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Rimuovere l'intonaco rovinato: nuova vita per i tuoi muri

Siete in fase di ristrutturazione della vostra casa? Rimuovere l’intonaco è una delle cose su cui potete decidere di darvi al fai-da te. In questo articolo vi spiegheremo come fare

18-03-2019 (Ultimo aggiornamento 15-06-2021)
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Siete in fase di ristrutturazione totale o parziale della vostra casa e per risparmiare un po’ avete deciso di occuparvi personalmente dei lavori? Rimuovere l’intonaco ammalorato è una delle cose su cui potete decidere di darvi al fai-da te. In questo articolo vi spiegheremo come fare, che strumenti servono e quando è il caso di rivolgersi ad un professionista.

Togliere l’intonaco non è solo un intervento che viene fatto in caso di ristrutturazione ma può capitare di doverlo fare anche perché il muro risulta gonfio o macchiato. In questi casi dovrete anche valutare se la screpolatura, i rigonfiamenti e le macchie sono dovute al deterioramento del tempo o sono causate da infiltrazioni e perdite dei tubi.

Nel caso invece ci fossero solo delle macchie di muffa, vi basterà utilizzare una spugna e  un po’ di candeggina e ripulire il tutto, dopo averlo lasciato ad asciugare all’aria ridipingete la parte interessata con un anti-muffa.

Rimuovere l’intonaco

Cosa Serve:

  • Scalpello
  • Mazzuolo
  • Teli di plastica
  • Nastro adesivo

Fase 1: Proteggere pavimento e oggetti

Per evitare danni al pavimento, agli arredi o ai vostri oggetti vi raccomandiamo di spostare tutto quello che potete in un altra stanza, magari riponendolo dentro delle scatole per evitare la confusione. A questo punto, coprite tutto quello che non potete muovere, come ad esempio arredi pesanti (divani) o fissi (sanitari), con dei teli di plastica, avendo cura di bloccare il tutto con del nastro adesivo di carta.

Non trascurate questo passaggio onde evitare che i pezzi più grandi che staccate possano, graffiare o rompere ciò che viene colpito e che la polvere s’infiltri nei tessuti rendendone difficile la pulizia.

Fase 2: rimuovere l’intonaco

Dividete idealmente lo spazio su cui dovete intervenire in rettangoli lunghi e stretti. Poi prendete lo scalpello e posizionatelo puntandolo verso il basso in obliquo.

Iniziate a colpire lo scalpello con il martello procedendo dall’alto verso il basso, una volta che avrete completato il quadrato, passate al successivo così fino a finire il muro, riportando alla luce i mattoni o il tufo.

Altri metodi

Il metodo sopra descritto serve nel caso il lavoro sia di facile esecuzione e l’intonaco risulti abbastanza facile da rimuovere. Nei casi in cui i rigonfiamenti o un errata esecuzione dei lavori precedenti abbiano inspessito l’intonaco, potrebbe essere necessario l’utilizzo di attrezzi professionali, come ad esempio il martello pneumatico.

Quando utilizzate il martello pneumatico al posto dello scalpello vi renderete conto che l’intonaco non viene più via a porzioni ma a schegge. Non perdete la pazienza e sopratutto copritevi con le giuste protezioni, per evitare danni agli occhi. Una volta indossata una tuta, degli occhiali protettivi, stivali e i guanti procedete, sempre dall’altro verso il basso fino a scoprire il tutto.

Ora che avete completamente ripulito i muri, prima di fare qualsiasi altro lavoro occupatevi di valutare lo stato del materiale sottostante. Controllate che sia tutto asciutto, senza perdite o infiltrazioni e che sia isolato correttamente.

Per questo tipo di valutazioni potreste aver bisogno di un esperto, non lesinate mai sulla salute della vostra casa. Richiedete un preventivo!

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