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Acqua addolcita per innaffiare le piante: pro e contro

L’acqua addolcita viene spesso impiegata durante la dieta e per la propria salute. Ma è possibile impiegarla per innaffiare le piante, nel caso quali sono pro o i contro?

17-07-2018 (Ultimo aggiornamento 13-03-2024)

Susanna Rigutti

Coltivatore diretto

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L’acqua addolcita, resa “dolce” attraverso un processo di decalcificazione, presenta caratteristiche che la rendono interessante per l’irrigazione delle piante, ma anche alcuni potenziali svantaggi da non sottovalutare.

Addolcire l’acqua significa privarla del carbonato di calcio, sostituendo ioni di magnesio e calcio con sodio. Questo processo elimina il problema del calcare, che può danneggiare tubature e elettrodomestici, e offre benefici anche per la salute, riducendo il rischio di calcoli renali. Tuttavia, l’acqua addolcita potrebbe non essere la scelta migliore per le nostre amate piante.

Da un lato, infatti, l’assenza di calcare può:

Dall’altro lato, però, l’acqua addolcita presenta alcune criticità:

Per utilizzare l’acqua addolcita per l’irrigazione in modo consapevole, è consigliabile:

L’acqua addolcita può essere una valida alternativa per l’irrigazione, ma è fondamentale utilizzarla con cautela e adottando le opportune precauzioni per non danneggiare le nostre coltivazioni, vediamo nel dettaglio i vantaggi e gli svantaggi.

Acqua addolcita per irrigare le piante: vantaggi

Il processo di addolcimento dell’acqua si consiglia di solito quanto l’acqua del rubinetto è eccessivamente dura e potrebbe dunque rovinare le piante e portarle a seccarsi. Se all’interno dell’acqua c’è un eccesso di acqua calcarea, l’eccesso potrebbe arrecare dei danni irreversibili alle piante. Infatti, se all’interno dell’acqua si presenta un eccesso di magnesio e calcio, con il ferro presente nel terreno la pianta non riesce a nutrirsi e a svolgere la fotosintesi clorofilliana in modo giusto. La durezza dell’acqua si nota nel momento in cui le piante tendono a ingiallirsi e i fusti divengono rachitici. Il problema dell’acqua eccessivamente ricca di minerali che creano calcare potrebbe creare anche una patina bianca sul terreno. In questo caso, per cercare di migliorare lo stato delle piante, si può scegliere di utilizzare l’acqua demineralizzata, o comunque addolcita. In questo caso però, bisogna ricordarsi di donare alla pianta anche i giusti Sali minerali utilizzando appositi prodotti per donare alla pianta la giusta quantità di magnesio.

Acqua addolcita fa male alle piante? Controindicazioni

L’acqua addolcita non fa molto bene alle piante, specie se l’acqua che viene demineralizzata non ha problemi di durezza. Il motivo per il quale questa non può essere utilizzata per innaffiare il giardino è dovuta al fatto che gli ioni si trasformano in sodio. Il sodio in eccesso è nocivo per alcune piante da balcone e per quelle acidofile. Quindi l’impiego dell’acqua addolcita dipende anche da cosa si deve innaffiare. Ad esempio, i tappeti erbosi e gli ortaggi come i pomodori non andrebbero mai annaffiate con l’acqua addolcita. L’addolcimento porta l’acqua a impoverirsi e perde Sali minerali essenziali come il ferro, il magnesio e il calcio che se in dosi corrette possono aiutare a rendere le piante più forti e rigogliose. Nel caso in cui invece, come abbiamo accennato, l’acqua del rubinetto è eccessivamente dura, si può scegliere di usare l’acqua addolcita insieme a prodotti che aumentino i Sali minerali nel terreno. Si consiglia infine, di chiedere un suggerimento a un giardiniere per riuscire a scegliere se usare o meno l’acqua addolcita.

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