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Bonus Ristrutturazione 2024: come funziona, requisiti, scadenze, risparmio

Il Bonus Ristrutturazione 2024 è l'opportunità per ristrutturare casa ed è stato prorogato fino al 31 dicembre 2024 Ecco quali sono i requisiti, le caratteristiche e le novità

14-09-2022 (Ultimo aggiornamento 15-12-2023)
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Content Manager, specializzata in strategia e produzione di contenuti editoriali. Dopo la laurea in letterature straniere e la specializzazione in editoria, si concentra sulla scrittura per il web. Da oltre tre anni si occupa del settore edilizio e immobiliare, con particolare riferimento a incentiv...
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Il Bonus Ristrutturazione 2024 è tra le principali agevolazioni inserite nella Legge di Bilancio. La detrazione nasce anche per permettere ai contribuenti di risparmiare su varie tipologie di intervento, in particolare quelle che riguardano la manutenzione degli immobili. Questo bonus, per esempio, consente di realizzare un secondo bagno oppure rifare una camera o il terrazzo, ed è valido per lavori eseguiti dal giugno 2012 al dicembre 2024.

In particolare, il Bonus 50 per la Ristrutturazione del 2024 prevede un incentivo economico per chi svolge lavori edilizi nella propria abitazione; nello specifico, prevede una detrazione del 50% della spesa sull’IRPEF (fino a un massimo di 96mila euro) per interventi di tipo edilizio.

L’agevolazione è tra le più popolari e sfruttate dagli italiani e proprio per questo motivo è stata prorogata senza modifiche per tutto l’anno. Vediamo quali sono le caratteristiche, i requisiti, tetto di spesa e altri dettagli.

Bonus Ristrutturazione 2024: requisiti

bonus ristrutturazione 2023

Shutterstock

L’Agenzia delle Entrate ha dato tutte le informazioni necessarie per controllare i requisiti per l’accesso al Bonus Ristrutturazione. I beneficiari di questo bonus sono:

  • proprietario dell’abitazione (o nudo proprietario)
  • affittuario o comodatario
  • socio di cooperative divise e indivise;
  • imprenditore individuale nel caso di immobili che non rientrano tra i beni strumentari o merce.

Anche un familiare convivente o componente di un’unione civile del proprietario dell’immobile può beneficiare del bonus, oltre a un coniuge separato a cui è stato assegnato l’immobile di cui l’altro coniuge è intestato, e un convivente more uxorio per le spese sostenute dal 1° gennaio 2016. In questi casi però è fondamentale che la fattura sia emessa a nome di chi commissiona i lavori, facente parte di queste categorie.

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Bonus Ristrutturazione 2024: interventi ammessi

bonus ristrutturazioneLe categorie degli interventi ammessi al Bonus Ristrutturazione sono tre:

Nello specifico, si possono effettuare lavori per installare videocamere e sistemi di sicurezza, rifare il tetto, abbattere muri interni in modo da ampliare le stanze. Inoltre, è possibile accorpare tra loro due o più locali situati nell’abitazione, rifare gli impianti, da quello antincendio, a quello di condizionamento, fino all’impianto elettrico. Con l’agevolazione si possono anche realizzare schermature solari, piscina, scale e altri lavori. Insomma, le opportunità sono tante. La detrazione viene utilizzata soprattutto quando non si hanno tutti i requisiti per raggiungere il Superbonus, ovvero nel caso in cui i lavori non consentono il salto di due classi energetiche.

Non bisogna confondere il Bonus Ristrutturazione con il Bonus Barriere Architettoniche che, invece, permette di eliminare ostacoli e impedimenti a disabili o chi ha problemi di mobilità riuscendo a risparmiare il 75% della spesa totale.

Oltre alle opere murarie, è possibile detrarre anche l’acquisto dei materiali e altre prestazioni professionali, come il sopralluogo o le perizie, nonché le relazioni di conformità e le documentazioni richieste per la prosecuzione della procedura. Il Bonus Ristrutturazione Bagno 2023 invece prevede una detrazione fiscale del 50% sulle spese per il rifacimento o la ristrutturazione del bagno, sempre fino a un massimo di 96mila euro.

Bonus Ristrutturazione 2024: cessione del Credito

La cessione del credito per il Bonus Ristrutturazione è stata prevista dal decreto Rilancio, poi diventato legge il 17 luglio 2022. La proroga è in attesa di essere confermata, infatti, il soggetto che deve sostenere le spese dei lavori può avvalersi della cessione del credito nei confronti di un secondo soggetto a un terzo, che sia una banca o un istituto di intermediazione finanziaria, con queste modalità:

  • nessuna cessione: chi ordina i lavori paga di tasca sua e recupera la detrazione tramite l’Agenzia delle Entrate in un tempo che va dai 5 ai 10 anni successivi;
  • cessione diretta: chi ordina i lavori cede la detrazione all’ente terzo e ottiene subito liquidità (pagando la gestione con una percentuale)
  • cessione indiretta: chi ordina i lavori ottiene uno sconto in fattura pari all’ammontare della detrazione, e il fornitore cede il credito all’ente terzo.

Bonus Ristrutturazione 2024: scadenza e importi

Il Bonus Ristrutturazione si può richiedere fino al 31 dicembre 2024 e consente di avere una detrazione del 50% su un massimo di 96 mila euro di spesa. L’agevolazione si può ottenere in tre modi: detrazione fiscale da richiedere al momento della compilazione della dichiarazione dei redditi, cessione del credito oppure sconto in fattura. La detrazione fiscale consente di avere il rimborso dell’importo dovuto in 10 anni.

Per esempio, se si è effettuata una spesa di 20 mila euro, si ha diritto a una detrazione di 10 mila euro, che verranno rimborsati con 1000 euro all’anno. Lo sconto in fattura invece viene effettuato direttamente dall’impresa che esegue i lavori. Quindi, il contribuente dovrà versare il 50% della spesa totale, mentre la metà restante sarà anticipata dall’impresa. Per quanto riguarda la cessione del credito, questa potrà essere trasferito a un terzo soggetto, incluso un istituto di credito finanziario.

Bonus Ristrutturazione 2024: documenti

Dal 12 novembre 2021 occorre presentare il visto di conformità e l’attestazione di congruità delle spese. Visto di conformità e asseverazione non sono richiesti, però, per i lavori di edilizia libera. Inoltre, non è necessaria l’autorizzazione del Comune. Infine, per avere il bonus occorre effettuare il pagamento col bonifico parlante, che ha specifiche caratteristiche. Infatti, deve riportare la causale del versamento, il codice fiscale del contribuente beneficiario, il codice fiscale o la Partita Iva del professionista o della ditta che esegue i lavori, ma anche data, numero e importo della fattura.

Queste sono le caratteristiche del Bonus Ristrutturazione 2024. Chi desidera informarsi sulle tariffe della propria zona, grazie a Pagine Gialle Casa può entrare in contatto con imprese vicine e chiedere subito un preventivo personalizzato online.

Domande frequenti:

  • Quali lavori rientrano nel Bonus Ristrutturazione 2024?

    Nel Bonus Ristrutturazione 2024 entrano i lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia eseguiti sugli edifici residenziali.

  • Cosa si può scaricare con il Bonus Ristrutturazione 2024?

    Il committente può detrarre dall'Irpef il 50% delle spese per ristrutturare la propria abitazione o le parti comuni degli edifici residenziali, fino a una cifra massima di 96mila euro per immobile.

  • Fino a quando è valido il Bonus Ristrutturazione?

    Il Bonus Ristrutturazione è valido per le spese di ristrutturazione e manutenzione straordinaria e ordinaria eseguite dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2024.

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