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Ristrutturare un appartamento 90 mq: suggerimenti, prezzi e bonus

Vuoi rinnovare del tutto il tuo appartamento? Scopriamo quanto costa ristrutturare un appartamento di 90 mq e i bonus disponibili

26-02-2024
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Alessia Mancini

Content manager e blogger

Content manager e blogger, narratrice digitale appassionata di condividere idee e storie che ispirano e informano. Specializzata in interior design e tendenze del settore arredo, è affascinata da tutto ciò che riguarda il mondo della casa.
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Ristrutturare un appartamento è un’esperienza che coinvolge molteplici aspetti, dall’organizzazione dei lavori alla pianificazione dei costi e all’approfondimento dei possibili bonus fiscali. In questo articolo, esploreremo in dettaglio

Che si tratti di una ristrutturazione completa o di interventi mirati, approfondiamo nel dettaglio tutti gli aspetti da considerare quando si affronta la ristrutturazione di un appartamento di 90 mq.

Costo ristrutturazione casa 90 mq: cosa influenza il preventivo?

taverna moderna

Shutterstock

Gli elementi qualitativi e quantitativi che influenzano la valutazione del costo di una ristrutturazione sono molteplici.

Consideriamo che una ristrutturazione completa comporta il rifacimento totale degli impianti idraulico, termico ed elettrico, l’installazione o la sostituzione del sistema di raffreddamento, la sostituzione degli infissi, la riconfigurazione degli spazi interni, l’aggiornamento dei materiali di rivestimento o il restauro di quelli esistenti in buono stato, il ripristino degli intonaci, la pitturazione, la realizzazione di controsoffitti, soppalchi e opere edili di design come velette. Inoltre, possono essere inclusi nell’appalto l’arredamento, la cucina, gli impianti avanzati e i mobili su misura.

Pertanto, il calcolo del costo complessivo della ristrutturazione tiene conto di molteplici fattori che possono incidere in modo diverso, a seconda delle specifiche del progetto:

  • Superficie totale (m²). La ristrutturazione comporta costi fissi per l’avvio e la gestione del cantiere, ma al crescere della superficie la spesa per metro quadrato tende a diminuire grazie alle economie di scala, soprattutto superati i 100 m².
  • Condizioni dell’immobile. Le eventuali problematiche dovute all’invecchiamento o a difetti nella costruzione originaria, come umidità o lavori di scarsa qualità, influenzano i costi di intervento.
  • Tipologie di lavori necessari. Non tutti gli interventi possono essere indispensabili o richiesti dal committente, ad esempio se alcuni elementi come gli infissi sono già stati sostituiti in precedenza.
  • Scelta dei materiali. Il costo varia a seconda delle preferenze e del budget del cliente, nonché della qualità dei materiali selezionati.
  • Localizzazione e specificità della struttura. La posizione geografica può incidere sui costi di gestione del cantiere e sulla necessità di ottenere permessi speciali.
  • Variabili impreviste. Durante la fase di lavoro possono emergere imprevisti come la presenza di materiali nocivi o problemi strutturali non rilevati inizialmente. Questi costi aggiuntivi solitamente rappresentano una percentuale del costo totale dell’appalto, mediamente compresa tra il 5% e il 10%.

Quanto costa ristrutturare una casa vecchia al mq?

Il costo medio al metro quadrato per una ristrutturazione completa può variare significativamente a seconda della regione e della città in cui ci si trova. Tuttavia, una stima approssimativa potrebbe attestarsi tra i 600 e i 1.000 euro al metro quadrato.

Per ottenere una valutazione accurata dei costi e evitare sorprese durante i lavori, è fondamentale comprendere esattamente quali interventi sono necessari. Ogni intervento comporta delle voci di spesa e può influenzare in modo significativo il costo totale.

Tra i costi da considerare, c’è la consulenza di un architetto. La tariffa di questo professionista può variare da 500 a 15mila euro, a seconda della portata del servizio richiesto, della complessità del progetto e della località geografica.

Ristrutturare casa con i bonus: gli incentivi per risparmiare

Shutterstock

Come stabilito dal decreto legge n. 11 del 16 febbraio 2023, il governo ha eliminato la facoltà di ottenere uno sconto diretto in fattura o di cedere i crediti derivanti dai bonus edilizi. Nonostante ciò, è ancora consentito il meccanismo di detrazione fiscale distribuita su un arco temporale di 10 anni.

Andiamo ora a esaminare nel dettaglio ciascun bonus edilizio, prendendo in considerazione le aliquote di detrazione e i massimali di spesa:

  • Bonus ristrutturazione. Questo è il bonus più interessante per chi ha in programma una ristrutturazione straordinaria della propria casa. Offre una detrazione fiscale del 50% con un massimale di 96mila euro. Le normative da considerare sono l’art. 16-bis del D.P.R. n. 917/1986 (TUIR) e l’art. 16 del D.L. n. 63/2013.
  • Ecobonus. Questo bonus è specifico per gli interventi di riqualificazione energetica e è regolamentato dall’art. 14 del D.L. n. 63/2013. L’aliquota varia dal 50% al 75% con un limite di spesa che va da 40mila a 60mila euro per unità immobiliare.
  • SismabonusLa detrazione fiscale varia dal 50% all’85% con un limite di spesa di 96mila euro per unità immobiliare ed è concesso quando l’intervento migliora la classe sismica dell’edificio.
  • Bonus 75% per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Modificato dal D.L. n. 212/2023, consente l’utilizzo esclusivo per interventi di eliminazione delle barriere architettoniche relative a scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici. I limiti di spesa variano a seconda del soggetto beneficiario e la normativa di riferimento è l’art. 119-ter del Decreto Legge n. 34/2020 (Decreto Rilancio).
  • Superbonus: Disciplinato dall’art. 119 del Decreto Rilancio, permette una detrazione del 70% sulle spese sostenute nel 2024 (ridotto al 65% nel 2025) per interventi di riqualificazione energetica e di riduzione del rischio sismico.

Oltre ai bonus per gli interventi edilizi, esistono altri due bonus:

  • Bonus mobili. Regolamentato dall’art. 16, comma 2 del D.L. n. 63/2013, consente di portare in detrazione il 50% delle spese per l’arredo di un’immobile che ha beneficiato del bonus ristrutturazioni edilizie, con un limite di spesa di 5mila euro per unità immobiliare.
  • Bonus verde. Consentito dall’art. 1, comma 12 della Legge n. 205/2017, permette la riqualificazione delle aree verdi di edifici privati con una detrazione del 36%, con un limite di spesa di 5mila euro per unità immobiliare.

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Domande frequenti:

  • Quanto costa ristrutturare una casa vecchia al mq nel 2024?

    Secondo diverse analisi di mercato, il costo medio per una ristrutturazione standard varia dai 400 euro ai 800 euro al metro quadrato. Tuttavia, in presenza di interventi strutturali rilevanti o finiture di lusso, questo costo può superare anche i 1.200 euro al metro quadrato.

  • Cosa costa di più in una ristrutturazione?

    Gli impianti e il materiale elettrico rappresentano le voci di spesa più significative, incidendo per oltre il 40% del costo totale della ristrutturazione. È importante non lesinare sui costi in questa area, poiché è fondamentale garantire la qualità e la durata degli impianti.

  • Che bonus ci sono per ristrutturare casa?

    Il Bonus ristrutturazione è stato precedentemente prorogato dal Governo e attualmente rimane in vigore la detrazione Irpef del 50% per i lavori effettuati fino al 31 dicembre 2024.

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