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Elettrodomesti difettosi? Fai valere la garanzia

L'assistenza elettrodomestici è importantissima, soprattutto se la garanzia è ancora valida e quindi le riparazioni avvengono a titolo grauito

17-02-2018 (Ultimo aggiornamento 24-05-2021)
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RIPARAZIONE ELETTRODOMESTICI

Quando si acquista un nuovo elettrodomestico o qualsiasi altro dispositivo c’è sempre la possibilità che il prodotto abbia dei difetti o risulti non funzionante. Se il malfunzionamento è evidente fin da subito è possibile segnalarlo al venditore, che provvederà a cambiare la merce. Se il difetto si evidenzia in seguito è invece necessario ricorrere all’assistenza elettrodomestici per effettuare le necessarie riparazioni. Queste potrebbero rivelarsi costose o addirittura richiedere la sostituzione del dispositivo. Fortunatamente, se il guasto avviene entro i 2 anni dall’acquisto è possibile far valere la garanzia. In questo caso è sufficiente contattare il venditore del dispositivo o dell’elettrodomestico per poter usufruire di riparazioni gratuite o, eventualmente, della completa sostituzione dell’apparecchio.

Cos’è la garanzia di conformità di un elettrodomestico?

La garanzia di conformità è obbligatoria per legge e dura almeno 2 anni. Molti produttori di elettrodomestici offrono la possibilità di estendere questa garanzia, solitamente a pagamento. Si tratta di una sorta di assicurazione che mette l’acquirente al sicuro per altri anni, in genere 2 o 4, da possibili guasti o malfunzionamenti dell’apparecchio. Una volta scaduta la garanzia le riparazioni, di qualsiasi entità e dovute a qualunque motivo, sono sempre a carico dell’acquirente.

La garanzia di conformità non copre incidenti e danni che possono essere derivati dall’errato utilizzo, dall’incuria dell’acquirente o da incidenti che non possono in nessun modo essere imputati alla casa produttrice dell’elettrodomestico. Se ad esempio un forno o un frigorifero accusano un malfunzionamento nell’arco dei 2 anni sarà il produttore, tramite il venditore, a farsi carico delle riparazioni. Se invece un dispositivo si rompe in seguito a una caduta la riparazione sarà a carico dell’acquirente.

Elettrodomestici in garanzia: chi deve occuparsi della riparazione?

Ad applicare la garanzia deve essere il venditore. Quest’ultimo deve quindi prendere in carico l’elettrodomestico non funzionante o difettoso ed occuparsi delle riparazioni o della sostituzione. Se il venditore non fornisce questo servizio sarà sua cura indicare all’acquirente il centro di riparazione elettrodomestici più vicino dove fare effettuare, a spese del venditore, le dovute riparazioni. L’acquirente ha diritto a ricevere un elettrodomestico perfettamente funzionante, ma non può stabilire in che modo la garanzia deve essere applicata. Spetta al venditore e al suo centro assistenza quindi decidere se l’oggetto deve essere riparato o sostituito con un altro esemplare identico. Rimane il fatto che il venditore ha il preciso dovere di provvedere, in un modo o nell’altro, alla riparazione del dispositivo. In caso le riparazioni o la sostituzione siano impossibili, per qualsiasi motivo, l’acquirente ha comunque diritto di ricevere una somma in denaro corrispondente al valore dell’oggetto. In questo caso ovviamente il dispositivo non funzionante dovrà comunque essere consegnato all’assistenza clienti del venditore.

Cosa fare se il venditore non rispetta la garanzia?

Se per qualsiasi motivo il venditore dovesse rifiutarsi di ottemperare alla garanzia è possibile sporgere un reclamo, perché il rispetto della garanzia di conformità di 2 anni è un preciso obbligo di legge. Per farlo è possibile contattare l’AGCOM, ovvero l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, che cura i diritti dei consumatori. Obbligo dell’acquirente è segnalare tempestivamente il danno e richiedere le riparazioni. La segnalazione deve avvenire entro i 2 mesi dal manifestarsi del malfunzionamento o del difetto perché le riparazioni possano avvenire in garanzia. Il venditore ha l’obbligo di prendere in consegna il dispositivo difettoso e provvedere alla verifica che il danno dipenda da un vizio di conformità e quindi ricada sotto i termini della garanzia. Nei primi sei mesi dopo l’acquisto del prodotto questa verifica avverrà a spese del venditore, mentre in seguito questi potrà richiedere un rimborso spese, ma solo nel caso in cui il danno non sia coperto da garanzia. Danni non dipendenti dal venditore sono ad esempio quelli derivanti da un difetto dell’impianto elettrico di casa.

Una volta verificato che il malfunzionamento è coperto dalla garanzia il venditore ha l’obbligo di legge di provvedere alla riparazione o alla sostituzione dell’elettrodomestico in un tempo congruo, che però non è stato univocamente definito dalla legge. Per questo in caso di dubbio alcuni acquirenti preferiscono affrontare i costi di una riparazione, soprattutto quando la garanzia è ormai in scadenza, piuttosto che dover consegnare il dispositivo al venditore, che potrebbe trattenerlo per un periodo di tempo abbastanza lungo. Nel caso in cui un elettrodomestico sia stato consegnato ed installato dal venditore o da un suo incaricato anche l’installazione è coperta da garanzia. Qualsiasi danno o problema derivante da un errore durante l’installazione deve essere quindi sanato dal venditore a sue spese. Rimangono sempre esclusi dalla garanzia tutti i danni dovuti all’incuria o al cattivo utilizzo del dispositivo da parte dell’acquirente. Se ad esempio questi utilizza l’elettrodomestico per fini non previsti dal manuale tecnico o non segue le istruzioni o causa volontariamente dei danni non sarà dovere del venditore provvedere alle riparazioni.

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