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Modello 730 anno 2024: tutte le detrazioni per il mondo della casa

Finalmente è possibile accedere al 730 precompilato per l'anno 2024. Ci sono tante spese sulla casa da detrarre e risparmiare: ecco quali sono, inclusi i bonus

13-06-2022 (Ultimo aggiornamento 11-06-2024)
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Sofia Barbera

Dottoressa in economia

Laureata in international cultures and Business Studies presso l’università di Passau, tra le prime 30 università del mondo, ho lavorato per più di due anni in Germania. La mia esperienza formativa e lavorativa mi hanno permesso di specializzarmi in tematiche di business, marketing e finanza.
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La dichiarazione dei redditi è un momento cruciale dell’anno per tutti i contribuenti italiani, che devono fare i conti con le tasse e le deduzioni fiscali. In particolare, per chi possiede una casa, ci sono numerose detrazioni fiscali disponibili che possono portare a un significativo risparmio sulle tasse.

Tuttavia, navigare tra le varie voci di spesa e capire quali sono le detrazioni a cui si ha diritto può essere un compito complicato. In questo articolo, esploreremo le principali detrazioni per il mondo della casa, dalla ristrutturazione all’acquisto di mobili e elettrodomestici, per aiutarti a capire come risparmiare sulle spese sostenute nel 2023.

Modello 730/2024 precompilato: quando sarà disponibile?

Il modello 730 precompilato per il 2024 è stato reso disponibile dall’Agenzia delle Entrate a partire dal 30 aprile 2024. I contribuenti possono accedere alla propria dichiarazione precompilata nell’area autenticata del sito dell’Agenzia delle Entrate, utilizzando SPID, CIE o CNS.

A partire dal 15 maggio 2024, i contribuenti possono accettare il modello 730 precompilato così com’è, oppure modificarlo e integrarlo con eventuali dati mancanti o errati. Il modello 730 può essere inviato direttamente online entro il 30 settembre 2024.

Inoltre, è possibile delegare un familiare o una persona di fiducia per accedere ai servizi online dell’Agenzia delle Entrate e gestire la propria dichiarazione precompilata.

Modello 730 anno 2024: detrazione Superbonus, compilazione

Nel 2024, il Superbonus 110% non è più disponibile per i nuovi interventi. Tuttavia, per le spese sostenute nel 2022 relative a interventi che rientrano nel Superbonus, è ancora possibile usufruire della detrazione fiscale, che sarà del 70% nel 2024 e del 65% nel 2025.

Per chi ha scelto di non usufruire della cessione del credito o dello sconto in fattura, è possibile inserire le spese sostenute nel 2022 nel modello 730/2024 e ottenere la detrazione in 10 rate annuali di pari importo.

È fondamentale conservare tutta la documentazione relativa agli interventi, come il visto di conformità, la CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata) e le fatture, per eventuali controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Le spese sostenute per il Superbonus nel 2022 devono essere inserite nel Quadro E del modello 730/2024, nei righi E61 ed E62, dedicati agli oneri e alle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di risparmio energetico.

Per le spese sostenute nel 2023, invece, l’aliquota di detrazione è ridotta al 90% e la detrazione può essere ripartita in 4 o 10 anni, a scelta del contribuente.

È importante sottolineare che a partire dal 2024 il Superbonus non è più applicabile per i nuovi interventi, pertanto non sarà possibile usufruire di questa agevolazione per le spese sostenute in questo anno.

Detrazioni per ristrutturazione: come inserirle nel quadro E

Per ottenere le detrazioni fiscali per le spese relative alla casa sostenute nel 2023, è necessario compilare il quadro E del modello 730/2024. Le spese vanno inserite in diverse sezioni, a seconda del tipo di intervento effettuato:

  • Sezione III A (righi da E41 a E43): qui si indicano le spese relative agli interventi di recupero del patrimonio edilizio, come il Sismabonus e il Bonus Barriere Architettoniche (il Bonus Facciate non è più attivo). Per ciascun immobile e per ogni anno di sostenimento delle spese, va compilato un rigo diverso.
  • Sezione III B (righi da E51 a E53): in questa sezione vanno inseriti i dati catastali e altri dati relativi agli immobili per i quali si richiede la detrazione per le spese sostenute nel 2023. I dati relativi a spese sostenute negli anni precedenti non devono essere riportati se già acquisiti dall’Agenzia delle Entrate.
  • Sezione III C (righi da E56 a E59): qui si inseriscono i dati relativi alle spese per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici per l’arredo dell’abitazione principale (Bonus Mobili) e l’IVA pagata per l’acquisto di immobili in classe energetica A o B.
  • Sezione IV (righi da E61 a E62): questa sezione è dedicata alle spese per gli interventi di efficientamento energetico detraibili tramite Ecobonus.

Si ricorda che il Superbonus 110% non è più attivo per i nuovi interventi a partire dal 2024, ma le spese sostenute nel 2022 e nel 2023 possono ancora essere detratte secondo le aliquote previste per quegli anni.

Bonus acqua potabile nella dichiarazione dei redditi

Il bonus acqua potabile, prorogato per il 2024, può essere utilizzato come detrazione nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno in cui sono state sostenute le spese ammissibili. In alternativa, è possibile utilizzare il credito d’imposta in compensazione tramite modello F24, a condizione che il pagamento sia avvenuto con strumenti tracciabili.

Per la compilazione, a seconda del modello utilizzato, si dovrà:

  • Modello 730: inserire il codice identificativo del bonus al rigo E16
  • Modello Redditi Persone Fisiche: inserire il codice identificativo del bonus nel rigo RP41

È importante comunicare all’ENEA gli interventi effettuati, per monitorare e valutare la riduzione del consumo di plastica. Il credito d’imposta riconosciuto per il 2024 è pari al 50% delle spese sostenute, fino a un massimo di 1.000 euro per immobile.

Detrazioni la prima casa: le agevolazioni per gli under 36

Per l’acquisto della prima casa, sono previste alcune agevolazioni fiscali, tra cui la riduzione dell’imposta di registro (per gli acquisti da privati) e dell’IVA (per gli acquisti da imprese), oltre all’esenzione da imposta di bollo, tributi speciali catastali e tasse ipotecarie.

Le agevolazioni per gli under 36, introdotte con il Decreto Sostegni bis, sono state prorogate fino al 31 dicembre 2024, ma solo per coloro che hanno sottoscritto un contratto preliminare di acquisto entro il 31 dicembre 2023. Queste agevolazioni prevedono:

  • Esenzione dalle imposte di registro, ipotecaria e catastale: per gli acquisti non soggetti a IVA.
  • Credito d’imposta pari all’IVA pagata: per gli acquisti soggetti a IVA.
  • Esenzione dall’imposta sostitutiva: per i finanziamenti erogati per l’acquisto, la costruzione e la ristrutturazione di immobili ad uso abitativo.

Inoltre, è possibile beneficiare della detrazione IRPEF del 19% sugli interessi passivi dei mutui ipotecari, fino a un massimo di 4.000 euro, per l’acquisto della prima casa.

Per richiedere il credito d’imposta “prima casa under 36”, il contribuente può scegliere tra due opzioni:

  • Indicarlo nella prima dichiarazione dei redditi successiva all’acquisto.
  • Indicarlo nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno in cui è stato effettuato l’acquisto.

Nel caso in cui il credito d’imposta sia stato indicato nel modello 730/2023 o nel modello Redditi Persone Fisiche 2023 per l’anno d’imposta 2022, l’importo maturato nel 2023 può essere inserito nella colonna 2 del rigo G8 del modello 730/2024 o nella colonna 2 del rigo CR13 del modello Redditi Persone Fisiche 2024.

Detrazione spese ristrutturazione: i requisiti

Per ottenere le detrazioni per la ristrutturazione di casa tramite il modello 730/2024, è fondamentale conservare accuratamente la documentazione relativa alle spese sostenute nel 2023, in caso di eventuali controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.

La documentazione richiesta comprende:

  • Autorizzazioni amministrative o CILA: che attestino la data di inizio e fine dei lavori e il tipo di intervento detraibile.
  • Fatture di spesa: intestate al beneficiario della detrazione.
  • Ricevute dei bonifici parlanti: che attestino il pagamento delle spese, con indicazione della causale del versamento, del codice fiscale del beneficiario della detrazione e del codice fiscale o numero di partita IVA del beneficiario del pagamento.
  • Documentazione di eventuali spese non pagabili tramite bonifico: come ricevute di pagamento con bancomat o carta di credito.
  • Dichiarazione dell’amministratore di condominio: (se i lavori sono stati effettuati sulle parti comuni) attestante il pagamento delle spese e la ripartizione della detrazione tra i condomini.
  • Atto di cessione dell’immobile: se la detrazione viene mantenuta anche dopo la vendita dell’immobile.

Nel caso di acquisto o donazione di un immobile già ristrutturato, è necessario presentare l’atto di acquisto o donazione e una copia della documentazione relativa alle spese sostenute dal precedente proprietario. Se l’immobile è stato acquisito per successione, è necessario presentare un’autocertificazione che attesti la detenzione materiale e diretta del bene e la condizione di erede.

Chi desidera sapere quanto costa ristrutturare casa può chiedere un preventivo senza impegno tramite PagineGialle Casa: in pochi click è possibile consultare i professionisti della propria zona e mettersi in contatto con loro, per avere un’idea più chiara delle spese e gli interventi da fare nella propria abitazione.

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