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Maxi veranda che circonda l'attico: come gestire il verde e risaltare gli angoli nascosti

Vuoi valorizzare la veranda che circonda il tuo amato attico? Scopri come fare con l'aiuto dell'architetto paesaggista: arredamento, piante e altre soluzioni

14-12-2023 (Ultimo aggiornamento 29-12-2023)
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Andrea Musto

Landscaper - Architetto paesaggista

Architetto paesaggista con oltre 15 anni di attività professionale nel settore della progettazione e realizzazione outdoor. (Ha conseguito il Master in "Progettazione e conservazione del giardino e del paesaggio storico" presso Fondazione Minoprio nel 2007). La sua esperienza spazia dal landscaping...
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cura giardino e verde

Avere a disposizione ambienti ampi e luminosi è il sogno di ogni appassionato di piante, ma scadere nell’accumulo seriale di tanto materiale botanico può generare uno spazio poco vivibile e sfruttabile. Come spesso accade quando il proprietario di un attico si ritrova con una veranda, anche di grandi dimensioni che si trasforma in un attimo nel ricovero invernale delle piante più delicate.

Con un minimo di piano progettuale si potranno valorizzare i vari angoli della veranda integrando verde permanente e arredi fissi, con la vegetazione da esterno che invece va ricoverata nei mesi più freddi.

Vediamo come valorizzare una maxi veranda che circonda un attico.

Come sfruttare la veranda di un attico?

terrazza

Shutterstock

Prendiamo in considerazione che la veranda, come più facilmente accade, confini con le zone giorno, ecco che allora sarà opportuno dare a questo spazio una destinazione d’uso ibrida tra indoor e outdoor, come ad esempio una sala pranzo o zona relax, creando delle schermature con tendaggi o pannelli in legno, o ancora con piante alte per dare privacy e definire ambienti più riservati.

L’utilizzo di materiali naturali come il legno, il vimini o il midollino per gli arredi, tappeti in rafia o iuta e tessuti in lino o canapa ci aiuteranno a creare un ambiente luminoso e leggero, e caldo e accogliente allo stesso tempo.

Via libera anche al bois de mer, al ferro battuto e alle tinte all’acqua diluite e finiture cerate per mobili e pavimenti, facciamo spaziare la palette colori tra i grigi, i beige e i bianchi, aggiungendo solo pochi accenti cromatici polverosi come il salvia, il cipria, il talpa, il rosa antico per mantenere un effetto soft e d’antan.

In un ambiente del genere sarà interessante inserire un elemento acqua in movimento come una piccola fontana zen che con il suo gorgoglio continuo contribuirà a creare un ambiente fuori dal tempo e dallo spazio.

Quali piante inserire nella terrazza che circonda l’attico?

terrazza dell'attico

Shutterstock

La vegetazione sarà poi la caratteristica predominante per l’allestimento della veranda. Ecco che inseriremo a gruppi piante tropicali dal fogliame esotico e di prima grandezza, come le Kentie, le Strelitzie e le Monstere o le Calocasie per creare i punti focali da valorizzare al massimo con cachepot scultori al limite dell’opera d’arte, anche qui privilegiando finiture anche smaltate ma dall’aspetto vissuto, magari craqué in colorazione neutra (bianca o nera), e dalla foggia tondeggiante a otre per conferire stabilità alla pianta, spazio di crescita all’apparato radicale e compensare otticamente il volume della vegetazione che si sviluppa in altezza.

Qualche Ficus benjamin sarà un ottimo elemento di quinta e separazione in caso si vogliano creare più ambienti all’interno dello stesso spazio, mentre un Ficus Lyrata plurifusto diventerà il focus di tutta la scena.

Anche vasi appesi e vegetazione aerea saranno elementi da non dimenticare di inserire nel nostro progetto: kokedama di orchidee, collezioni di tillandsie, cesti di felci potranno pendere, insieme a photos e philodendron dal soffitto della veranda, magari in prossimità di un’amaca o una poltrona per enfatizzare l’effetto cocoon della spazio relax.

Sarà utile, per gli appassionati di bonsai, attrezzare la veranda con una scaffalatura espositiva per questi pezzi di arte botanica, mentre per chi non si è ancora cimentata con quest’arte giapponese potrà sfruttarla per la coltivazione di talee gentilmente regalate da amici e parenti.

Per quanto riguarda l’illuminazione outdoor, ovviamente, si privilegeranno luci soffuse con abat jour dimmerabili, luci calde e eventualmente qualche faretto dal basso per valorizzare le piante più scultoree.

Come ultimo punto, non per questo di minor importanza, sarà bene prevedere spazi liberi per il ricovero delle piante da esterno più delicate, sempre con vasi e cachepot coordinati all’ambiente per non dare stacchi stagionali con effetto “magazzino”, ma sempre con l’idea di un ambiente armonioso e funzionale

Infine, è importante assicurarsi di bilanciare gli elementi decorativi, gli spazi da arredare e le soluzioni verdi in modo che creino un ambiente armonioso e funzionale all’interno della veranda, oltre che considerare anche la manutenzione necessaria per preservare la bellezza nel tempo, e per questo una chiacchierata con un professionista che sia in grado di consigliare e trovare le migliori soluzioni è sempre la strada giusta per realizzare un ambiente così particolare.

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