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Smaltire un condizionatore, cosa dice la legge

Devi liberarti dei vecchi condizionatori ormai sostituiti? Ecco una guida su come fare in base alla legge e al senso civico.

09-08-2019 (Ultimo aggiornamento 22-02-2024)

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Hai installato un nuovo condizionatore in grado di farti superare l’estate in modo fresco e asciutto? Non rimane che effettuare lo smaltimento del condizionatore vecchio. Scopri tutte le informazioni sull’argomento.

Smaltire un condizionatore usato è un obbligo ecologico

Lo smaltimento del condizionatore è un argomento molto importante che non può essere preso alla leggera. Molti prodotti refrigeranti contengono, infatti, dei liquidi che hanno come obiettivo rendere fredda l’aria. Queste sostanze sono spesso inodori, incolori e non tossiche però rilasciate nell’atmosfera possono causare moltissimi danni all’ambiente. Le molecole CFC, HCFC e Halon provocano delle reazioni chimiche in grado di aggravare il buco dell’ozono e il riscaldamento globale, in quanto intrappolano i gas serra all’interno dell’atmosfera. A causa di questi possibili danni moltissimi Paesi hanno contribuito a creare leggi studiate appositamente per favorire il corretto smistamento di questi rifiuti. Una volta depositati questi prodotti presso i centri riconosciuti viene svolto un intervento di smantellamento del prodotto e un trattamento specifico per i liquidi refrigeranti.

In sintesi i condizionatori contengono gas refrigeranti e altri componenti che, se non smaltiti correttamente, possono danneggiare l’ambiente. Le sostanze inquinanti possono infatti:

Come smaltire i condizionatori?

Lo smaltimento può essere fatto dal singolo individuo, che dovrà recarsi con il prodotto presso un centro di raccolta dove è possibile gettare anche materiali come vetro, plastica, piante, ferro e molto altro. Se non si vuole portare il condizionatore in un centro raccolta perché è impegnativo, si ha poco tempo o è troppo pesante è possibile contattare un tecnico specializzato. Quest’ultimo potrà smontare il condizionatore, ritirare il prodotto e consegnarlo al centro di raccolta. Questi centri sono riconosciuti e autorizzati dal Decreto RAEE che ne determina le caratteristiche fondamentali e tecniche di smistamento indispensabili.

Cosa significa RAEE?

RAEE è l’acronimo per Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Eelettroniche. Questi prodotti necessitano di un particolare procedimento di smaltimento e di recupero che prevedono trattamenti specifici e differenziati in base ai materiali di cui sono composti. Fanno parte di questa categoria molti resti tecnologici, piccoli e grandi elettrodomestici, sistemi di illuminazione, articoli elettrici ed elettronici. Molti di questi prodotti presentano infatti elementi altamente inquinanti che necessitano di un particolare procedimento per differenziare i diversi componenti.

Il RAEE permette di svolgere uno smaltimento dei condizionatori usati impeccabile, nonché di recuperare fino al 90% dei materiali che compongono questo elettrodomestico. Inoltre questo decreto prevede che gli smaltitori siano soggetti ad alcuni adempimenti fondamentali, come l’iscrizione all’Albo Nazionale Gestori Ambientali. Per trasportare questi prodotti inquinanti è necessario poi compilare un documento di autocertificazione che attesti l’origine domestica dell’elettrodomestico. Grazie a questa procedura è possibile così prevenire l’inquinamento e smaltire rapidamente un prodotto ingombrante come il condizionatore.

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