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Superbonus, novità in arrivo: proroga unifamiliari, detrazione 10 anni, sconto in fattura

Superbonus, novità in arrivo con i nuovi emendamenti del Governo: ecco tutte le modifiche del bonus, dallo sconto in fattura alla proroga per le unifamiliari, detrazione 10 anni e altri dettagli

23-03-2023 (Ultimo aggiornamento 13-10-2023)
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Il mondo del Superbonus 110% continua a essere al centro dell’attenzione e ad animare il dibattito politico. Dopo il decreto del 16 febbraio scorso, che ha bloccato la cessione del credito e lo sconto in fattura per i lavori edilizi legati ai bonus, arrivano finalmente i primi emendamenti stabiliti dalla Commissione Finanze alla Camera, più altre modifiche a cui si sta lavorando in questi giorni.

La prima novità di rilievo riguarda la proroga per le villette della chiusura dei lavori, la cui scadenza inizialmente era fissata al 31 marzo. Ma non è tutto, perché torna anche la detrazione in 10 anni e lo sconto in fattura per alcuni tipologie di intervento. Approfondiamo i cambiamenti in vista per chi è alle prese con il Superbonus.

Superbonus: la detrazione non verrà estesa a 10 anni

Inizialmente, il Superbonus prevedeva un’agevolazione fiscale del 110%, che doveva essere suddivisa in 5 quote annuali di pari importo. Tuttavia, con l’approvazione della Legge di Bilancio 2022, il periodo di fruizione della detrazione è stato ridotto a 4 anni per tutte le spese sostenute dopo il primo gennaio 2023. Ciò ha reso ancora più difficile per molti contribuenti, che hanno una bassa capacità fiscale, ottenere il rimborso sull’Irpef.

Per venire in aiuto ai contribuenti, il Ministero dell’Economia ha proposto di recuperare la detrazione del Superbonus (che dal 2023 è stato ridotto dal 110% al 90% per tutti) in 10 anni invece di 4. Purtroppo, lo stop è arrivato dalla Ragioneria Generale dello Stato che ha decretato che questa estensione non è sostenibile e risulta troppo onerosa. Questa soluzione mirava ad aiutare le famiglie con fasce di reddito più basso, perciò per il momento questa questione è ancora aperta.

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Superbonus villette: verso la proroga al 30 settembre 2023 per unifamiliari

Il termine ultimo per beneficiare del Superbonus al 110% per le abitazioni unifamiliari si avvicina rapidamente, essendo stato fissato al 31 marzo 2023. Ciò implica che tutti i lavori di ristrutturazione su questi edifici, i quali devono aver completato almeno il 30% del lavoro totale entro il 30 settembre 2022, devono essere ultimati entro tale data.

Tuttavia, è importante notare che attualmente ci sono alcuni emendamenti proposti al Decreto Legge 11/2023, che prendono in considerazione la proroga delle unifamiliari che hanno richiesto l’incentivo. Sebbene non ci siano ancora certezze in merito, è probabile che la nuova proroga venga fissata al 30 settembre 2023.

La news in dettaglio: Superbonus, proroga unifamiliari al 30 settembre 2023, cosa sappiamo

Torna lo sconto in fattura per l’abbattimento delle barriere architettoniche

Tra le novità più importanti, sembra esserci la reintroduzione dello sconto in fattura per alcune tipologie di lavori edili. In particolare, si tratta di una buona notizia per le persone con disabilità, che possono nuovamente ricorrere a questo incentivo per gli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche. Ciò significa che i lavori di installazione di ascensori per disabili, pedane, montascale e adattamento degli edifici alle esigenze dei disabili potranno ancora beneficiare della cessione del credito sia alle banche che all’impresa edile che esegue il lavoro.

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Edilizia libera e norma salva infissi e caldaie

Un’altra novità che sembra ormai confermata riguarda la possibilità di beneficiare dello sconti in fattura o della cessione del credito per coloro che hanno programmato lavori per la sostituzione di caldaie, infissi, pompe di calore in edilizia libera entro il 16 febbraio. Per poter avere la cessione del credito occorre dimostrare la data di programmazione dei lavori, sarà sufficiente presentare un bonifico dell’acquisto o dell’acconto con data certa. In alternativa, si può presentare una doppia autodichiarazione da parte del committente e dell’impresa, nella quale si attesti che l’acquisto è avvenuto prima del 16 febbraio 2023.

Per ciò che riguarda lo sconto in fattura, non sarà necessario aver registrato un contratto preliminare entro il 16 febbraio, ma farà fede la data di presentazione dell’istanza di titolo abilitativo per eseguire i lavori prefissati. La data di presentazione della CILAS, invece, non influisce sul diritto al bonus.

Sismabonus, confermato lo sconto in fattura per i Comuni terremotati

Ulteriori novità riguardano il Sismabonus, il quale potrà beneficiare nuovamente dello sconto in fattura, ma solo nell’area dei 140 Comuni del Centro Italia colpiti dal sisma (il cosiddetto cratere sismico). Lo stesso vale per le Onlus e gli Iacp.

Inoltre, il governo potrebbe adottare la strada del “comunicato legge” per bypassare le lungaggini necessarie alla creazione di un nuovo decreto legge per quanto riguarda le comunicazioni delle cessioni dei crediti degli sconti in fattura che sono stati realizzati nel 2022. L’obiettivo sarebbe quello di far rientrare nella scadenza del 31 marzo anche le cessioni e gli sconti che hanno avviato l’iter ma non si sono ancora concretizzati.

Remissione in bonis per cessione credito: le novità

Per coloro che non riescono ad effettuare la comunicazione della cessione del credito del Superbonus o di altri bonus edilizi all’Agenzia delle Entrate entro la scadenza del 31 marzo 2023, potrebbe essere possibile percorrere la strada della remissione in bonis.

L’anno scorso, è stata concessa la possibilità di effettuare la comunicazione entro il 30 novembre, a condizione che venisse pagata una sanzione di 250 euro. Questa misura potrebbe essere riproposta anche quest’anno, per i contribuenti che non riescono a trovare un acquirente per i propri crediti entro la fine di marzo.

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