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Elettrodomesti difettosi? Fai valere la garanzia

L'assistenza elettrodomestici è importantissima, soprattutto se la garanzia è ancora valida e quindi le riparazioni avvengono a titolo grauito

17-02-2018 (Ultimo aggiornamento 15-05-2024)

Giorgio Santacroce

Tecnico riparazioni elettroniche

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Quando si acquista un nuovo elettrodomestico o qualsiasi altro dispositivo, c’è sempre la possibilità che il prodotto presenti dei difetti o sia non funzionante. Se il malfunzionamento è evidente fin da subito, è possibile segnalarlo immediatamente al venditore, che provvederà a sostituire l’articolo. Se, invece, il difetto si manifesta successivamente, sarà necessario contattare il servizio di assistenza elettrodomestici per le riparazioni, che possono essere costose o persino richiedere la sostituzione del dispositivo. Fortunatamente, se il guasto si verifica entro i 2 anni dall’acquisto, è possibile attivare la garanzia. In questo caso, basta contattare il venditore per usufruire di riparazioni gratuite o, se necessario, della sostituzione completa dell’apparecchio.

Cos’è la garanzia di conformità di un elettrodomestico?

La garanzia di conformità è obbligatoria per legge e dura almeno 2 anni. Molti produttori di elettrodomestici offrono la possibilità di estendere questa garanzia, solitamente a pagamento. Si tratta di una sorta di assicurazione che mette l’acquirente al sicuro per altri anni, in genere 2 o 4, da possibili guasti o malfunzionamenti dell’apparecchio. Una volta scaduta la garanzia le riparazioni, di qualsiasi entità e dovute a qualunque motivo, sono sempre a carico dell’acquirente.

La garanzia di conformità non copre incidenti e danni che possono essere derivati dall’errato utilizzo, dall’incuria dell’acquirente o da incidenti che non possono in nessun modo essere imputati alla casa produttrice dell’elettrodomestico.

Se ad esempio un forno o un frigorifero accusano un malfunzionamento nell’arco dei 2 anni sarà il produttore, tramite il venditore, a farsi carico delle riparazioni. Se invece un dispositivo si rompe in seguito a una caduta la riparazione sarà a carico dell’acquirente.

Elettrodomestici in garanzia: chi deve occuparsi della riparazione?

Ad applicare la garanzia deve essere il venditore, quest’ultimo deve quindi prendere in carico l’elettrodomestico non funzionante o difettoso ed occuparsi delle riparazioni o della sostituzione. Se il venditore non fornisce questo servizio sarà sua cura indicare all’acquirente il centro di riparazione elettrodomestici più vicino dove fare effettuare, a spese del venditore, le dovute riparazioni.

L’acquirente ha diritto a ricevere un elettrodomestico perfettamente funzionante, ma non può stabilire in che modo la garanzia deve essere applicata, spetta infatti al venditore e al suo centro assistenza quindi decidere se l’oggetto deve essere riparato o sostituito con un altro esemplare identico. Rimane il fatto che il venditore ha il preciso dovere di provvedere, in un modo o nell’altro, alla riparazione del dispositivo.

In caso le riparazioni o la sostituzione siano impossibili, per qualsiasi motivo, l’acquirente ha comunque diritto di ricevere una somma in denaro corrispondente al valore dell’oggetto. In questo caso ovviamente il dispositivo non funzionante dovrà comunque essere consegnato all’assistenza clienti del venditore.

Cosa fare se il venditore non rispetta la garanzia?

Se il venditore si rifiutasse di rispettare la garanzia, è possibile sporgere un reclamo, dato che il rispetto della garanzia di conformità biennale è un obbligo di legge. In tal caso, è consigliabile contattare l’AGCOM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato), l’ente che tutela i diritti dei consumatori. È fondamentale che l’acquirente segnali tempestivamente il danno e richieda le riparazioni entro due mesi dalla manifestazione del malfunzionamento o del difetto per assicurare l’intervento in garanzia. Il venditore è tenuto a verificare che il difetto rientri nella garanzia di conformità e, nei primi sei mesi dall’acquisto, tutte le spese di verifica sono a suo carico. Successivamente, può richiedere un rimborso solo se il danno non è coperto dalla garanzia. Danni causati da fattori esterni, come difetti dell’impianto elettrico domestico, non sono responsabilità del venditore.

Dopo aver confermato che il guasto è coperto dalla garanzia, il venditore è obbligato per legge a riparare o sostituire l’elettrodomestico entro un periodo ragionevole, non specificato dalla legge. Di fronte all’incertezza, alcuni consumatori potrebbero decidere di coprire direttamente i costi di riparazione, specialmente con garanzie in scadenza, per evitare ritardi prolungati nella restituzione del dispositivo. Se un elettrodomestico è stato installato dal venditore o da un suo delegato, anche l’installazione è garantita.

Qualsiasi problema causato da errori di installazione deve essere corretto dal venditore a proprie spese. Sono esclusi dalla garanzia i danni derivanti dall’uso improprio o dall’incuria dell’acquirente. Ad esempio, danni causati dall’uso dell’apparecchio per scopi non previsti dal manuale o dalla mancata osservanza delle istruzioni, non obbligano il venditore a effettuare riparazioni.

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