Piano qualità dell’aria 2025: cosa cambia per la tua casa?
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Piano per la qualità dell’aria: cosa prevede e perché interessa le abitazioni

Approvato il Piano nazionale per la qualità dell’aria: 2,4 miliardi per mobilità sostenibile, riscaldamento domestico ed edilizia. Ecco le novità per la casa e i cittadini

24-06-2025
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Content Manager, specializzata in strategia e produzione di contenuti editoriali. Dopo la laurea in letterature straniere e la specializzazione in editoria, si concentra sulla scrittura per il web. Da oltre tre anni si occupa del settore edilizio e immobiliare, con particolare riferimento a incentiv...
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Ridurre l’inquinamento atmosferico, migliorare la salute dei cittadini e sostenere la transizione ecologica: sono questi gli obiettivi principali del Piano d’Azione Nazionale per il Miglioramento della Qualità dell’Aria, approvato dal Consiglio dei Ministri il 20 giugno 2025.

Il provvedimento prevede uno stanziamento di 2,4 miliardi di euro per migliorare la vivibilità delle città italiane e interessa anche il settore dell’edilizia, con misure concrete su riscaldamento ed efficientamento energetico.

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Cos’è il Piano Nazionale per il miglioramento della qualità dell’aria

L’Italia è attualmente sotto esame da parte dell’Unione Europea per il superamento dei limiti di polveri sottili e biossido di azoto, in particolare in zone come la Pianura Padana. Questo nuovo Piano rappresenta una risposta a questa esigenza e l’obiettivo è quello di evitare sanzioni da parte dell’UE e garantire una qualità dell’aria più salubre per tutti.

Il Ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, ha definito il Piano “un punto di svolta” per la salute pubblica e la credibilità dell’Italia in Europa.

Le risorse serviranno per potenziare la mobilità sostenibile nei comuni italiani e progettare spazi urbani sostenibili, puntando – nel caso delle abitazioni private – ad incentivare ristrutturazioni e interventi edilizi di efficientamento energetico.

Riscaldamento domestico: via le caldaie obsolete, incentivi in arrivo

Uno dei punti cruciali del piano è quello dedicato al riscaldamento civile, responsabile di una quota rilevante delle emissioni inquinanti.

Le nuove misure puntano ad abolire definitivamente le caldaie a biomassa meno efficienti sostituendole con sistemi a basso consumo tra cui le pompe di calore e impianti a bassa emissione. Inoltre, sono previsti dei controlli sugli impianti di riscaldamento domestico al fine di disincentivare l’uso di sistemi fuori norma.

Per le famiglie, si tratta non solo di un’opportunità ecologica, ma anche economica, grazie al risparmio in bolletta e agli incentivi previsti per l’efficientamento energetico. Già a partire dal 2026 potremo assistere alla nascita di incentivi o potenziamento di quelli esistenti mirati alla sostituzione di vecchi impianti di riscaldamento. Quindi oltre al classico Bonus Ristrutturazione del 50% potrebbero nascere nuovi incentivi mirati alla sostenibilità delle abitazioni.

Adeguamento del patrimonio edilizio: nuovi incentivi per ristrutturazioni green

Il nuovo Piano ha tra gli obiettivi la transizione ecologica, un tema che interessa il vasto patrimonio edilizio del nostro Paese.

Per progettisti, imprese e cittadini significa progettare e vivere spazi più salubri, efficienti e connessi con l’ambiente. Anche in questo caso, i cittadini saranno incentivati a compiere interventi mirati all’efficientamento della propria abitazione: da una ristrutturazione complessa a piccole modifiche, fino all’installazione di impianti fotovoltaici e altre soluzioni green.

Come verrà gestito il Piano per la qualità dell’aria?

L’attuazione del Piano sarà guidata a livello nazionale, ma verranno coinvolte Regioni, Province e anche il ruolo dei Comuni sarà primario. Tutti gli attori dovranno collaborare per incentivare i cittadini a vivere in modo più sostenibile. ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ) si occuperà del monitoraggio e verranno avviate campagne di sensibilizzazione per informare i cittadini e misurare l’efficacia delle azioni.

Una delle chiavi sarà proprio il coinvolgimento attivo della popolazione, anche attraverso l’edilizia: progettare abitazioni più sostenibili significa contribuire in prima persona al miglioramento della qualità dell’aria.

Il Piano non è solo un obbligo europeo ma anche un’opportunità per ripensare le nostre case migliorando la loro vivibilità e sostenibilità.

Questo è il momento di ristrutturare casa apportando modifiche che portino ad un maggior efficientamento, senza contare che questo investimento aumenta anche il valore di mercato dell’immobile.

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