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A chi spetta la riparazione della caldaia?

Quando si rompe la caldaia è una bella scocciatura. Ma chi paga? Scopri in questo articolo a chi spetta pagare la riparazione della caldaia

18-11-2021
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manutenzione caldaia

Le spese per il riscaldamento sono una delle voci che pesano maggiormente sul bilancio di una famiglia: oltre al consumo energetico in sé, infatti, bisogna calcolare anche le spese di manutenzione degli impianti e la revisione annuale della caldaia. In entrambi i casi, si tratta di operazioni fondamentali, che vanno eseguite regolarmente e che non dovrebbero essere mai trascurate: dei controlli periodici assicurano il corretto funzionamento di tutto il sistema di riscaldamento, garantendone una maggiore efficienza.

Ma cosa fare se la caldaia presenta guasti e malfunzionamenti? In particolare, se si abita in un appartamento in affitto, chi paga per la riparazione della caldaia, l’inquilino o il proprietario? Si tratta di quesiti piuttosto comuni, che spesso possono dare luogo a divergenze tra affittuario e padrone di casa. Con PG Casa, scopri cosa fare se il riscaldamento non funziona, e a chi spettano le spese per la riparazione della caldaia.

Manutenzione della caldaia: cos’è e quando effettuarla

La revisione degli impianti di riscaldamento è un’operazione obbligatoria, regolamentata da specifiche norme di legge. Tuttavia non di rado, capita che le spese per la manutenzione siano causa di contrasti tra gli inquilini e il padrone di casa. Per fare chiarezza sulla questione, è innanzitutto opportuno definire cosa si intende per manutenzione e revisione:

  • La manutenzione ordinaria della caldaia riguarda principalmente le operazioni di pulizia, il controllo del funzionamento di tutte le componenti (come ad esempio il bruciatore o lo scambiatore di calore), e la verifica del corretto sistema di scarico dei fumi;
  • La revisione dell’efficienza energetica, invece, riguarda il controllo dei fumi, al fine di valutare l’impatto delle emissioni sull’ambiente. Il controllo dei fumi prevede tempistiche diverse a seconda del tipo di impianto, e va effettuato in media ogni 1 – 2 anni in base a quanto riportato sul libretto. Se i fumi di scarico sono conformi ai valori stabiliti dalle norme di legge, viene rilasciato il cosiddetto bollino blu;

Dei controlli regolari, effettuati da tecnici specializzati, consentono di mantenere i sistemi di riscaldamento in buone condizioni: solo un impianto perfettamente funzionante è in grado di creare un ambiente caldo e accogliente e garantire un adeguato confort abitativo per tutta la famiglia. In più, un impianto che funziona a pieno regime, non solo si traduce in un minore spreco con conseguente risparmio dei costi in bolletta, ma permette anche di ridurre notevolmente l’inquinamento ambientale.

Mantenendo la caldaia sempre in buoni condizioni, inoltre, se ne garantisce la durata nel corso del tempo, evitando sgradevoli inconvenienti ed eventuali spese per le riparazioni straordinarie o sostituzioni. Un altro fattore da non sottovalutare è la prevenzione degli incidenti domestici, come il congelamento delle tubature della caldaia o l’ostruzione della canna fumaria.

A chi spetta pagare la riparazione della caldaia

Una volta stabilito ciò, va tenuto presente che tutti i costi inerenti all’utilizzo quotidiano della caldaia spettano all’affittuario, così come le spese per la manutenzione ordinaria, i piccoli interventi di riparazione dovuti al normale logorio, e la revisione periodica dei fumi. Allo stesso modo, spettano all’inquilino anche le spese relative al consumo energetico, il pagamento della tassa ALS per la verifica degli impianti, e le operazioni di accensione e spegnimento stagionali. Anche il pagamento degli operai che prestano servizi di riparazione e revisione degli impianti di riscaldamento, spetta all’affittuario.

Il proprietario di casa, invece, ha l’onere di sostituire la caldaia qualora si verifichino guasti dovuti all’età degli impianti o a causa di eventi fortuiti, come un corto circuito o eventi metereologici. Al locatore spettano anche le spese per l’installazione, il rifacimento e la manutenzione straordinaria degli impianti per la produzione di acqua calda e condizionamento. In caso di malfunzionamenti di questi ultimi, spetta al padrone di casa pagare per la sostituzione della caldaia o delle singole parti, a meno che questi non siano riconducibili a comportamenti negligenti da parte dell’inquilino.

Un caso a parte, è rappresentato dalle caldaie condominiali, condivise da tutti gli inquilini di un palazzo. In tal caso, le spese per la manutenzione degli impianti e delle tubature comuni, vanno ripartite tra tutti i condomini in base ai rispettivi millesimi.

Cosa fare se il proprietario di casa non ripara la caldaia

Se si verificano danni agli impianti di riscaldamento oppure la caldaia non funziona bene, l’affittuario ha il compito di avvertire tempestivamente il padrone di casa. Qualora quest’ultimo non provveda alle riparazioni di sua competenza, l’inquilino può procedere autonomamente all’avvio dei lavori, richiedendo poi il risarcimento delle spese: per questo tipo di interventi, infatti, non è necessaria la preventiva autorizzazione del proprietario.

Tuttavia è bene tener presente, che da un punto di vista legale non è possibile compensare le spese per la manutenzione della caldaia scalandole dal canone di affitto mensile, in quanto si tratterebbe di due diversi tipi di prestazioni indipendenti tra loro.

Domande frequenti:

  • Cosa rientra nella manutenzione ordinaria della caldaia?

    Oltre ai controlli periodici e le operazioni di pulizia, per manutenzione ordinaria si intendono tutti quegli interventi resi necessari dall’usura quotidiana della caldaia.

  • Chi paga il tecnico della caldaia in affitto?

    Nella maggior parte dei casi, le spese relative alla manutenzione degli impianti di riscaldamento sono a carico degli inquilini.

  • Chi ripara le caldaie?

    Esistono operai e ditte specializzate nell’installazione, riparazione e sostituzione delle caldaie o degli impianti di riscaldamento; inoltre spesso è possibile rivolgersi a idraulici, elettricisti o operai edili abilitati.

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