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Rampe per disabili: quando servono e come installarle secondo le normative

Devi installare o costruire una rampa per disabili? Vediamo cosa dicono le normative, la pendenza massima, a chi rivolgersi per l'installazione e quanto costa

22-10-2018 (Ultimo aggiornamento 24-11-2022)
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In una società civile è giusto che tutti i cittadini possano godere degli stessi privilegi e poter accedere agevolmente ad ogni struttura, per questo la questione della presenza o meno di rampe per disabili è stata spesso, nel nostro Paese, oggetto di accese dispute.

Chiunque abbia un’attività pubblica, che sia un ufficio o qualunque altro tipo di struttura il cui accesso è consentito solo attraverso scalini, dovrebbe dunque provvedere a far realizzare una rampa per disabili che permetta a tutti di accedere e uscire dall’edificio. Idem per i condomini, il cui accesso deve essere permesso senza limitazioni di sorta e dove si richiede spesso la necessità di dotarsi di questi speciali accessi che rappresentano il mezzo più funzionale per abbattere le barriere architettoniche.

Normative: le info utili sulle rampe per disabili

rampa disabili

Shutterstock

La rampa per disabili, secondo la normativa (legge n° 13 del 1989) è lo strumento più indicato per il superamento delle barriere architettoniche (scale, gradini, porte, ecc). Per essere utilizzata da persone con mobilità ridotta, una rampa deve essere idonea e dunque rispettare precisi criteri, primo tra tutti la pendenza massima che per la rampa per disabili non deve mai essere smisurata per non costringere la persona ad uno sforzo eccessivo nella risalita, né comportare pericolosità durante la discesa.

Le rampe, dunque, devono avere i seguenti requisiti:

  • larghezza minima di 0,90 metri e di 1,5 nel caso di pianerottoli in cui possono incrociarsi due persone;
  • pendenza che non superi l’8%, rispetto al terreno o pavimento sottostante;
  • pavimentazione antisdrucciolevole ed essere dotate di segnaletica apposita
  • pianerottolo orizzontale ogni 10 metri di percorso che deve essere sufficientemente largo per permettere di passaggio di più persone;
  • cordolo alto almeno 10 centimetri nelle situazioni in cui sono presenti una ringhiera o un parapetto;
  • corrimano ad un’altezza massima di 90/100 centimetri.

Tuttavia, oltre alle classiche rampe esistono altri elementi più tecnologici di cui ci si può e ci si deve dotarsi, come gli ascensori appositamente realizzati per i disabili e i servoscala.

Normative rampe per disabili: quali permessi occorrono

Rampe per disabili

123rf

Se il buon senso suggerisce dunque di realizzare delle rampe per disabili dovunque sia necessario, cosa dice la legge in proposito e quali permessi occorrono effettivamente per realizzarle?

Secondo uno degli articoli contenuti nella normativa per l’edilizia, tutti gli interventi volti all’eliminazione di barriere architettoniche che non comportino la realizzazione di ascensori esterni o di manufatti o strutture che alterino la sagoma dell’edificio, rientrano nelle opere di edilizia libera e per questo non necessitano di richiesta di permessi al comune. Ecco perché non è necessario fare nessuna comunicazione di inizio lavori agli uffici preposti.

Dunque per poter installare una rampa per disabili, con apposita pendenza, prefabbricata in acciaio zincato o alluminio, non occorrono permessi. Diverso però è il discorso se si deve realizzare una rampa in calcestruzzo armato, soprattutto se si tratta di aree soggette a tutela paesaggistica o di beni culturali come edifici storici per cui è richiesto il nulla osta della soprintendenza, la presenza di un tecnico che dovrà fare una segnalazione certificata di inizio dell’attività (SCIA) e quella di un ingegnere per la pratica strutturale da consegnare al genio civile.

Se poi si tratta di rampe chiuse, che rientrano dunque a tutti gli effetti nelle categorie delle costruzioni, allora occorreranno ulteriori permessi.

Per tutte queste ragioni, prima di procedere con la realizzazione di rampe per disabili, è sempre meglio rivolgersi ad un tecnico specializzato che possa fornire tutte le informazioni necessarie per ottemperare agli obblighi di legge per l’abbattimento delle barriere architettoniche.

Rampa per disabili: quanto costa e quali sono gli incentivi

Non bisogna mai confondere le rampe per disabili con i montascale che sono invece delle soluzioni idonee soprattutto per gli spazi interni, per facilitare la risalita o la disces.

Ma quanto costa realizzare delle rampe per disabili? Dipende dalla lunghezza necessaria, dalla forma e dall’estensione della rampa, ma anche dal materiale utilizzato, a cui aggiungere poi il costo della manodopera.
In linea generale le rampe per disabili prefabbricate costano meno di quelle realizzate ex novo e quelle in acciaio zincato sono più economiche di quelle in alluminio. Dunque il costo può variare molto a seconda dei casi e può arrivare anche fino a 10 mila euro.

Esistono però degli incentivi, o meglio dei contributi per le barriere architettoniche, e fanno riferimento alla Legge n°13 del 1989: secondo questa legge i contributi possono essere richiesti in caso di immobili privati già esistenti dove risiedono portatori di menomazioni o limitazioni funzionali permanenti (di carattere motorio o non vedenti).

In tal caso la richiesta per l’accesso ai contributi va presentata al sindaco del paese in cui si trova l’immobile secondo precisi termini temporali e con tutta la documentazione del caso. Anche i montascale possono essere installati facendo ricorso ai contributi stabiliti dalla stessa legge.

Devi fare dei lavori esterni per abbattere le barriere architettoniche? 

Per fare in modo che tutto sia fatto nel migliore dei modi, in sicurezza e secondo la normativa, è bene che ti affidi ad un tecnico specializzato che saprà indicarti tutte le specifiche del caso consigliandoti la soluzione migliore per consentire l’accesso ai disabili. PagineGialle Casa ti mette a disposizione i contatti dei migliori professionisti di zona ai quali puoi rivolgerti per avere un progetto fatto su misura ed il relativo preventivo personalizzato. Solo così potrai avere un conteggio concreto della spesa e decidere quale offerta ti soddisfa di più.

Domande frequenti:

  • Quanto costa fare una rampa per disabili?

    Il costo di una rampa prefabbricata dipende dalla lunghezza necessaria, dalla forma e dall’estensione della rampa, ma anche dal materiale utilizzato, l’acciaio zincato è più economico dell’alluminio. In media c’è da considerare una spesa che va dai 600 ai 1.200 euro. Ci sono casi specifici, però, con richieste particolari che possono richiedere anche 10 mila euro. 

  • Quali permessi servono per fare una rampa per disabili?

    Non servono permessi in quanto tutte le opere che servono per l’abbattimento delle barriere architettoniche rientrano nell’edilizia leggera. Ecco perché non è necessario fare nemmeno la comunicazione di inizio lavori agli uffici preposti del comune. Il discorso cambia se la rampa deve essere fatta in calcestruzzo armato in aree soggette a tutela paesaggistica o di beni culturali come edifici storici per cui necessita dei permessi specifici.

  • Come si costruisce una rampa per disabili?

    Seguendo dei precisi requisiti: larghezza minima di 0,90 metri e di 1,5 per pianerottoli in cui possono incrociarsi due persone; pendenza che non supera l’8%, rispetto al terreno o pavimento; pavimentazione antisdrucciolevole, segnaletica apposita, cordolo alto 10 centimetri, corrimano ad un’altezza massima di 90/100 centimetri.

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