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Che cos'è l'adduzione dell'acqua?

L'adduzione dell'acqua è la fase principale del processo di distribuzione idrica. Ma come funziona di preciso? Scopri in questo articolo tutte le informazioni

19-09-2019 (Ultimo aggiornamento 11-04-2024)

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I sistemi di distribuzione idrica sono composti da diverse fasi. Tra queste una di quelle principali è quella di adduzione dell’acqua, che rappresenta il passaggio dell’acqua dal punto in cui viene prelevata ai serbatoi prima della sua immissione nella rete di distribuzione. Si tratta quindi di un passaggio fondamentale, in cui l’acqua viene pulita e disinfettata prima di raggiungere il rubinetto.

Come funziona un impianto idrico di adduzione

Un impianto di adduzione inizia laddove si trova l’allacciamento alla rete pubblica di distribuzione dell’acqua e termina presso l’apparecchio che eroga l’acqua, ossia il lavandino o altri presidi sanitari. Normalmente i sistemi di adduzione dell’acqua si allacciano alla rete pubblica delgli acquedotti cittadini, ma ve ne sono ancora che si allacciano a dei pozzi.
L’acqua, all’interno della rete idrica, viaggia con una pressione di circa sei bar, in modo da poter raggiungere anche i piani più alti delle abitazioni. Nelle tubazioni dei fabbricati, tuttavia, la pressione non deve superare i tre bar, al fine di evitare rumori molesti, o peggio ancora la rottura dei tubi. Nell’impianto di adduzione dell’acqua devono dunque essere previsti dei riduttori di pressione che consentono di mantenere la pressione controllata. Essi vengono installati all’inizio della rete di distribuzione.

Nell’impianto di adduzione dell’acqua, vengono utilizzate diverse tipologie di trattamento per garantire la qualità e la sicurezza dell’acqua potabile. Tra queste, il trattamento include processi di filtrazione, disinfezione e ammorbidimento dell’acqua. La filtrazione rimuove particelle solide e impurità presenti nell’acqua attraverso l’uso di filtri a membrana o materiali filtranti come sabbia, carbone attivo o resine scambiatrici di ioni. La disinfezione è fondamentale per eliminare batteri, virus e altri agenti patogeni dall’acqua, e può essere effettuata attraverso l’uso di cloro, ozono o raggi ultravioletti. Infine, l’ammorbidimento dell’acqua si occupa di ridurre la durezza dell’acqua, spesso causata da eccessive concentrazioni di calcio e magnesio, mediante l’uso di scambiatori ionici o polifosfati. Questi processi combinati assicurano che l’acqua fornita agli utenti sia sicura, pulita e adatta al consumo umano.

L’impianto idrico: come funziona

L’adduzione dell’acqua è una delle principali componenti dell’impianto idrico. Le reti di adduzione e di distribuzione sono infatti fondamentali, insieme alle apparecchiature deputate al trattamento e depurazione delle acque. Fondamentali sono anche le autoclave, gli eventuali produttori di acqua calda gli apparecchi sanitari, la rubinetteria e le reti di scarico delle acque.
In questo processo, durante l’adduzione dell’acqua si svolge il processo di trattamento, che serve per eliminare le sostanze che potrebbero creare problemi, come ad esempio quei sali che determinano la durezza dell’acqua. Per trattare le acque servono quindi filtri e dosatori dei sali: quest’ultimi servono per inibire l’azione dei sali incrostanti, in diversi modi.

Come è composta la rete di distribuzione dell’acqua

L’adduzione parte dal luogo in cui essa viene prelevata, per poi essere immessa nella rete. Tale rete è poi composta da tubi di distribuzione di vario tipo, colonne verticali e valvole. Le reti di adduzione possono essere di diverso tipo: distribuzione ramificata, distribuzione ad anello, distribuzione semplice e distribuzione a gabbia. Importante anche il materiale dei tubi che si occupano dell’adduzione dell’acqua, che possono essere di diverso tipo. Ci sono quelli in acciaio zincato, che però viene utilizzato poco in quanto è più soggetto alla corrosione con la conseguente contaminazione dell’acqua. Ci sono quelli in rame, che durano decisamente di più e si rovinano meno facilmente, ma hanno costi decisamente più elevati di altri materiali. Un ottimo materiale per l’adduzione dell’acqua è il multistrato, che è composto da un tubo in plastica all’interno, con attorno uno strato di alluminio, sovrastato da un terzo strato, ancora in plastica. Ci sono i tubi in materiale plastico, che sono i più utilizzati in quanto maggiormente resistenti alla corrosione ma anche più igienici e duraturi. Senza contare che hanno costi inferiori rispetto ad altri materiali.
Per sapere quali sono i costi dei diversi tipi di tubi per i sistemi di adduzione dell’acqua, vi consigliamo di rivolgervi ad un idraulico esperto per richiedere un preventivo.

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