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Segnalazione Certificata Agibilità o SCA: a cosa serve e dove si chiede

Segnalazione Certificata Agibilità o SCA è un documento fondamentale: serve per dichiarare un immobile sicuro e agibile. Ecco a cosa serve e quando può essere utile

05-05-2021 (Ultimo aggiornamento 13-02-2024)
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Pasquale Gangemi

Consulente ed Agente Immobiliare - Mediatore creditizio

Specialista nelle attività di intermediazione e di consulenza rivolte alla compravendita, locazione, valutazione di immobili ad uso residenziale, uffici, commerciale ed industriale. Presidente interprovinciale del collegio di RC-VV della FIAIP “Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professional...
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La Segnalazione Certificata di Agibilità o SCA è un documento fondamentale per chi vuole creare una nuova stanza a casa, da un nuovo bagno e una camera da letto nel sottotetto, ma anche per chi sta pensando alla ristrutturazione e desidera essere in regola e ottenere l’agevolazione statale. La SCA nasce ufficialmente col Decreto Legislativo 222/2016 che, modificando l’articolo 24 del DPR 380/2001, ha sostituito il certificato di agibilità che deve essere prodotto e presentato da parte del titolare dei lavori edilizi.

SCA o Segnalazione Certificata di Agibilità: di cosa si tratta

La SCA è il documento che dichiara l’agibilità di un immobile, che viene chiarita all’interno del DPR 380/2001 cioè il Testo Unico dell’Edilizia. Dire che un immobile ha l’agibilità significa ammettere che ha tutti i requisiti richiesti dalla Legge per essere occupato e utilizzato:

“La sussistenza delle condizioni di sicurezza, igiene, salubrità, risparmio energetico degli edifici e degli impianti negli stessi installati, valutate secondo quanto dispone la normativa vigente nonché la conformità dell’opera al progetto presentato e la sua agibilità sono attestati mediante segnalazione certificata”.

Fino al 2016, se un proprietario voleva avere il certificato di agibilità, doveva presentare un’istanza al Comune in cui l’immobile era ubicato. Ora invece deve presentare lui stesso la SCA – Segnalazione Certificata di Abilità.

La SCA è formata da due parti: la dichiarazione con i dati del proprietario e dell’immobile e le asseverazioni del tecnico, che può essere un ingegnere, un geometra o un architetto abilitato. La seconda parte è un riepilogo di tutta la documentazione da allegare.

A chi si chiede la SCA: al tecnico o al Comune

Il Comune riceve quindi la SCA dall’incaricato, se ritiene che l’immobile non abbia i requisiti per essere definito agibile, può rigettare entro 30 giorni la domanda oppure può richiedere delle integrazioni, che il richiedente deve trasmettere entro i 30 giorni successivi.

Prima del 2016 era quindi il Comune a rilasciare l’agibilità della casa su richiesta del proprietario, dopo il 2016 sarà invece il proprietario ad affidarsi a un tecnico, che a sua volta inoltrerà tutta la documentazione al Comune, che potrà accettare, rifiutare o chiedere documenti integrativi.

Il tecnico dovrà preparare due copie della SCA che il Comune dovrà protocollare presso il Comune di appartenenza. Il proprietario dovrà conservare una copia. La Segnalazione Certificata di Agibilità deve essere presentata al Comune entro 15 giorni dalla data di comunicazione di fine lavori, cioè dopo che si sono completati gli interventi previsti nel Permesso di Costruire o nella SCIA. Chi non presenta il documento entro questo termine rischia la sanzione amministrativa, che può andare da 77 a 464 euro.

Quando si presenta la SCA

La SCA si deve presentare solo per alcuni interventi:

  • nuove costruzioni
  • ricostruzioni, ampliamenti, ricostruzioni parziali dell’immobile
  • ristrutturazione o interventi su edifici esistenti da cui derivano modifiche importanti degli impianti e della struttura di un edificio

Si tratta, quindi, di un documento necessario qualora si volesse richiedere un Bonus Casa, come il Bonus Ristrutturazione o il Superbonus 110% per l’agibilità del sottotetto.

Quali documenti allegare alla SCA

Come detto, la Segnalazione Certificata di Agibilità deve essere presentata in Comune. Ad essa devono essere allegati i seguenti documenti:

  1. Modello SCA, che contiene i dati sull’immobile, e che comprende anche il Modello di Asseverazione del direttore dei lavori completo di tutti i documenti legati alla conformità delle opere al progetto, rispetto delle condizioni di sicurezza, salubrità, risparmio energetico, messa a norma degli impianti, valutati secondo le direttive della normativa in vigore.
  2. Certificato di collaudo statico
  3. Dichiarazione di conformità delle opere rispetto alla normativa vigente, quindi anche l’accessibilità e superamento delle barriere architettoniche
  4. Estremi dell’avvenuta dichiarazione di aggiornamento catastale e planimetria aggiornata
  5. Dichiarazione dell’impresa circa la conformità di tutti gli impianti e lavoro in condizioni di sicurezza
  6. APE, cioè Attestato di Prestazione Energetica dell’Immobile
  7. Certificato di Prevenzione Incendi
  8. Altre autorizzazioni relative a specifici immobili (come quelli di prestigio)

Queste sono tutte le caratteristiche e le indicazioni per ottenere la SCA. Ricordiamo che questo è solo un tassello della procedura necessaria quando si ristruttura un immobile. Non rimane che portare avanti il progetto, contattare un tecnico e soprattutto la ditta di ristrutturazioni che si occuperà di svolgere l’intervento al meglio.

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