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La successione: quali adempimenti e quali costi?

La successione ereditaria si apre automaticamente al momento del decesso della persona, nel luogo del suo ultimo domicilio, e determina il trasferimento delle posizioni giuridiche, attive o passive, dal defunto al successore.

Ultimo aggiornamento 30-09-2025

Silvia Baldassarre

Avvocato Civilista

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Nonostante l’automatismo della “apertura” della successione alla morte del de cuius, si attivano adempimenti e pratiche – in primis presso l’Agenzia delle Entrate – che non sono sempre agevoli per il cittadino. Ciò accade tanto in caso di successione legittima quanto di successione testamentaria: ad esempio, un testamento olografo richiede pubblicazione e adempimenti connessi.

 

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Per questo le pratiche successorie, anche quando sembrano semplici, richiedono tempo, attenzione e conoscenza dei termini di legge ai fini del calcolo e pagamento dell’imposta di successione, disciplina reintrodotta dal D.L. 262/2006 (conv. in L. 286/2006) e coordinata con il D.Lgs. 346/1990 (T.U. successioni e donazioni). È utile consultare le istruzioni aggiornate dell’Agenzia delle Entrate (sezione “Successioni e volture”).

 

La figura del notaio o di altro professionista (commercialista/avvocato) è spesso decisiva, specie in presenza di più eredi, beni immobili e mobili (conti, titoli, partecipazioni), eventuali legati, aziende, trust, o quando occorra pubblicare testamenti, redigere inventari, gestire benefici d’inventario o ricerche di beni/eredi.

 

Oltre a evitare errori formali e sostanziali, l’assistenza riduce il rischio di compiere atti che integrino accettazione tacita quando l’erede preferirebbe prima verificare la massa attiva e passiva, o valutare rinuncia o accettazione con beneficio d’inventario.

Le tariffe del notaio per la successione

I costi del notaio (o di professionisti alternativi) sono una preoccupazione comune. In generale, la parcella varia con il valore e la complessità dell’asse ereditario, con forchette che partono da alcune centinaia di euro (≈300–800 €) per pratiche lineari, sino a qualche migliaio di euro per dossier articolati (inventario, pubblicazione testamento, benefit d’inventario, assistenza su conti/banca, stime, ricerche, coordinamento con l’Ufficio del Territorio).

 

Alla parcella vanno aggiunti oneri fiscali e tributari (imposte di successione dovute, ipotecaria e catastale sugli immobili, marche, diritti, tributi speciali catastali, imposta di bollo, eventuali visure). È buona prassi richiedere più preventivi esplicitando: numero eredi, presenza testamento, elenco beni, eventuali urgenze o scadenze, necessità di inventario/stime, pubblicazioni e volture.

Imposta di successione: quali beni sono soggetti

L’imposta di successione si applica al valore netto trasferito agli eredi/legatari. Sono in linea generale imponibili:

Titoli di Stato ed equiparati: esenti dall’imposta sia in successione sia in donazione (ferma restando l’eventuale fiscalità propria del titolo). Per gli immobili ricadono, oltre all’imposta di successione, le imposte ipotecaria (2%) e catastale (1%) sul valore catastale; agevolazione “prima casa” per l’erede, se spettante, comporta imposte ipocatastali in misura fissa (200 € + 200 €).

Tassa di successione sugli immobili: aliquote e franchigie

Le aliquote e franchigie (art. 2, c. 48, D.L. 262/2006 conv. L. 286/2006, in coordinamento col T.U. 346/1990) sono:

Persone con handicap grave (L. 104/1992): franchigia 1.500.000 € per ciascun beneficiario, indipendentemente dal grado di parentela (si applica l’aliquota propria del rapporto, sull’eccedenza oltre la franchigia).

Dichiarazione di successione e volture catastali

La dichiarazione di successione è un adempimento fiscale da presentare dagli eredi/chiamati/legatari entro 12 mesi dalla data di apertura della successione (di norma la data del decesso). Con il modello telematico (attivo dal 2017) è possibile inviare online anche le domande di voltura catastale contestuali (Agenzia delle Entrate → servizi telematici). La dichiarazione non implica accettazione dell’eredità (che può avvenire espressamente o tacitamente, ad esempio mediante atti dispositivi).

 

Se, per qualsiasi ragione, la voltura non si perfeziona in automatico, occorre presentare richiesta di voltura entro 30 giorni dalla registrazione della dichiarazione presso l’Ufficio provinciale – Territorio dell’Agenzia delle Entrate.

Accettazione tacita, rinuncia, beneficio d’inventario

Atti di gestione o disposizione sui beni ereditari (ad es. vendita, prelievi su conti del defunto, lavori su immobili) possono integrare accettazione tacita. In presenza di dubbi sulla passività dell’asse o su passività occulte, è prudente valutare con un professionista la rinuncia all’eredità o l’accettazione con beneficio d’inventario (con inventario formale e separazione dei patrimoni), che richiedono forme e tempi specifici.

Pagamenti, banche e adempimenti pratici

Le imposte dovute si versano con F24 secondo le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate. Per conti correnti, depositi titoli e polizze è tipico l’affrancamento post-successione (sblocco fondi dopo esibizione documenti: certificato di morte, stato di famiglia storico o dichiarazioni sostitutive, dichiarazione/denuncia di successione, eventuale atto di notorietà). Il CAF/professionista potrà inoltre gestire eventuali CU per eredi e adempimenti connessi.

Documenti utili (checklist)

Nota: per irregolarità o ritardi sono previste sanzioni, ma spesso è disponibile il ravvedimento operoso. In caso di situazioni complesse, è consigliabile l’affiancamento di un professionista.

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