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Modello 730 anno 2023: tutte le detrazioni per il mondo della casa

Finalmente è possibile accedere al 730 precompilato per l'anno 2023. Ci sono tante spese sulla casa da detrarre e risparmiare: ecco quali sono, inclusi i bonus

13-06-2022 (Ultimo aggiornamento 02-05-2023)
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La dichiarazione dei redditi è un momento cruciale dell’anno per tutti i contribuenti italiani, che devono fare i conti con le tasse e le deduzioni fiscali. In particolare, per chi possiede una casa, ci sono numerose detrazioni fiscali disponibili che possono portare a un significativo risparmio sulle tasse.

Tuttavia, navigare tra le varie voci di spesa e capire quali sono le detrazioni a cui si ha diritto può essere un compito complicato. In questo articolo, esploreremo le principali detrazioni per il mondo della casa, dalla ristrutturazione all’acquisto di mobili e elettrodomestici, per aiutarti a capire come risparmiare sulle spese sostenute nel 2022.

Modello 730/2023 precompilato: quando sarà disponibile?

Il Provvedimento emanato dall’Agenzia delle Entrate il 18 Aprile ha fissato il calendario di accesso e invio del 730 precompilato per il 2023, insieme alle regole per i contribuenti interessati.

Dalle prime ore del pomeriggio del 2 maggio, i contribuenti possono visionare le dichiarazioni già predisposte dall’Agenzia delle Entrate, mentre dall’11 maggio hanno la facoltà di approvare, modificare e inviare il 730 e il modello Redditi. Inoltre, il contribuente ha la possibilità di delegare un familiare o una persona di fiducia per accedere ai servizi online dell’Agenzia e gestire e presentare il proprio 730 precompilato.

Modello 730 anno 2023: detrazione Superbonus, compilazione

Per chi decide di non usufruire della cessione del credito o dello sconto in fattura, esiste la possibilità di inserire le spese relative al Superbonus 110 nella dichiarazione dei redditi del 2023 e ottenere una detrazione diretta.

È fondamentale prestare attenzione alla documentazione necessaria per ottenere l’accesso al Superbonus, che deve essere inviata correttamente all’Agenzia delle Entrate e conservata per diversi anni per eventuali controlli ulteriori. Anche nel caso di interventi come la sostituzione di infissi e caldaie, è importante tenere traccia delle spese sostenute nel 2022 e documentarle attraverso i bonifici effettuati tramite banca o Poste Italiane, anche nell’eventualità in cui si utilizzi il modello precompilato.

Per l’accesso al Superbonus è importante presentare il visto di conformità e la Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata (CILA), che autorizza l’inizio lavori. In sua assenza o nel caso di documentazione inadeguata, l’accesso al Superbonus sarebbe compromesso e il fisco potrebbe attuare controlli finalizzati a verificare la reale corrispondenza dei documenti presentati con la situazione effettiva.

La detrazione viene divisa in 10 rate annuali per gli interventi eseguiti, rispettando i limiti di capienza fiscale. Le spese sostenute per il Superbonus devono essere inserite nel Quadro E del modello 730, in particolare nei righi E61 ed E62, che riguardano gli oneri e le spese sostenute per i lavori eseguiti.

Per il 2023 l’aliquota del Superbonus resta in vigore al 90%, a patto che siano rispettati i requisiti specificati in precedenza. Tuttavia, a partire dal 2024, il Superbonus non sarà più applicabile agli edifici unifamiliari, e quindi non sarà più possibile usufruire di questo bonus edilizio.

Ricordiamo che dal 2 maggio 2023 è possibile detrarre il Superbonus spalmato in 10 anni, come voluto dal Governo Meloni. Basterà accedere alla piattaforma dell’Agenzia delle Entrate, fare il login nella propria area personale ed entrare nella sezione “Piattaforma cessione crediti”.

Detrazioni per ristrutturazione: come inserirle nel quadro E

Per ottenere la detrazione delle spese per la casa nel modello 730, è necessario fare riferimento al quadro E del modello della dichiarazione dei redditi. In particolare, dobbiamo inserire le spese sostenute in quattro sezioni, a seconda dell’intervento effettuato:

  • nella Sezione III A (righi da E41 a E43) si indicano le spese relative agli interventi di recupero del patrimonio edilizio come il Sismabonus e Bonus Facciate, con un rigo diverso per ogni anno e per ogni immobile.
  • Nella Sezione III B (righi da E51 a E53), invece, si inseriscono i dati catastali e gli altri dati relativi agli immobili per cui si richiede la detrazione, per quanto riguarda le spese sostenute nel 2022. I dati relativi a spese sostenute negli anni precedenti non devono essere riportati, se già acquisiti.
  • Nella Sezione III C (righi da E56 a E59), si inseriscono i dati relativi alla spesa per l’acquisto di mobili per l’arredo dell’abitazione principale (il cosiddetto Bonus Mobili ed Elettrodomestici) e IVA per acquisto di immobili in classe energetica A o B.
  • Infine, nella Sezione IV (righi da E61 a E62), vi sono le spese per gli interventi di efficientamento energetico che possono essere detratti mediante Ecobonus.

Bonus acqua potabile 2023 nella dichiarazione dei redditi

Il bonus acqua potabile 2023 può essere utilizzato come detrazione nella dichiarazione dei redditi per il periodo d’imposta in cui sono state sostenute le spese agevolabili. In alternativa, è possibile effettuare il pagamento utilizzando il modello F24, a condizione che la spesa sia stata effettuata tramite strumenti tracciabili.

Per quanto riguarda la compilazione, esistono due opzioni a seconda del modello utilizzato:

  • segnalare il codice 10 al rigo G15 se si usa il modello 730;
  • oppure al rigo CR31 se si utilizza il modello Redditi persone fisiche.

È importante ricordare che gli interventi eseguiti devono essere comunicati all’ENEA, per monitorare e valutare la riduzione del consumo di contenitori di plastica per acqua potabile. Come riportato nel Provvedimento n. 116259 del 3 aprile 2023, il credito d’imposta riconosciuto a ciascun beneficiario corrisponde al 17,9% della spesa totale sostenuta. Tale percentuale è stata ufficialmente comunicata ed è valida per tutti i soggetti che hanno diritto al beneficio.

Detrazioni la prima casa: le agevolazioni per gli under 36

Per l’acquisto di un immobile da utilizzare come abitazione principale sono previste alcune agevolazioni fiscali, tra cui:

  • la riduzione dell’imposta di registro (per gli acquisti da privati) e dell’IVA (per gli acquisti da imprese), oltre che dell’esenzione da imposta di bollo, tributi speciali catastali e tasse ipotecarie.
  • Se l’acquirente ha meno di 36 anni, sono previste ulteriori agevolazioni come l’esenzione dall’imposta di registro, ipotecaria e catastale per vendite immobiliari non soggette a IVA, oppure l’esenzione dall’imposta di registro, ipotecaria e catastale e il riconoscimento di un credito d’imposta pari all’IVA pagata per vendite immobiliari soggette a IVA. Inoltre, per i finanziamenti erogati per l’acquisto, la costruzione e la ristrutturazione di immobili ad uso abitativo, è prevista l’esenzione dall’imposta sostitutiva.
  • Infine, è possibile beneficiare di una detrazione dall’IRPEF degli interessi passivi dei mutui ipotecari fino al 19% con un limite di spesa di 4.000 euro per chi acquista una casa da destinare ad abitazione principale. Tuttavia, è importante tenere presente che per usufruire di queste agevolazioni fiscali è necessario rispettare determinati requisiti e fornire la documentazione necessaria in caso di controllo.

L’Agenzia delle Entrate ha chiarito, attraverso la circolare n. 12/E datata 14 ottobre 2021, che è possibile richiedere il credito di imposta “prima casa under 36” in due diverse occasioni. In particolare, il contribuente potrà richiedere il credito in sede di presentazione della prima dichiarazione dei redditi successiva all’acquisto oppure nella dichiarazione relativa al periodo di imposta in cui si è effettuato l’acquisto. Nel caso in cui si scelga di indicare il credito d’imposta nel modello 730/2023 o nel modello Redditi Persone Fisiche 2023 riferito all’anno d’imposta 2022, sarà possibile inserire l’importo del credito maturato nel corso del 2023 nella colonna 2 del rigo G8 del modello 730/2023 o nella colonna 2 del rigo CR13 del modello Redditi Persone Fisiche.

Detrazione spese ristrutturazione: i requisiti

Per ottenere le detrazioni per la ristrutturazione di casa tramite il modello 730/2023, è necessario conservare accuratamente la documentazione relativa alle spese sostenute in caso di eventuali controlli.

In particolare, la documentazione richiesta comprende:

  • le autorizzazioni amministrative o l’autocertificazione che attestino la data di inizio e fine dei lavori e il tipo di intervento detraibile;
  • le fatture di spesa;
  • il bonifico bancario o postale che attesti il pagamento:
  • documentazione di eventuali spese non pagabili tramite bonifico;
  • la dichiarazione dell’amministratore condominiale attestante il pagamento e la detrazione spettante;
  • l’atto di cessione dell’immobile se la detrazione viene mantenuta anche dopo la vendita.

Nel caso di acquisto o donazione di un immobile già ristrutturato, serviranno l’atto di acquisto o donazione e una copia della documentazione relativa alle spese effettuate dal precedente proprietario. In caso di immobile acquisito in eredità, sarà necessario produrre un’autocertificazione attestando la detenzione materiale e diretta del bene e una seconda autodichiarazione che attesti la condizione di erede.

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