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Come ristrutturare una casa in condominio: regole e adempimenti da ricordare

Vuoi ristrutturare un appartamento condominiale ma non sai quali sono gli adempimenti da seguire? Scopri subito quali sono le regole da seguire

22-12-2022 (Ultimo aggiornamento 13-02-2024)
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Pasquale Gangemi

Consulente ed Agente Immobiliare - Mediatore creditizio

Specialista nelle attività di intermediazione e di consulenza rivolte alla compravendita, locazione, valutazione di immobili ad uso residenziale, uffici, commerciale ed industriale. Presidente interprovinciale del collegio di RC-VV della FIAIP “Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professional...
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Qualsiasi intervento di ristrutturazione richiede una lunga fase preparatoria, data dalla ricerca dei professionisti adeguati all’esecuzione delle pratiche burocratiche. A questa fase segue poi quella dei lavori veri e propri. Ma quando il tutto si svolge in una villa unifamiliare non è necessario chiedere il permesso di altre persone, mentre quando si vuole ristrutturare un appartamento in condominio è fondamentale chiedere o, comunque, comunicare lo svolgimento dei lavori agli altri condomini tramite l’amministratore condominiale. Chi non lo fa rischia di ricevere multe o, in casi gradi, il blocco delle pratiche.

Vediamo, quindi, come ristrutturare una casa in condominio e quali sono gli adempimenti da ricordare.

Lavori in appartamento condominiale: è possibile?

Ogni condomino può effettuare interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria e ristrutturazione del proprio appartamento senza che gli altri condomini o l’amministratore condominiale possano vietarlo.

I lavori possono essere eseguiti sia dentro casa, ma anche in zone esterne, come il balcone di proprietà privata. Tuttavia, bisogna sottolineare che le parti di balcone che in qualche modo possono influenzare la facciata o comunque il decoro architettonico dell’edificio non si possono modificare con facilità. Ciò riguarda, in particolare, i cornicioni, i parapetti, i fregi e tutto ciò che è visibile esternamente.

Nel caso in cui un appartamento sia in affitto, i lavori sono decisi dal proprietario e quindi a carico suo. Infatti, è sempre lui che deve preoccuparsi di mantenere in buono stato l’appartamento per gli affittuari.

Adempimenti per fare lavori in appartamento condominiale

Per effettuare qualsiasi tipo di ristrutturazione occorre inviare specifiche comunicazioni al Comune in cui è situato l’immobile (secondo l’articolo 1122 del Codice Civile). Ma ci sono delle comunicazioni da inviare all’amministratore per chi vive in condominio? Assolutamente sì, l’amministratore deve essere informato di qualsiasi intervento, in modo che lui stesso verifichi se i lavori sono in regola o possano costituire un rischio per la stabilità del palazzo o l’incolumità degli altri condomini. Inoltre, l’amministratore può richiedere l’accesso alle pratiche edilizie inviate al Comune o visionare la prosecuzione degli interventi, in modo da assicurarsi che tutto proceda in modo sicuro e norma di Legge. Per esempio, deve assicurarsi che gli interventi non tocchino le colonne portanti di un appartamento.

Se il proprietario dell’immobile in cui si vogliono eseguire i lavori dovesse negare queste attività all’amministratore, quest’ultimo può fare un’ingiunzione al Tribunale e forzare, così, l’accesso alle pratiche.

Ristrutturazione appartamento: adempimenti nei confronti dei condomini

Quando si progettano dei lavori in un appartamento è poi importante:

  • avvisare gli altri condomini con una comunicazione informale
  • rispettare precisi orari

L’avviso agli altri condomini può essere fatto sotto forma di cartello in cui viene scritto il periodo di esecuzione degli interventi, l’appartamento interessato e l’impresa che se ne occupa.

Nel regolamento condominiale sono indicati anche gli orari in cui si può fare rumore nel condominio. Normalmente, gli operai possono lavorare e usare i macchinari dalle ore 8:00 alle 12:30 e dalle ore 16:00 alle 19:00. Non sono consentiti i lavori durante i weekend e nei giorni di festa.

Durante i lavori bisogna considerare anche il rischio che la ditta sporchi altri appartamenti. Per esempio, polveri o calcinacci possono cadere nel balcone del vicino sottostante. Per evitare questo pericolo le ditte devono montare dei teli di plastica o comunque isolare in modo adeguato lo spazio di lavoro. Secondo la Cassazione, chi non si preoccupa di avere questi accorgimenti è passibile di denuncia per getto pericoloso di materiale e deve risarcire il vicino danneggiato.

Un ulteriore aspetto riguarda l’uso dell’ascensore: la ditta di ristrutturazione non può assolutamente occuparlo per troppo tempo impedendone l’uso agli altri condomini. Quindi, se per l’intervento è necessario trasportare oggetti pesanti per tutta la mattina, l’ascensore non è la migliore soluzione. Allo stesso modo, non è autorizzata a lasciare al suo interno oggetti usati negli interventi, come assi in legno o macchinari, occupando l’ascensore per troppo tempo.

Queste erano le principali regole per gestire correttamente una ristrutturazione in condominio.

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