittadina, laddove si scelga uno stile di arredo rustico, e si vogliano allo stesso tempo nascondere tubature o altri impianti. Questo tipo di controsoffitto è composto da una struttura portante a cui vengono fissati dei pannelli in legno 
  • Altre tipologie di controsoffitto. Vi sono poi altre tipologie di materiali adatti a questo tipo di lavoro. C’è la possibilità di scegliere tra un controsoffitto in fibre sintetiche, ideale per gli ambienti industriali, un controsoffitto in materiali plastici, un controsoffitto in materiali metallici, o un controsoffitto in laminato. In ambienti industriali e uffici si utilizzano frequentemente i controsoffitti discontinui e mobili, realizzati con appositi moduli, disponibili in diversi materiali, che quando necessario possono essere rimossi.

Il costo di un controsoffitto

La spesa per realizzare un’opera di questo tipo dipende innanzitutto dai tipi di controsoffitto selezionati. Vi sono diversi fattori da considerare, come la dimensione, la tipologia di struttura e il materiale da utilizzare. Dunque ad esempio un controsoffitto mobile realizzato con materiali prefabbricati a parità di dimensioni costerà più di uno in cartongesso. In ogni caso a livello generale il costo di un controsoffitto può oscillare tra i 20 e i 50 euro al metro quadro.

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