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Come misurare la durezza dell'acqua e a chi rivolgersi

L'acqua che fuoriesce dai rubinetti delle abitazioni è potabile, poiché possiede determinate caratteristiche che la rendono insapore, incolore e sana.

30-04-2018 (Ultimo aggiornamento 11-04-2024)
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Sono un esperto idraulico con più di qualche decennio di esperienza nel settore. Come tutti, ho iniziato la mia carriera come apprendista, questo mi ha permesso di acquisire ampie conoscenze a bilità pratiche che, messe al servizio della mia professione, mi hanno portato ad aprire un’attività i...
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I metodi casalinghi e professionali per misurare la durezza dell’acqua

L’acqua che fuoriesce dai rubinetti delle abitazioni è potabile, poiché possiede determinate caratteristiche organolettiche e microbiologiche, che la rendono insapore, incolore e sana. Tuttavia, l’acqua viene spesso sottoposta al trattamento di sedimentazione e filtrazione, che consente di eliminare alcune particelle, come calcare, sali di calcio e di magnesio, ma anche di correzione della durezza, che serve per addolcirla, e viene attuato tramite demineralizzatori od addolcitori. Ma come si misura la durezza dell’acqua? Ed è possibile attuare test casalinghi al riguardo o è necessario rivolgersi esclusivamente a laboratori specializzati?

Che cosa si intende per durezza dell’acqua

Per durezza dell’acqua si intende un valore, che determina il contenuto totale di ioni di calcio e magnesio, oltre che di eventuali metalli pesanti presenti nell’acqua. Tale termine, di norma, corrisponde alla durezza totale, che è data dalla somma della durezza permanente, che esprime la quantità di sali di calcio e di magnesio che rimangono in soluzione dopo l’ebollizione, e della durezza temporanea, che per differenza tra le precedenti durezze, esprime la quantità dei bicarbonati presenti nell’acqua prima dell’ebollizione. La durezza dell’acqua viene espressa, generalmente, in gradi francesi (°f), ma, in alcuni casi, anche in gradi tedeschi (°dH) ed in gradi inglesi (°I).

La durezza dell’acqua può influenzare la salute in vari modi. L’acqua dura, contenente elevate concentrazioni di calcio e magnesio, può contribuire alla formazione di calcoli renali in individui predisposti. Questi minerali possono accumularsi nei reni e nelle vie urinarie, causando dolore e disagio. Tuttavia, alcuni studi suggeriscono che una moderata durezza dell’acqua potrebbe offrire benefici per la salute, come la protezione delle ossa dall’osteoporosi. D’altra parte, l’acqua troppo dura può rendere difficile il risciacquo del sapone durante il lavaggio, lasciando residui sulla pelle che possono causare irritazioni e secchezza. Pertanto, è importante mantenere un equilibrio nella durezza dell’acqua per garantire sia la salute umana che il benessere generale.

La legislazione relativa alle acque destinate al consumo umano non stabilisce alcun limite per la durezza, ma si preoccupa esclusivamente di consigliare che i valori dovrebbero rimanere compresi nell’intervallo tra i 15 e 50 °f, dove il valore inferiore corrisponde alle acque sottoposte a trattamento di dissalazione o di addolcimento. Generalmente le acque potabili distribuite sul territorio italiano sono piuttosto dure, per tale ragione spesso si ricorre all’uso di addolcitori, che provvedono alla rimozione dei sali di calcio e magnesio, riducendo anche il rischio di formazione di incrostazioni, che potrebbero danneggiare le tubazioni.

Come misurare la durezza dell’acqua

Conoscere il grado di durezza dell’acqua è importante per i processi di lavaggio, poiché le molecole dei detergenti tendono a combinarsi con gli ioni calcio, formando composti insolubili che fanno aumentare il quantitativo di prodotto necessario e si depositano nelle fibre dei tessuti facendole infeltrire. Non a caso molti detersivi riportano in etichetta la quantità di prodotto da adoperare in relazione alla durezza dell’acqua. Inoltre, tale informazione è fondamentale anche per le persone che soffrono di calcoli renali, le quali devono evitare di assumere acqua contenente troppo calcio.

Misurare la durezza dell’acqua a casa è possibile, basta acquistare un kit per la durezza dell’acqua,  che nella maggior parte dei casi è di tipo chimico, composto da una fialetta e da un reagente colorato. É necessario riempire la provetta con l’acqua da analizzare fino al livello indicato e versare il reagente goccia a goccia, finché non si ottiene un colore blu-verdastro. Il numero di gocce necessarie per ottenere il colore finale determina il valore della durezza dell’acqua, espresso in gradi francesi °f. Tuttavia, in commercio, è possibile trovare kit composti da strisce di carta o test digitali, dotati di display.

I test per la durezza dell’acqua possono essere reperiti presso ferramenta particolarmente fornite, oppure online. Ogni kit può essere riutilizzato diverse volte, ovvero fino all’esaurimento del reagente. Tuttavia, per avere risultati professionali, è possibile rivolgersi a laboratori specializzati, in grado di utilizzare strumenti specifici ed all’avanguardia, come i fotometri, o di compiere vere proprie analisi dell’acqua, i cui costi di intervento non sono molto più elevati di quelli richiesti per l’acquisto dei kit casalinghi. In ogni caso, prima di procedere, è sempre possibile richiedere un preventivo gratuito.

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