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Regole per acquistare casa: guida alla scelta del notaio

Tra le regole per acquistare una casa c'è la scelta del notaio che dovrà redigere l'atto notarile di compravendita, a tutela delle parti.

13-01-2017 (Ultimo aggiornamento 14-06-2021)
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NOTAI, ROGITO E ATTI PER LA CASA

La compravendita di un immobile, ancor più di una casa, richiede attenzione e accortezza in quanto è un momento fondamentale per la vita di una persona, non solo a livello “morale” ma anche economico. Al fine di garantire una miglior tutela ai cittadini, è lo Stato stesso che richiede che il contratto di acquisto venga redatto da un personaggio terzo, imparziale, un pubblico ufficiale specializzato in materia che ha il compito di agire non nell’interesse di qualcuno, ma a garanzia del regolare svolgimento delle operazioni, secondo le norme di legge. Questa figura è il notaio. Prima di procedere all’acquisto di un’abitazione è bene individuare già un notaio che possa redigere l’atto notarile di compravendita. Nel caso si abbia qualche conoscenza che possa infondere fiducia, può essere utile chiedere preventivamente consiglio fin dall’inizio della trattativa di acquisto, onde evitare di firmare eventuali carte e scritture che potrebbero poi risultare vincolanti. Sarà il notaio che potrà indicare quali saranno i documenti da richiedere alla parte venditrice e sulla base di quelli egli potrà anche redigere un preventivo di spesa per il suo operato.

La scelta del notaio è libera e non esiste alcuna legge che prevede indicazioni su come scegliere il notaio, così come nessuna agenzia immobiliare o nessun istituto di credito può imporre tale scelta. Scegliere il notaio è un compito che spetta di norma a colui che acquista (dato che il pagamento delle spese notarili è di competenza della parte acquirente), ma le parti possono concordare anche in altro modo qualora esistesse una figura notarile conosciuta da entrambi. Il requisito fondamentale che dovrebbe avere un notaio è quello della fiducia, ossia deve infondere fiducia alle parti. L’atto notarile di compravendita si stipula solitamente in un luogo più vicino possibile a dove sorge l’immobile, se non altro per praticità e comodità, ma nulla vieta ad un notaio di occuparsi di una pratica notarile relativa ad un immobile ubicato altrove, anche fuori regione. Prima di scegliere uno studio notarile che possa seguire le operazioni è necessario avere un minimo di informazione per poter capire meglio il ruolo del pubblico ufficiale nella compravendita. Un ulteriore consiglio per poter meglio orientare la scelta, è quello di informarsi sugli orari di apertura ufficio e di ricevimento. Un notaio che sia poco reperibile dilaterà le tempistiche: è preferibile quindi scegliere uno studio che garantisca una maggior presenza.

Come in tutte le cose, il mercato determina i prezzi di acquisto degli immobili e così è anche per i notai. E’ consigliabile richiedere un preventivo prima di procedere alla scelta definitiva, ma è necessario prima illustrare al notaio cosa si intende acquistare, dove e con che investimento.
In linea di massima il prezzo da pagare per la redazione dell’atto notarile sarà composto da più voci: in primo luogo vi è l’onorario del notaio, ossia il mero costo del suo lavoro il quale può variare da persona a persona, i diritti per l’esecuzione delle varie formalità, i quali possono variare in base alla complessità dell’atto, i cosiddetti costi “vivi” dei vari adempimenti, tra cui i costi dovuti a imposte e tasse, infine l’iva nelle voci ove prevista. E’ facile immaginare che un notaio più costoso rispetto ad un altro, possa avere una maggiore esperienza o una migliore affermazione sul territorio, a tutela solitamente di una migliore affidabilità, correttezza e precisione del lavoro. E’ necessario premettere che per poter disporre di un preventivo di spesa quanto più possibile realistico, è necessario per il notaio conoscere al meglio possibile la singola pratica e ciò dipende dalle informazioni che gli vengono trasferite dal cliente (acquirente dell’immobile). Ogni pratica notarile è a sé ed è impossibile basarsi sul sentito dire.

Una compravendita richiede la redazione di un atto notarile che prevede una certa attenzione da parte del notaio, al fine di poter svolgere al meglio e con la dovuta precisione, il proprio lavoro prima della stipula del rogito. Ad esempio, nel caso in cui il prezzo pattuito tra le parti per la compravendita dell’immobile non sia interamente pagato nell’immediato, ma sia dilazionato nel tempo, il notaio deve esserne a conoscenza e deve scriverlo nel rogito; così anche nel caso in cui, come spesso capita, un genitore possa contribuire al pagamento dell’immobile acquistato da un figlio. Il notaio è a disposizione delle parti fin dalle prime fasi della transazione, fungendo anche da consulente a tutela delle stesse, soprattutto dopo che il mercato finanziario e immobiliare negli ultimi anni ha subito importanti cambiamenti. Una volta che il notaio è in possesso di tutte le informazioni possibile e che abbia ultimato tutti i controlli dal caso previsti dalla legge per l’atto da predisporre, potrà redigere il rogito. Meglio lavorerà il notaio in fase preventiva, tanto più il contratto sarà “inattaccabile”, tutelando così sia la parte venditrice che quella acquirente. Un dato statistico spiega come soltanto una percentuale nettamente inferiore allo 0,1% di contratti che riguardano le compravendite di immobili, arrivino sul tavolo di un giudice in tribunale.

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