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Mediazione liti condominiali: ecco le nuove regole da seguire

Quali novità porterà l’aggiornamento delle normative nella mediazioni delle liti condominiali? Vediamo cosa dice la riforma e cosa cambia per l’amministratore

18-01-2023 (Ultimo aggiornamento 22-05-2023)
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Nella risoluzione delle liti condominiali, ma non solo, la mediazione civile è lo strumento più indicato per risolvere le controversie in maniera veloce ed economica. La ripresa del dialogo tra le parti è il primo passo in direzione di una convivenza pacifica, necessaria per recuperare il piacere di vivere in casa propria.

Tutte le controversie che derivano dalla violazione o dall’errata applicazione delle norme del Codice Civile e del regolamento condominiale sono passibili di mediazione. L’importanza di questa procedura ha indotto il Governo a rivedere alcune normative, introducendo una sostanziale novità per la mediazione delle liti condominiali. Vediamo di cosa si tratta.

Come funziona la mediazione civile in caso di lite?

La mediazione civile è un processo volontario e non vincolante, in cui le parti in conflitto, con l’aiuto di un mediatore, cercano di trovare un accordo per giungere ad un punto d’accordo. Il mediatore è una persona imparziale e neutrale che aiuta le parti a comunicare e a trovare una soluzione soddisfacente per entrambe, senza la necessità di dover ricorrere alla decisione di un giudice.

Il processo di mediazione inizia con un incontro di orientamento, in cui le parti incontrano il mediatore e discutono delle loro questioni e delle loro aspettative. Se le parti decidono di procedere con la mediazione, vengono fissati ulteriori incontri in cui le parti discutono il conflitto e cercano di trovare una soluzione.

Se le parti raggiungono un accordo, questo viene formalizzato in un accordo scritto, che può essere utilizzato come base per un accordo giudiziale o un accordo transattivo. Se non si raggiunge un accordo, le parti possono continuare con una qualsiasi altra forma di risoluzione delle controversie, come una causa legale.

Riforma della mediazione civile: ecco tutte le novità

Il disegno di legge 149/2022 ha apportato sostanziali novità per quanto riguarda la mediazione civile, che vanno ad aggiungersi a quanto previsto dal d.lgs. 28/2010. Novità che si estendono anche ai condomini e che entreranno in vigore il 30 giugno 2023.

Con questa riforma, l’articolo 5-ter del Dlgs 28/2010 è stato ampiamente modificato. In particolare, l’aggiornamento normativo punta a dare una maggiore autorità all’amministratore di condominio, prima relegato a un ruolo esecutivo nell’ambito della mediazione. Infatti, se con la vecchia normativa, era l’assemblea dei condomini a stabilire la partecipazione o meno del condominio alla mediazione, con questo aggiornamento è l’amministratore il protagonista principale della mediazione, svincolato dalla maggioranza dell’assemblea.

Dunque, se in precedenza l’amministratore di condominio era legittimato a partecipare alla procedura di mediazione obbligatoria soltanto previa delibera assembleare di autorizzazione, adesso può attivare la mediazione senza richiedere preventiva delibera in assemblea. L’assemblea potrà manifestare in un secondo momento la volontà di partecipare alla mediazione, secondo le maggioranze previste dal Codice Civile.

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