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Perché scegliere una recinzione in bambù

Economiche, ecologiche e dall’aspetto esotico, le recinzioni in bambù sono una pratica soluzione per il giardino o per il balcone: ecco tipologie e caratteristiche

28-03-2019 (Ultimo aggiornamento 15-06-2021)

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Su di un terrazzo come per il giardino, le recinzioni in bambù sono una soluzione economica, pratica e ad altissima resa: le si può realizzare da sé, oppure le si può acquistare già pronte da installare. In entrambi i casi, si regalerà all’ambiente un tocco esotico. E lo si farà a fronte di una spesa contenuta, amica dell’ambiente e con una bassa necessità di manutenzione.

Perfetta per chi vuole una recinzione da giardino funzionale e di bella resa, la recinzione in canne di bambù può essere fondamentalmente di due tipi: c’è quella a canne singole, e c’è quella con le canne già legate (arelle), che ha l’aspetto di una “stuoia” e che è poi la tradizionale recinzione in canne di bambù intrecciate. Entrambe hanno i loro pro e i loro contro, entrambe sono ecologiche.

Le caratteristiche del bambù

La più comune alternativa alle recinzioni in legno su misura è rappresentata dalla recinzioni in bambù. Un materiale che – prima di tutto – è ecologico: il suo ciclo di crescita è spontaneo ed è rapido, motivo per cui non è oggetto di coltivazione intensiva. Una foresta di bambù assorbe molta più anidride carbonica di una foresta in legno di pari dimensioni, rilascia più ossigeno e viene sfoltita anziché diboscata.

A canne singole o ad arelle

Le recinzioni in bambù a canne singole prevedono l’uso di canne di grosso diametro, ma sono meno economiche e più difficili da installare: se se ne avesse la possibilità, le canne non andrebbero conficcate a terra in quanto l’acqua le farebbe col tempo marcire, ma andrebbero legate ad una struttura che le tenga sollevate di qualche centimetro da terra, e trattate con vernice per esterni.

Le recinzioni in bambù più comuni sono però quelle ad arelle: in questo caso le canne non superano i 3 centimetri di diametro, la spesa è contenuta e montarle è semplicissimo. Tante sono le tipologie tra cui è possibile scegliere, sebbene le più utilizzate siano le recinzioni in bambù intrecciato a canne sottili e fitte, con meno possibilità di sviluppare crepe.

Come coltivare una recinzione in bambù

In alternativa, per chi ha il pollice verde, le recinzioni in bambù possono essere coltivate. Proprio come se fosse una vera e propria siepe. Coprente e ombreggiante, il bambù necessita però di qualche accortezza: essendo una pianta infestante, tende a crescere molto in fretta raggiungendo in poco tempo i due o tre metri.

Per evitare che le piante si sviluppino troppo rapidamente, è necessario scavare molto a fondo la terra in cui le canne saranno impiantate; dopodiché, con un apposito materiale resinoso, con cemento e metallo, si andranno ad interrare barriere contro le intemperie. Da potare periodicamente, il bambù è una pianta sempreverde: ecco perché è perfetta per una recinzione di forte impatto estetico, in ogni stagione dell’anno.

I prezzi delle recinzioni in bambù

Per aumentare la privacy di un giardino, o per proteggere un balcone o un terrazzo dal vento, quella in bambù è sicuramente una tipologia di recinzione economica per il giardino molto amata: il prezzo va dai 7 euro al metro quadrato per i moduli più piccoli sino ai 25 di quelli più grandi (per i modelli in listelli di bambù naturale o artificiale). I modelli con un maggior diametro delle canne, legate con filo di metallo, partono invece dai 20 euro al metro quadrato.

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