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Sbalzi di tensione, sono pericolosi? Ecco come misurarli

Gli sbalzi di tensione possono danneggiare impianti ed elettrodomestici: scopri come prevenirli, calcolarli e come proteggere la tua casa

Ultimo aggiornamento 30-09-2025

Giorgio Santacroce

Tecnico riparazioni elettroniche

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Ti è mai capitato di vedere il tuo lavoro perso a causa di uno sbalzo di tensione che ha portato il tuo pc a spegnersi? Oppure che, mentre ti asciugavi i capelli, tutto si spegnesse perché, nel frattempo, la lavatrice era accesa?

 

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Questo problema si verifica quando c’è uno sbalzo di tensione, fenomeno che avviene soprattutto durante i temporali. Infatti, i fulmini rappresentano un rischio concreto per gli impianti elettrici, in quanto possono causare cortocircuiti e interruzioni di corrente.

 

Gli sbalzi possono provocare danni ai dispositivi elettronici come computer, televisori, lavatrici, frigoriferi e telefoni, anche quando questi sono spenti o in carica. Per evitare danni, è importante scollegare i dispositivi dalla rete elettrica durante i temporali o far installare dal proprio elettricista un dispositivo di protezione contro le sovratensioni.

Cosa sono gli sbalzi di tensione?

Shutterstock

Gli sbalzi di tensione elettrica sono variazioni improvvise del valore nominale fornito dall’ente erogatore. Possono essere sovratensioni (aumento improvviso) o cadute di tensione (abbassamento). Entrambe le situazioni possono compromettere il funzionamento dei dispositivi elettrici e ridurne la durata.

 

Secondo la normativa CEI 64-8, la tensione deve restare entro una fascia di tolleranza. Quando si verificano oscillazioni oltre questi limiti, l’impianto può subire malfunzionamenti. Per proteggere la casa si utilizzano dispositivi come SPD (Surge Protection Devices), stabilizzatori di tensione e sistemi UPS (gruppi di continuità).

 

Per misurare gli sbalzi si impiegano analizzatori di rete e registratori di tensione, che permettono di rilevare picchi, cadute e frequenza delle oscillazioni, generando anche allarmi in caso di superamento dei limiti.

Cosa causa gli sbalzi di tensione?

Come evitare gli sbalzi di tensione?

Shutterstock

Per proteggere la casa dagli sbalzi di tensione si possono adottare varie soluzioni:

Effetti degli sbalzi di tensione sugli elettrodomestici

Gli sbalzi di tensione non hanno sempre effetti immediatamente visibili, ma possono generare danni progressivi e difficili da individuare. Quando un elettrodomestico è esposto a ripetute variazioni di tensione, i componenti interni si usurano più velocemente e l’apparecchio può smettere di funzionare molto prima della sua vita utile prevista. Alcuni dispositivi particolarmente vulnerabili sono computer, modem, televisori, frigoriferi e caldaie elettroniche, che contengono schede elettroniche sensibili ai picchi elettrici.

 

Tra gli effetti più comuni vi sono il surriscaldamento dei trasformatori interni, la bruciatura dei fusibili, l’interruzione improvvisa del funzionamento e, nei casi peggiori, il danneggiamento irreparabile delle schede elettroniche. Anche piccoli elettrodomestici come phon, microonde e caricabatterie possono subire conseguenze: nel tempo l’efficienza cala, consumano di più e si rompono senza apparente motivo.

Un altro effetto poco considerato è la perdita dei dati nei dispositivi elettronici. Computer e server domestici possono spegnersi bruscamente, corrompendo file importanti. Lo stesso vale per modem e router, che possono bloccarsi o perdere la configurazione. Per questo motivo, l’utilizzo di UPS e filtri di protezione non solo protegge l’hardware, ma garantisce anche la salvaguardia dei dati.

 

Per accorgersi se un elettrodomestico è stato colpito da sbalzi di tensione, si possono osservare alcuni sintomi ricorrenti: malfunzionamenti sporadici, riavvii improvvisi, rumorosità insolita o tempi di risposta più lenti. Nei frigoriferi, ad esempio, può verificarsi una perdita di efficienza nella refrigerazione; nelle caldaie elettroniche, errori sul display o interruzioni inspiegabili del ciclo di riscaldamento.

Prestare attenzione a questi segnali consente di intervenire tempestivamente, sostituendo le parti danneggiate prima che il guasto diventi definitivo. Inoltre, richiedere un controllo all’impianto elettrico da parte di un tecnico qualificato è un investimento di sicurezza che riduce il rischio di dover sostituire elettrodomestici costosi.

Segnali e manutenzione

Alcuni segnali tipici di un impianto soggetto a sbalzi sono: lampadine che si bruciano spesso, luci che sfarfallano, elettrodomestici che si spengono o emettono rumori insoliti. In questi casi è bene richiedere un controllo periodico a un elettricista, che potrà verificare lo stato del quadro elettrico, delle prese e delle protezioni installate.

Quanto costa proteggere la casa?

I costi variano in base alle soluzioni adottate. Un SPD domestico installato nel quadro elettrico ha un prezzo medio tra 150 e 300 euro compresa manodopera. Un UPS costa da 80 a 500 euro a seconda della potenza, mentre uno stabilizzatore centralizzato varia dai 200 ai 500 euro. L’investimento, pur non essendo coperto da bonus fiscali, è ampiamente ripagato dalla protezione degli apparecchi e dalla maggiore sicurezza.

 

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