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Fibra ottica: entro il 2025 dovrà essere disponibile per tutti i condomini

Connessioni Internet veloci anche per i condomini: entro il 2025 dovrà essere disponibile la tecnologia in fibra ottica

13-10-2021
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Entro il 2025 tutte le famiglie, sia nelle aree rurali che in quelle urbane, dovranno avere a disposizione la tecnologia della fibra ottica per le connessioni veloci a Internet. Questo è quanto stabilito dalla Commissione europea e ora gli stati membri, tra cui l’Italia, devono adeguarsi per raggiungere l’obiettivo. Nel nostro Paese, l’Autorità per le garanzie e le comunicazioni (Agcom) ha definito le linee guida per la realizzazione di reti in fibra ottica nei condomini. Un provvedimento molto importante che stabilisce che il passaggio delle reti nelle parti comuni degli edifici non ha bisogno della convocazione e dell’approvazione dell’assemblea condominiale. In questo modo, l’Agcom punta a semplificare le procedure per la realizzazione di una copertura capillare di fibra ottica Ftth, cioè con la rete che dalla cabina arriva fino in casa.

Fibra ottica: la normativa in vigore

A partire dal 1° luglio 2015 è entrato in vigore il decreto legge numero 133 del 12 settembre 2014, conosciuto anche come “Sblocca Italia”. Il testo del governo ha introdotto nel Testo unico dell’edilizia un articolo che prevede che tutti gli edifici di nuova costruzione debbano essere equipaggiati con una infrastruttura fisica multiservizio passiva, cioè con spazi che permettano l’installazione facilitata anche di impianti di comunicazione ad alta velocità, come le reti in fibra ottica. In particolare, tutti gli edifici devono garantire che tale rete sia accessibile alle imprese autorizzate a fornire reti pubbliche di comunicazione. L’altro provvedimento che attua la direttiva comunitaria 2014/61/UE per garantire connessioni Internet veloci a tutti è il decreto numero 33 del 15 febbraio 2016, detto “Banda larga”, che ha introdotto una serie di norme che favoriscono l’installazione delle reti internet ad alta velocità.

Le linee guida Agcom per i condomini

Dopo che la Commissione UE ha fissato al 2025 l’anno in cui debba essere garantite una connessione Internet veloce a tutti, l’Agcom si è attivata per fornire dei chiarimenti sull’installazione delle reti in fibra ottica, e in particolare nei condomini dove l’apporto di modifiche agli impianti richiede spesso l’autorizzazione da parte dell’assemblea condominiale.

Nelle linee guida Agcom si chiarisce che per l’installazione di fibra ottica nelle abitazioni di ogni condomino non è necessaria la convocazione dell’assemblea, nemmeno quando per i lavori è necessario far transitare fili, cavi, tubature o supporti nelle parti comuni dell’edificio. Inoltre, gli operatori che procedono ai lavori devono evitare di duplicare la rete in fibra ottica esistente: se c’è già una infrastruttura, andrà utilizzata quella ed eventualmente ampliata secondo le esigenze.

Fibra ottica: condomini e proprietà privata

Il problema principale è quando l’installazione della rete in fibra ottica richiede il passaggio nella proprietà privata di un altro condomino. Si tratta di una questione spinosa, dato che per il Codice delle comunicazioni elettroniche (Dlgs 259/2003), gli impianti di reti di comunicazione elettronica hanno carattere di pubblica utilità e quindi i proprietari non possono opporsi al passaggio di antenne, sostegni e condutture nella proprietà privata. Una normativa su cui dissentono i Tar regionali e la Corte di Cassazione, che invece in diverse sentenze hanno ribadito che è necessario l’esplicito consenso al passaggio della rete da parte del proprietario dell’immobile.

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