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Danni per muffa e umidità di risalita in condominio: chi paga

Il problema dell'umidità di risalita è diffuso in tanti condomini: per capire chi deve pagare occorre attribuire le giuste responsabilità. Ecco come fare

19-11-2021 (Ultimo aggiornamento 13-02-2024)
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L’avv. Francesca Cimellaro, laureata a pieni voti all’Università degli Studi di Milano, ha conseguito la propria formazione presso il Foro di Milano, ove ha sviluppato un profondo interesse per l’esercizio della professione. Oggi è iscritta all’albo degli avvocati di Varese ed è socia del...
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L’umidità e la muffa nelle pareti di un appartamento sono problemi molto diffusi in inverno all’interno dei condomini. In particolare, c’è un particolare tipo di problematica che causa conflitto all’interno del plesso: l’umidità di risalita, che si manifesta generalmente negli immobili situati al piano terra. Muffa e umidità di risalita non devono essere confuse, ma bisogna valutare bene le differenze per capire quali sono le responsabilità.

Umidità di risalita in condominio: chi è responsabile

Generalmente, l’umidità di risalita è provocata dalla presenza di acqua nel terreno che, sfruttando il principio di capillarità, risale lungo le pareti perimetrali del condominio. Se non sono bene isolate o impermeabilizzate, l’umidità provoca delle chiazze nella parte bassa della parete interna dell’appartamento o anche in quella esterna. In particolare, ciò accade se al momento della costruzione dell’edificio non si sono posizionate in modo corretto le barriere tagliamuro, che hanno proprio l’obiettivo di bloccare eventuale acqua che proviene dal terreno e si infiltra nelle murature.

In questo caso, secondo l’articolo 2051 del Codice Civile, la responsabilità è da attribuire al condominio perchè riguarda muri portanti, per esempio quelli perimetrali, che sono proprietà comune. In rari casi, il responsabile è un unico condominio a cui è attribuita la proprietà esclusiva. Insomma, si verifica una situazione simile alle infiltrazioni dal tetto o terrazzo condominiale , se questo appartiene a tutti e non a un singolo condomino, la responsabilità rimane dell’intero condominio e bisogna ripartire le spese in base ai millesimali per risolvere il problema.

Ci sono diversi interventi che si possono eseguire per sanare la situazione: dall’elettrosmosi alla barriera chimica fino alla creazione di centraline elettrofisiche con conseguente ripristino dell’intonaco. Se il condominio ha ancora diritto a garanzia e il costruttore tarda a trovare la soluzione migliore, può addirittura essere denunciato dai condomini. Per risolvere subito il problema, se un condomino dovesse notare l’umidità di risalita deve subito contattare l’amministratore che si muoverà per portare una veloce risoluzione.

I danni dell’umidità di risalita: come si chiedono

Il singolo condomino può chiedere i danni materiali, ovvero il rifacimento dell’intonaco e la tinteggiatura delle pareti danneggiate. Se i danni sono diffusi e il condomino è costretto a trasferirsi temporaneamente in un altro immobile, può anche chiedere il risarcimento per l’affitto pagato nella nuova casa. Recentemente, la Corte di Cassazione (Ordinanza 19253 del 7 luglio 2021) ha sentenziato che si possono chiedere anche i danni per la salute. Il caso si riferisce a una famiglia che a causa dell’umidità di risalita ha vissuto in un ambiente non sano e potenzialmente pericoloso.

Per ottenere tutti i risarcimenti previsti, occorre contattare immediatamente l’amministratore di condominio tramite comunicazione formale, per esempio scrivendo un’e-mail, che varrà come prova soprattutto in caso di danni alla salute: indica per quanto tempo l’inquilino è stato esposto all’umidità. A quel punto, l’amministratore deve intervenire subito, rispondendo all’e-mail oppure segnalarlo al condominio durante la riunione dell’assemblea. Nel caso in cui la richiesta venga ignorata, si invia una PEC o una raccomandata. Se l’amministratore non risponde a tutte le chiamate, allora il problema si amplia perchè può essere ripreso per negligenza, per questo e tutti i problemi che ignora. Nei casi più eclatanti ci si può rivolgere addirittura a un giudice per riportare l’amministratore a fare il suo dovere o per trovare di chi è la responsabilità, ottenere i danni e risolvere il problema dell’umidità.

Per risolvere il problema dell’umidità occorre rivolgersi a esperti che, dopo aver analizzato le cause e valutato le soluzioni, possano eseguire mirati trattamenti antimuffa e antiumidità nell’appartamento. Generalmente questi lavori permettono di risolvere il problema.

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