MAGAZINE
Logo Magazine

Potare un pesco: segreti e consigli per una potatura perfetta

La potatura del pesco non è un’attività che si può improvvisare. Ecco qualche valido consiglio sulle modalità e le tempistiche per gestirla al meglio

01-11-2021 (Ultimo aggiornamento 29-11-2021)
Chiedi un preventivo per
giardiniere

Occuparsi in modo perfetto della potatura del pesco non è impossibile, basta seguire alcuni suggerimenti utili. Di un delicato e incantevole colore primaverile, profumato e soave, il pesco è un albero splendido, che preannuncia i primi soffi della stagione calda. Ma, oltre che ammirarlo e fotografarlo, è necessario anche prendersene cura e potarlo quando occorre.

Ecco una serie di idee, consigli e segreti preziosi per occuparsi del proprio pesco, per renderlo ancora più bello e maestoso. Potare il pesco nel modo giusto infatti aiuterà a mantenerlo sempre più sano e pieno di frutti. Non potarlo, o potarlo al momento sbagliato, al contrario, potrebbe causargli grossi danni.

Potare un pesco: il periodo in cui tagliare i rami

La salute del pesco dipende da tre fattori principali:

  • irrigazione
  • gestione dei parassiti
  • potatura

Potare un pesco non è quindi una scelta opzionale, ma una necessità: come in tutte le cose, la natura impone il liberarsi degli eccessi per una crescita più rapida, rigogliosa e sana e una migliore produzione di buone pesche.

Il periodo migliore per la potatura del pesco è in inverno, soprattutto per quanto riguarda gli interventi più invasivi. Allo stesso tempo è possibile effettuare una potatura di rifinitura in estate, subito dopo la raccolta, prestando attenzione però a non stressare eccessivamente la pianta.

La potatura del pesco estiva

Il pesco è una pianta che richiede delle cure periodiche, per garantire che l’albero da frutto rimanga in salute e massimizzarne la produttività. Per questo motivo prima dell’estate e dalla produzione di frutta è consigliabile effettuare la cosiddetta potatura verde, ovvero una potatura realizzata quando la pianta è già provvista di foglie dopo il riposo invernale. 

Questa operazione fa effettuata in primavera, in un lasso di tempo che intercetti una certa stabilizzazione climatica (attenzione agli sbalzi termici che potrebbero influenzare negativamente la pianta) e preceda lo sviluppo completo della fioritura. La potatura nei primi scampoli di primavera eviterà anche le infezioni da parassiti ed è genericamente più semplice, perché l’albero non è ancora fiorito ed è più facile individuare i rami secchi.

Ogni quanto tempo potare il pesco?

Il pesco va potato circa una volta all’anno in inverno, quindi se viene acquistato in primavera basta attendere la primavera successiva per potarlo. A questo intervento si alterna la pulizia primaverile dai succhioni e da altri rami che possono compromettere la produzione, concentrandosi sui piegamenti dei rami e riducendo al minimo i tagli.

Ciò vale soprattutto per i peschi giovani fino a 4 anni di età, i quali vanno leggermente potati anche in estate o in primavera con la potatura verde, per privilegiare i rami migliori e per preparare nel modo migliore l’albero alle gelate dei mesi successivi. L’obiettivo della potatura dei peschi è eliminare i vecchi germogli che faticano a creare frutti, lasciando invece quelli più giovani e freschi.

Come funziona la potatura del pesco invernale

La potatura del pesco dopo la raccolta è un’operazione abbastanza complessa, infatti è necessario conoscere la pianta e sapere esattamente quali rami tagliare e quali invece lasciare. Quando l’albero è in letargo non è semplice riconoscere i vari tipi di rami, per questo motivo si tratta di un intervento che dovrebbe essere sempre realizzato da un giardiniere esperto

In genere con la potatura di un pesco vecchio, quindi non nei primi 2-4 anni di vita, si elimina circa il 40% dei rami e della vegetazione. La forma della potatura invece deve essere di norma a forma di vaso, cercando di far crescere l’albero il più possibile in larghezza.

Attenzione anche alla distanza tra un ramo e l’altro. Si può ragionare su questa utile proporzione: attraverso lo spazio che li separa dovrebbe passare un gatto. I rami principali, equamente distanziati, dovrebbero inclinarsi verso l’alto con un angolo di circa 45 gradi. L’obiettivo sarebbe quello di mantenere un centro del pesco scoperto e aperto per assorbire la luce del sole.

Di fondamentale importanza è anche la rimozione dei germogli non fruttiferi per liberare quelli produttivi: l’operazione si chiama scacchiatura e impone di tagliare tutti i germogli rivolti verso l’alto o il basso. Esistono comunemente due tipi di potatura degli alberi da frutto: a palmetta (il nome deriva dal fatto che l’albero sembrerà una piccola palma) con il primo ramo ad almeno 50 centimetri da terra e i rami tagliati, in modo decrescente man mano che si sale. 

Altrimenti è possibile realizzare una potatura a fusetto, la quale prevede di lasciare molto spazio tra i rami (delineando il pesco in una forma di fuso) e mantenere solo quelli più consistenti. La prima potatura è perfetta se si vogliono coniugare aspetti estetici alla salute del pesco, mentre la seconda viene incontro alle esigenze di uno spazio limitato.

Quali attrezzi usare per la potature del pesco?

Per potare il pesco occorrono i seguenti utensili e attrezzi da potatura:

  • un paio di forbici
  • un paio di cesoie
  • una motosega
  • uno svettatoio
  • una scala

Le forbici e le cesoie, più nette e di precisione, sono adatte ai rami più piccoli o medi, mentre la motosega serve a tranciare quelli più grandi e lo svettatoio a raggiungere quelli più alti. Ad ogni modo è fondamentale usare sempre attrezzi molto affiliati, per realizzare tagli accurati e non sfilacciare la pianta. 

Gli errori da evitare nella potatura del pesco

Per effettuare una potatura del pesco impeccabile, proprio come la farebbe un giardiniere professionista, bisogna fare attenzione a evitare alcuni errori o disattenzioni che potrebbero nuocere lievemente o gravemente alla pianta. Le cose da evitare e a cui fare attenzione sono:

  • Strumenti sporchi: gli attrezzi usati devono essere assolutamente disinfettati, puliti e del tutto privi di ruggine. Ricorda sempre che il pesco è bello quanto delicato e a rischio di infezioni.
  • Eliminare tutti i germogli: bisogna lasciarne almeno uno per ramo.
  • Tagli netti: non bisogna sfilacciare la corteccia per evitare l’ingresso di parassiti e afidi delle piante

Domande frequenti:

  • Come potare un pesco nano?

    La potatura del pesco nano funziona allo stesso modo della potatura del pesco tradizionale, togliendo i rami secchi e i succhioni in estate e realizzando la potatura più pesante in inverno.

  • Quando si innesta la pesca?

    La pesca si innesta in inverno prima dell’inizio della fioritura, quando il clima è ancora freddo, tuttavia in molte zone si consiglia di innestare il pesco entro settembre per evitare le gelate.

Scegli uno dei nostri migliori professionisti!
Richiedi un preventivo gratis a giardiniere
CHIEDI ORA
invia la tua richiesta gratis
ricevi fino a 5 preventivi
scegli il preventivo migliore
Lavori da fare in casa?
Ricevi e confronta preventivi gratis dai migliori professionisti nella tua zona
TUTTE LE CATEGORIE