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Sismabonus 2025: come funziona, tutte le novità

Anche nel 2025 è stato confermato il Sismabonus per mettere in sicurezza le case a rischio sismico: scopriamo le nuove aliquote, i requisiti e le novità

28-11-2024
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Alessia Mancini

Content manager e blogger

Content manager e blogger, narratrice digitale appassionata di condividere idee e storie che ispirano e informano. Specializzata in interior design e tendenze del settore arredo, è affascinata da tutto ciò che riguarda il mondo della casa.
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Il Sismabonus è un incentivo fiscale fondamentale per chi intende effettuare una ristrutturazione in un’ottica di miglioramento sismico.  Le recenti modifiche normative introducono meccanismi di detrazione più articolati, che tengono conto delle diverse tipologie di immobili e delle specifiche condizioni familiari dei contribuenti.

Scopriamo come funziona il Sismabonus e il Sismabonus Acquisti nel 2025, le principali novità introdotte e come sfruttare al meglio le opportunità fiscali per garantire la sicurezza della tua casa.

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Sismabonus: aliquote ridotte nel 2025

La Legge di Bilancio 2025 conferma il Sismabonus fino al 2027, introducendo però un meccanismo di detrazioni differenziate.

Per le prime case, la detrazione fiscale si attesterà al 50% nel 2025, con una prospettiva di riduzione al 36% nei successivi anni 2026 e 2027. Gli immobili non residenziali vedranno invece un’aliquota del 36% nel 2025, che scenderà ulteriormente al 30% nel biennio successivo.

Il tetto massimo di spesa rimane fissato a 96.000 euro per i contribuenti con redditi fino a 75.000 euro. Una novità significativa riguarda l’introduzione di criteri di personalizzazione delle detrazioni, che terranno conto di variabili familiari come:

  • Numero di figli a carico
  • Presenza di figli con disabilità

Questo nuovo approccio permetterà alle famiglie numerose o con particolari esigenze di ottenere un supporto economico più mirato e adeguato per gli interventi di sicurezza.

Il requisito della “prima casa” per il Sismabonus

Quando si parla di prima casa in ambito fiscale, il termine non si riferisce necessariamente all’abitazione in cui il contribuente vive con la propria famiglia. Piuttosto, si intende l’immobile acquistato come prima proprietà, a condizione che il cittadino non possieda altre abitazioni.

Un ulteriore requisito da rispettare è la residenza nel comune dove si trova l’immobile, senza l’obbligo che coincida con l’indirizzo specifico della casa. In alternativa, è sufficiente che il contribuente svolga la propria attività lavorativa nello stesso comune. Per chi non ha ancora stabilito la residenza, è possibile farlo entro un termine massimo di 18 mesi dall’acquisto dell’immobile.

Questi criteri, definiti dal DPR 131/1986, sono fondamentali per accedere alle agevolazioni fiscali sulle imposte ipotecarie, catastali e di registro legate all’acquisto di una prima casa, benefici che si estendono anche a interventi legati al Sismabonus per la messa in sicurezza degli edifici.

Sismabonus Acquisti: cosa prevede la proroga per il 2025

Il Sismabonus Acquisti è un incentivo pensato per promuovere l’adeguamento e il miglioramento sismico degli edifici in Italia, offrendo agevolazioni fiscali per l’acquisto di immobili resi più sicuri dal punto di vista sismico. Questo strumento coinvolge due principali soggetti: le imprese edili, che demoliscono e ricostruiscono gli edifici riducendo il rischio sismico, e gli acquirenti, che possono beneficiare delle detrazioni previste.

Nel 2024, la detrazione è del 75% per edifici che abbiano ridotto di una classe il rischio sismico e sale all’85% in caso di una riduzione di due classi. Tuttavia, per usufruire del bonus, è necessario acquistare l’immobile entro 30 mesi dal termine dei lavori e rispettare i requisiti stabiliti:

  • l’immobile deve trovarsi in zone sismiche 1, 2 o 3;
  • deve essere stato demolito e ricostruito, con eventuale aumento volumetrico dove consentito;
  • l’intervento deve garantire una riduzione del rischio sismico.

A partire dal 2025, il Sismabonus Acquisti subirà modifiche significative:

  • La detrazione scenderà al 50% per l’acquisto della prima casa e al 36% per gli immobili che non rappresentano l’abitazione principale.
  • Dal 2026, le percentuali caleranno ulteriormente al 36% per le prime case e al 30% per le altre unità immobiliari.
  • Una novità importante è che, dal 2025, sarà possibile accedere al bonus anche senza ottenere un miglioramento delle classi di rischio sismico.

Ristrutturare la tua casa con interventi antisismici non è solo un investimento nella sicurezza della tua famiglia, ma anche un’opportunità per valorizzare il tuo immobile e accedere agli incentivi fiscali ancora disponibili.

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