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Caldaie, i controlli da fare per la sicurezza

Le caldaie riscaldamento, per offrire sempre le migliori prestazioni, necessitano di manutenzioni periodiche.

21-12-2017 (Ultimo aggiornamento 29-06-2023)
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Le caldaie riscaldamento devono essere sottoposte ad una regolare manutenzione. Questo lo sappiamo tutti. Molto spesso però si finisce per rimandare i controlli periodici, soprattutto quando l’impianto funziona regolarmente. Ma quei controlli sono importanti anche per la nostra sicurezza, poichè un impianto potrebbe non evidenziare problemi interni. Avere in casa una caldaia sempre perfettamente efficiente e sicura significa poter godere degli enormi benefici che questa offre, uniti alla tranquillità di vivere in un ambiente protetto. Troppo spesso le cronache dei giornali riportano episodi di incidenti domestici causati dal malfunzionamento della caldaia. Molte volte si tratta di vecchi impianti, non sottoposti ai regolari controlli stabiliti dalle normative vigenti. Quali sono le scadenze previste? Per saperlo con esattezza dobbiamo esaminare caso per caso, poichè ogni tipologia di caldaia presenta diverse esigenze di controllo. Il DPR 74/2013 stabilisce infatti che la manutenzione periodica deve essere fatta da ditte specializzate seguendo le indicazioni contenute nelle istruzioni tecniche fornite dal tecnico che ha installato l’impianto. Generalmente questa periodicità è compresa tra uno e due anni.

Da non confondere con la manutenzione ordinaria periodica, il controllo dei fumi ha scadenze ben precise. Stavolta a regolamentare la materia è la legge e non il tecnico. Nel DPR 74/2013 sono infatti contenuti i tempi con cui ogni caldaia deve essere sottoposta a verifica fumi e rendimento della combustione. L’allegato A del suddetto decreto stabilisce che tutti gli impianti con potenza uguale o inferiore a 100Kw debbano essere sottoposti a controllo biennale nel caso in cui siano alimentati da combustibile liquido o solido. Se invece vengono alimentati a GPL oppure a gas metano, l’obbligo di controllo scatta ogni quattro anni. Per gli impianti con potenza superiore a 100Kw le scadenze vengono dimezzate. Quelli alimentati con combustibile solido o liquido dovranno essere sottoposte a controlli annuali, mentre per quelle alimentate a GPL o gas metano la revisione dovrà avvenire ogni due anni.

Può accadere che alcune regioni abbiano tempi e modalità diverse di controllo caldaie riscaldamento. Questo perché quanto riportato nel DPR 74/2013 interessa esclusivamente quelle regioni che non hanno recepito la direttiva comunitaria 2002/91/CE, che regola il rendimento energetico degli edifici. Se durante uno dei controlli il tecnico dovesse rilevare guasti o problemi che rendano antieconomica la riparazione, potrebbe essere il momento di pensare alla sua sostituzione. Sono davvero tanti gli incentivi a disposizione per coloro che scelgono di sostituire la propria caldaia. La scelta di un nuovo modello cadrà inevitabilmente in quelle di ultima generazione, ovvero quegli impianti che offrono le massime prestazioni con i minimi consumi. Tra tanti modelli presenti sul mercato, è però importante saper scegliere quello più adatto alle proprie esigenze. Conoscerne il funzionamento, la tipologia e la componentistica aiuterà molto nella scelta ottimale. Tra i modelli di nuova generazione troviamo quelli a condensazione e quelli ad energie rinnovabili. Vediamo insieme quali sono le loro caratteristiche principali per capire se convengono davvero.

Le caldaie a condensazione offrono performances davvero molto alte, poiché permettono di sfruttare anche i vapori che vengono generati durante la combustione, trasformandoli in ulteriori fonti di calore con cui produrre acqua calda. Questo speciale sistema di recupero consente di risparmiare sulla bolletta. Anche la sicurezza che offre è notevolmente maggiore rispetto ad altri modelli. Se nelle altre caldaie occorre evitare la formazione dei fumi di condensazione, poichè andrebbero inevitabilmente a danneggiare i vari componenti dell’apparecchio, nella caldaia a condensazione il rischio viene azzerato dai materiali appositi utilizzati per la sua costruzione. Acciai speciali e leghe di alluminio mettono al riparo dal rischio di corrosione causato da quella condensa che invece riutilizzano.

Tra i vari modelli di caldaie riscaldamento in commercio troviamo anche quelle alimentate da energie rinnovabili. Sono destinate a coloro che cercano una scelta ecologica che offra tutte le performances di un buon impianto, tutelando e salvaguardando al tempo stesso il pianeta. Anche in questo caso vi sono diverse alternative. In commercio esistono modelli a biomassa, alimentati cioè a pellet , cippato o legna, in grado di riscaldarsi con elementi completamente naturali, senza immettere Co2 nell’atmosfera. Questi modelli, così come quelli a condensazione, seguono le stesse regole di controllo previste per le caldaie alimentate a combustibile solido.

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