Tutti i dettagli sulla sanificazione dei vestiti
Scopri in questo articolo di PG Casa tutto quello che c'è da sapere per la sanificazione dei vestiti: quando farla, perché, quando è obbligatoria e i costi
È ormai da qualche mese che hanno riaperto i negozi di abbigliamento, ma anche durante il lockdown l’acquisto online non è mai terminato. Una domanda, però, fatica a trovare risposte: la sanificazione dei vestiti, come si fa? È necessaria? Cerchiamo di chiarire una volta per tutte la questione, prima di acquistare il bikini e pareo per andare al mare.
I consigli dell’ISS
Per quanto riguarda i tessili, come cotone e lino, l’ISS – Istituto Superiore della Sanità – consiglia un lavaggio con acqua calda tra i 70° e i 90° con un normale detersivo da bucato o in alternativa un lavaggio a bassa temperatura con candeggina o altri prodotti disinfettanti per il bucato. Se questa procedura può risultare piuttosto semplice per lenzuola o asciugamani, non lo è altrettanto per capi delicati, diventa addirittura impossibile per i commercianti che devono fare la sanificazione di vestiti dopo che sono stati provati. Esistono alternative? Ovviamente sì, vediamo insieme quali sono e come funzionano.
Sanificazione dei vestiti con il vapore
Estremamente ecologica e rispettosa dei vestiti – non rovina infatti tessuti e dettagli – è la sanificazione dei vestiti con il vapore: a 100 gradi, infatti, i tessuti vengono sterilizzati e igienizzati. Ti starai chiedendo “La sanificazione dei vestiti come si fa con il vapore?”. Ci sono, ovviamente, diversi modi:
- Con il ferro da stiro. Mantenendo la giusta distanza – in particolare per i capi più delicati – e il vestito verticale appeso a una stampella, manda il vapore del ferro da stiro sui tessuti per annientare virus potenzialmente presenti. Il costo in questo caso equivale a 0!
- Con un generatore di vapore professionale si ottengono senz’altro risultati migliori e sarà più semplice e veloce il procedimento. Questo strumento è consigliato anche ai proprietari di negozi di abbigliamento per la sanificazione dei vestiti. Il costo dipende dal dispositivo che scegliamo, ce ne sono di differenti gamme di prezzo, a partire da poche decine di euro per arrivare a diverse centinaia.
Sanificazione dei vestiti con l’ozono
La sanificazione dei vestiti con ozono è una tecnica che molte lavanderie utilizzavano anche prima del Coronavirus, perché garantisce sterilizzazione, igiene e disinfezione grazie al potere ossidante del gas. Non è quindi necessario un lavaggio ad alte temperature o l’utilizzo di detersivi aggressivi: anche la camicetta di seta sarà salva e sanificata con l’ozono. In pratica, non appena la sostanza viene a contatto con la materia organica, si innesca una reazione di ossidazione che uccide tutti i microrganismi viventi, tra i quali batteri e virus, ma anche ogni forma di cattivo odore. Ovviamente deve essere fatta da professionisti nelle lavanderie, il costo è piuttosto economico ma varia da un’attività all’altra e anche a seconda dei capi da trattare, è quindi bene informarsi prima di portare tutto il guardaroba ad essere sanificato con l’ozono. Richiedi un preventivo senza impegno.
La sanificazione dei vestiti è obbligatoria?
La risposta è piuttosto ovvia se si tratta del nostro guardaroba: no, non è obbligatori. Comunque non sarebbe male una sanificazione dei vestiti dopo l’acquisto o degli abito che si indossano dopo essere stati in posti affollati. Per i proprietari dei negozi la questione è più controversa: se Massimo Torti, Segretario Generale di Federazione Moda Italia-Confcommercio, spiega che non è obbligatoria la sanificazione dei vestiti perché non è dimostrata scientificamente la trasmissione del virus attraverso gli abiti, è caldamente consigliato effettuarla per la sicurezza dei propri clienti.
