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Quale bonifico usare per il Bonus Facciate e come compilarlo

Usare un metodo di pagamento tracciabile è cruciale per ottenere la detrazione: ecco qual è la soluzione raccomandata dall'Agenzia delle Entrate e come compilarla

09-12-2021
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restauro facciate

Il Bonus Facciate fa parte delle diverse agevolazioni rivolte al mondo della casa. In particolare, può essere richiesta per rifare la facciata esterna di un edificio, quella che per intenderci dà sulla strada. Infatti, non viene accettato nel caso in cui la facciata sia interna e non visibile su suolo pubblico.

Il Bonus si può richiedere per edifici di qualsiasi categoria catastale, anche immobili strumentali, a patto che siano situati in zone A e B, proprio come raccomandato dal Decreto Ministeriale n.1444/1968 o zone individuate dalle norme locali e regionali. Col disegno della Legge di Bilancio 2022 è stato, inoltre, confermato che probabilmente l’agevolazione verrà prorogata per un altro anno, anche se con una percentuale minore. Oggi chi richiede il Bonus Facciate ha uno sgravio del 90% mentre dal 2022 scenderà al 60%.  Una cosa è certa: per ottenere l’agevolazione sarà fondamentale dimostrare di aver saldato i pagamenti, quindi si dovrà effettuare il pagamento tramite bonifico. Ma non un bonifico qualunque: capiamo meglio qual è quello corretto.

Bonifico per Bonus Facciate

Quando si richiede il Bonus Facciate e qualsiasi altra agevolazione bisogna utilizzare strumenti tracciabili per dimostrare di aver correttamente saldato l’importo dovuto al professionista incaricato o alla ditta che ha eseguito i lavori. Il bonifico postale o bancario – con ritenuta d’acconto dell’8% a carico del beneficiario del pagamento – è la migliore soluzione. Il metodo è stato anche indicato dall’Agenzia delle Entrate all’interno della circolare n.2/2020 che ha anche messo in evidenza quali sono i dati da indicare: codice fiscale del beneficiario della detrazione, numero di partita iva o codice fiscale del beneficiario del bonifico.

Nella causale bisogna, poi, indicare la normativa di riferimento ovvero “Articolo 1, commi 219-224, della legge n. 160 del 27 dicembre 2019”, ma nel caso in cui questo non sia possibile – perchè magari si fa riferimento ad altre norme relative ad altre detrazioni sul recupero del patrimonio edilizio – il bonus viene comunque autorizzato.

Proroga Bonus Facciate del 90%: fino a quando si può chiedere

Secondo le ultime informazioni trapelate dal Governo, il Bonus Facciate dovrebbe essere ridotto dal 90% al 60%. Si tratta di una detrazione fiscale che si può ottenere in 10 rate annuali di pari importo, in alternativa si può chiedere lo sconto in fattura e la cessione del credito.

L’agevolazione si può richiedere solo per immobili situati in zona A e B, come ribadito all’interno dell’articolo 2 del Decreto n. 1444/1968 del Ministero dei Lavori Pubblici. La Zona A si riferisce a quei territori dove sono presenti agglomerati urbani di rilievo storico, artistico o pregio ambientale; con Zona B ci si riferisce a parti del territorio edificate, dove la superficie del territorio edificato è maggiore del 12,5% della superficie fondiaria e la densità territoriale è maggiore a 1,5 mc/mq.

Sono ammessi al beneficio i lavori di rifacimento, restauro e ristrutturazione della facciata, inclusa pulitura e tinteggiatura. Questi interventi possono dare nuova vita a un immobile e farlo sembrare molto più nuovo, quindi fin da subito il bonus è stato richiestissimo. Sono validi anche i lavori effettuati su balconi, grondaie, cornicioni, impianti in mostra sulla superficie opaca della facciata. Al contrario, i lavori nella terrazza non sono agevolabili per il bonus facciate.

A fronte di tale utilità e successo del bonus, molti partiti stanno premendo per prorogare il bonus del 90% per altri sei mesi, quindi renderlo valido almeno fino a giugno 2022, mentre altri ne chiedono la proroga almeno fino al 2025. Per capire quale sarà la sorta di questa agevolazione bisogna attendere la Legge di Bilancio 2022.

Insomma, chi vuole avere la sicurezza di ottenere il massimo dall’agevolazione può, da subito, richiederla. Chi invece vuole attendere, avrà sicuramente tempo fino al 31 dicembre 2022 per ottenere almeno il taglio del 60% sul prezzo dell’intervento.

Per comprendere a quanto ammonta l’investimento bisogna contattare le ditte di ristrutturazione del proprio territorio e chiedere subito un preventivo personalizzato in base alle proprie esigenze: questa operazione si può effettuare comodamente online su Pagine Gialle Casa.

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