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Agevolazioni alternative al Superbonus 2024 per ristrutturare casa

Vuoi ristrutturare casa ma al contempo risparmiare? Scopri tutte le agevolazioni alternative al Superbonus per abbattere i costi fino all'85%!

25-10-2023
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Alessia Mancini

Content manager e blogger

Content manager e blogger, narratrice digitale appassionata di condividere idee e storie che ispirano e informano. Specializzata in interior design e tendenze del settore arredo, è affascinata da tutto ciò che riguarda il mondo della casa.
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Se hai in mente un progetto di ristrutturazione ma i tagli del Superbonus hanno reso tutto più complicato, non temere: per tutto il 2024 puoi contare su molte agevolazioni alternative per rinnovare la tua casa. Dal Bonus ristrutturazione all’Ecobonus, fino al Bonus barriere architettoniche, approfondiamo tutti gli incentivi per risparmiare sui lavori in casa fino all’85%!

Bonus ristrutturazione

Il Bonus ristrutturazione resta tra le agevolazioni più richieste da chi deve ristrutturare la propria abitazione, grazie alla possibilità di poter portare in detrazione il 50% delle spese sostenute. L’incentivo è stato prorogato anche per il 2024, come previsto dalla Legge di Bilancio 2023, mantenendo invariati i criteri di applicazione.

Fino al 31 dicembre del prossimo anno, i contribuenti avranno la possibilità di detrarre fiscalmente le spese relative a lavori di riqualificazione edilizia, manutenzione straordinaria e ordinaria (applicabile anche ai condomini). Il limite massimo di spesa ammissibile è fissato a 96mila euro per ciascuna unità immobiliare coinvolta.

Inoltre, è importante evidenziare che il Bonus ristrutturazione è applicabile anche ai lavori in economia, ossia agli interventi eseguiti direttamente dal proprietario. Questa flessibilità offre la possibilità di gestire i lavori in modo autonomo, pur usufruendo dell’agevolazione fiscale.

Ecobonus dal 50% all’85%

L’Ecobonus rappresenta uno strumento fondamentale per promuovere la sostenibilità edilizia e ridurre l’impatto ambientale delle costruzioni. Le detrazioni fiscali associate a questo incentivo variano in base al tipo di intervento, offrendo una gamma di opportunità che spaziano dal 50% all’85%.

Nella maggior parte dei casi, l’Ecobonus garantisce una detrazione del 65% sulle spese sostenute per lavori di efficientamento energetico e miglioramento dell’efficienza degli edifici. Tuttavia, per alcune specifiche tipologie di interventi, come la sostituzione degli infissi, la percentuale di detrazione scende al 50%. È essenziale tenere presente che queste percentuali aumentano notevolmente quando si tratta di lavori condotti su edifici condominiali.

Per gli interventi effettuati sulle parti comuni degli edifici condominiali o che coinvolgono tutte le unità immobiliari all’interno di un condominio, le agevolazioni possono equipararsi al Sismabonus. Inoltre, se si raggiungono determinati indicatori di prestazione energetica, è possibile ottenere detrazioni più elevate, pari al 70% o addirittura al 75%.

Un aspetto particolarmente interessante riguarda gli interventi che combinano il miglioramento energetico con la riduzione del rischio sismico per gli immobili situati nelle zone sismiche 1, 2 e 3. Nel caso in cui tali interventi conducano al passaggio a una classe di rischio inferiore, la detrazione può raggiungere l’80%. Se invece si verifica il passaggio a due classi di rischio inferiori, la detrazione massima può addirittura toccare l’85%.

Sismabonus dal 50% all’85%

Il Sismabonus, dedicato ai lavori di ristrutturazione completa finalizzati a migliorare la sicurezza antisismica degli edifici, sta attirando notevole attenzione per le opportunità che offre. Questo incentivo, valido fino al 31 dicembre 2024, prevede una detrazione fiscale del 50% sulle spese sostenute per tali interventi. calcolata su un importo massimo di 96mila  euro per ciascuna unità immobiliare.

Ma qui sta il vero vantaggio: la percentuale di detrazione può aumentare in modo significativo. Se i lavori eseguiti portano a una riduzione del rischio sismico di una classe, la detrazione sale al 70%. Se invece si raggiunge una riduzione di due classi, la percentuale di detrazione raggiunge l’80%.

Ma c’è di più. Quando i lavori coinvolgono parti comuni di edifici condominiali, le opportunità di detrazione si ampliano ulteriormente. In questo caso, la percentuale può addirittura raggiungere l’80% o l’85%. Questo significa che, considerando queste variabili, è possibile ottenere percentuali di detrazione che si avvicinano a quelle previste dal Superbonus nel 2023.

Bonus barriere architettoniche 75%

Il Bonus barriere architettoniche, attualmente in vigore fino al 31 dicembre 2025, è un’importante iniziativa per promuovere la rimozione degli ostacoli architettonici, con l’obiettivo di rendere gli spazi abitativi più accessibili e inclusivi, sia all’interno di condomini che in immobili indipendenti.

Ma quali tipi di interventi rientrano in questo incentivo? Le spese coperte spaziano dalla installazione di ascensori alla sostituzione di scalinate con rampe di accesso, fino al rinnovo dei bagni e la sostituzione delle finestre, a patto che siano rispettati i requisiti specifici previsti.

Per usufruire di questa agevolazione, è possibile optare per la cessione del credito, consentendo così di monetizzare il vantaggio fiscale, oppure è possibile richiedere uno sconto diretto in fattura, riducendo immediatamente il costo complessivo dei lavori.

Bonus verde 36%

Se desideri invece rinnovare delle aree verdi, che siano private o condominiali, puoi usufruire del Bonus verde sotto forma di detrazione IRPEF del 36%. Per beneficiare di questa detrazione, è necessario essere proprietari o detentori, in base a un titolo idoneo, dell’immobile su cui vengono effettuati gli interventi e aver sostenuto le relative spese.

Questo incentivo, che rimarrà attivo fino al 31 dicembre 2024, si applica a una vasta gamma di interventi, tra cui la sistemazione a verde di aree scoperte di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze e recinzioni. È possibile usufruire della detrazione anche per la realizzazione di impianti di irrigazione, la creazione di pozzi, nonché la realizzazione di coperture a verde e giardini pensili. Inoltre, è importante sottolineare che le spese di progettazione e manutenzione legate all’esecuzione di questi lavori sono anch’esse agevolabili.

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