Bonus barriere architettoniche 2025: come funziona, le ultime notizie
Favorire l'accessibilità della casa puoi migliorare il comfort di tutta la famiglia: scopri come richiedere il Bonus barriere architettoniche nel 2025
Alessia Mancini
Content manager e blogger
- Bonus barriere architettoniche 2025: aliquote e funzionamento
- Bonus barriere architettoniche 2025: limiti di spesa
- Bonus barriere architettoniche 2025: gli interventi coperti
- Come richiedere il Bonus barriere architettoniche 2025
Vuoi rendere la tua casa o il tuo condominio più accessibile?
Anche nel 2025 puoi richiedere il Bonus barriere architettoniche, l’agevolazione introdotta con la Legge di Bilancio 2022 (n. 234/2021), dedicata ai contribuenti che effettuano interventi per il superamento o l’eliminazione delle barriere architettoniche, favorendo la mobilità orizzontale e migliorando la qualità della vita di chi ha difficoltà di deambulazione.
Ma come funziona? Chi può beneficiarne? Quali sono le spese coperte e come fare domanda? In questa guida troverai tutte le risposte, insieme agli aggiornamenti più recenti sulle normative, per sfruttare al meglio questa misura e realizzare un ambiente davvero inclusivo e accogliente.
Bonus barriere architettoniche 2025: aliquote e funzionamento
La Legge di Bilancio 2025 conferma la proroga del bonus fino al 31 dicembre 2025, mantenendo invariata l’aliquota del 75%. È previsto un tetto massimo delle detrazioni fissato a 75.000 euro, con interventi agevolabili su edifici esistenti, senza ulteriori restrizioni specifiche.
I beneficiari del bonus includono persone fisiche, condomini e imprese. Per quanto riguarda i condomini, il provvedimento introduce alcune interessanti facilitazioni: infatti, dal prossimo anno, la delibera condominiale può essere approvata con una maggioranza che rappresenti almeno un terzo del valore millesimale dell’edificio. Questa soglia più bassa agevola l’approvazione degli interventi rispetto alle procedure tradizionali. Tra le novità, spicca il fatto che il bonus risulta applicabile anche ad edifici non prevalentemente residenziali.
Bonus barriere architettoniche 2025: limiti di spesa
I limiti di spesa previsti dal Bonus barriere architettoniche variano a seconda della tipologia di immobile.
- Per gli edifici unifamiliari o unità immobiliari indipendenti, il tetto massimo è fissato a 50.000 euro.
- Nel caso di unità plurifamiliari da due a otto abitazioni, il limite di spesa è calcolato moltiplicando 40.000 euro per il numero di unità.
- Per edifici condominiali con più di otto unità, il limite scende a 30.000 euro per ciascuna unità immobiliare.
Aspetto interessante per i condomini è la possibilità per ciascun proprietario di calcolare la detrazione fiscale proporzionalmente ai millesimi di proprietà o secondo i criteri stabiliti dal Codice Civile. Questa modalità può consentire di ottenere importi potenzialmente superiori rispetto alla detrazione per una singola unità immobiliare.
La Legge di Bilancio 2025 dovrebbe poi una novità importante, ancora al vaglio, ovvero un meccanismo di personalizzazione delle detrazioni basato sul reddito. Per i contribuenti con reddito complessivo superiore a 75.000 euro, l’ammontare delle detrazioni verrà modulato considerando il numero di figli e la presenza di figli con disabilità.
Bonus barriere architettoniche 2025: gli interventi coperti
A partire dal 1° gennaio 2024, sono state escluse dalle agevolazioni le spese relative a diversi elementi ritenuti non essenziali per l’abbattimento delle barriere architettoniche. In particolare, non sono più coperti dal bonus gli interventi riguardanti infissi, pavimenti, servizi igienici e automazione degli impianti.
Il bonus si concentra ora specificamente sugli interventi definiti dall’articolo 119-ter del Decreto Legge 34/2020, come modificato dal recente decreto, ovvero unicamente sugli interventi mirati al superamento e all’eliminazione delle barriere architettoniche, tra cui:
- Scale
- Rampe
- Ascensori
- Montascale
- Piattaforme elevatrici
Qualsiasi intervento deve essere finalizzato a migliorare l’accessibilità e la mobilità all’interno degli edifici, con particolare attenzione alle esigenze di persone con disabilità motoria.
Come richiedere il Bonus barriere architettoniche 2025
Per ottenere Bonus barriere architettoniche nel 2025, non essendo più disponibile lo sconto in fattura, è necessario portare le spese in detrazione tramite Dichiarazione dei Redditi e conservare una serie di documenti.
Il Decreto Legge 212/2023 stabilisce l’obbligo di ottenere un attestato da un tecnico abilitato. Tale documento deve certificare il rispetto dei requisiti previsti dal Decreto Ministeriale 236/1989, affinché gli interventi soddisfino gli standard normativi per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Anche in questo caso, i pagamenti dovranno essere effettuati esclusivamente tramite bonifico parlante, uno strumento che consente un controllo accurato delle spese relative all’agevolazione.
Tra i documenti obbligatori rientrano anche le fatture e ricevute fiscali degli interventi; un’autocertificazione che attesti che le spese non superino il limite massimo consentito e una dichiarazione dell’amministratore condominiale che certifichi l’adempimento degli obblighi di legge, l’entità della somma corrisposta dal singolo condomino e la misura della detrazione spettante.
Per i condomini minimi sono richiesti ulteriori documenti, come il codice fiscale del condominio, documentazione alternativa in assenza dell’amministratore, un’autocertificazione contenente la natura dei lavori e i dati catastali delle unità immobiliari, nonché la documentazione che comprovi il rispetto dei requisiti del D.M. 236/1989.
Il Bonus barriere architettoniche 2025 rappresenta un’occasione unica per migliorare il comfort e la vivibilità della tua abitazione, rendendola accessibile a tutti. Effettuare lavori di adeguamento non significa solo eliminare ostacoli fisici, ma anche aumentare il valore della tua proprietà e contribuire ad un futuro più inclusivo.
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