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Bonus casa 2024, come compilare la Dichiarazione dei Redditi, dall'Ecobonus al Bonus Ristrutturazione e Superbonus

Si avvicina la compilazione del 730 per l'anno 2024: scopriamo come riportare correttamente le spese dei Bonus Casa per ottenere le detrazioni

22-03-2024
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Alessia Mancini

Content manager e blogger

Content manager e blogger, narratrice digitale appassionata di condividere idee e storie che ispirano e informano. Specializzata in interior design e tendenze del settore arredo, è affascinata da tutto ciò che riguarda il mondo della casa.
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Con l’arrivo del nuovo anno fiscale, molti contribuenti si trovano ad affrontare la complessità delle detrazioni fiscali legate ai lavori di ristrutturazione e all’efficientamento energetico delle abitazioni, specie chi ha usufruito dell’Ecobonus, del Bonus ristrutturazione o del Superbonus. Vediamo qual è il quadro di riferimento per chi deve detrarre i Bonus Casa nella Dichiarazione dei Redditi e come riportare correttamente le diverse spese entro i termini stabiliti.

Bonus casa 2024: entro quando presentare la Dichiarazione dei Redditi?

A partire dal 30 aprile 2024, si aprirà la possibilità di accedere al modello 730/2024 per la dichiarazione dei redditi e delle spese relative all’anno fiscale 2023. Tale dichiarazione, disponibile nelle versioni precompilata, semplificata o ordinaria, dovrà essere compilata e trasmessa entro il termine ultimo del 30 settembre 2024.

L’Agenzia delle Entrate fornisce istruzioni dettagliate sui requisiti da soddisfare per ottenere la detrazione fiscale per la ristrutturazione. Vediamole nel dettaglio.

Bonus casa 2024: dove indicare le detrazioni

Prima di compilare la Dichiarazione dei Redditi, è importante avere a disposizione le informazioni di base, quali i dati catastali dell’immobile, i dettagli del committente, l’ubicazione dei lavori, la natura dell’intervento, i dati identificativi dell’impresa e la data di inizio dell’intervento comunicata all’azienda sanitaria locale, se richiesta dal decreto legislativo sulla sicurezza. È inoltre essenziale segnalare tutti gli interventi relativi al risparmio energetico all’ENEA, al fine di beneficiare della detrazione fiscale per gli interventi di efficientamento energetico.

È essenziale disporre di documentazione comprovante i pagamenti eseguiti tramite bonifico bancario che riporti in modo chiaro la causale del versamento e faccia riferimento alla normativa fiscale pertinente (come l’articolo 16-bis del Dpr 917/1986). Inoltre, è necessario che il bonifico contenga il Codice Fiscale del beneficiario e il Codice Fiscale o la Partita IVA del contribuente.

Per accedere ai bonus fiscali, è necessario inserire le spese detraibili relative alla casa nel quadro E del modello della Dichiarazione dei Redditi. La percentuale di detrazione a cui si ha diritto varia in base alla categoria di spesa, ad il 50% per le spese di ristrutturazione edilizia, il 50% o il 65% nel caso dell’Ecobonus e così via. Nel caso in cui le detrazioni superino l’imposta dovuta, ovvero in presenza di incapienza, la porzione delle detrazioni che eccede l’imposta non è soggetta a rimborso.

Detrazioni Bonus Casa: come inserirle nel quadro E

Per richiedere la detrazione delle spese per i Bonus Casa nel modello 730, è necessario compilare il quadro E del modello della Dichiarazione dei Redditi, suddividendo le spese sostenute in quattro sezioni in base all’intervento effettuato:

  • Nella Sezione III A (righi da E41 a E43), vanno indicate le spese relative agli interventi di recupero del patrimonio edilizio, come il Bonus Ristrutturazione, Sismabonus, Superbonus e Bonus Verde. È previsto un rigo distinto per ogni anno e per ogni immobile.
  • Nella Sezione III B (righi da E51 a E53), vanno inseriti i dati catastali e altre informazioni relative agli immobili per i quali si richiede la detrazione, limitatamente alle spese sostenute nel 2023.
  • Nella Sezione III C (righi da E56 a E59), si devono indicare i dati relativi alla spesa per l’acquisto di mobili destinati all’arredamento dell’abitazione principale (il cosiddetto Bonus Mobili ed Elettrodomestici) e l’IVA per l’acquisto di immobili in classe energetica A o B.
  • Infine, nella Sezione IV (righi da E61 a E62), vanno inserite le spese sostenute per gli interventi di efficientamento energetico che possono beneficiare dell’Ecobonus.

Quando mandare i dati dall’ENEA?

Per i lavori di ristrutturazione che comportano interventi di risparmio energetico e l’utilizzo di fonti rinnovabili, è obbligatorio inviare all’Enea le informazioni dettagliate sui lavori effettuati, seguendo le stesse procedure già previste per la riqualificazione energetica degli edifici. Un esempio di intervento agevolabile è l’installazione di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica, poiché si basa sull’utilizzo della fonte solare e quindi su fonti rinnovabili di energia.

Per poter beneficiare dell’Ecobonus, è necessario inviare, entro 90 giorni dalla conclusione dei lavori, all’Enea, tramite modalità telematiche, la scheda informativa degli interventi effettuati e i dati contenuti nell’Attestato di Prestazione Energetica (APE). Il termine di 90 giorni per la trasmissione dei dati riguarda gli interventi conclusi tra l’1 e il 31 gennaio 2024, contando dalla data di messa online del sito, cioè il 26 gennaio 2024.

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