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Accensione riscaldamento 2023 regione per regione e consigli per risparmiare

Quando è possibile accendere i riscaldamenti? Scopriamo le date e gli orari di accensione dei termosifoni regione per regione, oltre ai modi per risparmiare

17-10-2023
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Alessia Mancini

Content manager e blogger

Content manager e blogger, narratrice digitale appassionata di condividere idee e storie che ispirano e informano. Specializzata in interior design e tendenze del settore arredo, è affascinata da tutto ciò che riguarda il mondo della casa.
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L’avvicinarsi dell’inverno porta con sé il bisogno di garantire il comfort termico nelle nostre abitazioni, e per chi vive in condomini o utilizza sistemi di riscaldamento centralizzato, questo significa prestare attenzione alle date di accensione dei termosifoni. Il 2023 non fa eccezione, e come ogni anno, le regole per l’accensione dei riscaldamenti variano da regione a regione, a seconda dalla zona climatica in cui ci si trova.

Scopriamo quando si può accendere il riscaldamento nei vari comuni d’Italia e come gestire al meglio il nostro impianto per risparmiare energia e denaro.

Riscaldamento condominiale 2023: le date di accensione zona per zona

Se risiedi in un condominio o utilizzi un sistema di riscaldamento centralizzato, devi sapere che l’attivazione del riscaldamento è influenzata dalle leggi vigenti e dalla deliberazione adottata dall’assemblea dei condomini, in cui prevale la maggioranza dei voti. Attualmente, la regolamentazione del riscaldamento centralizzato (e autonomo) spetta al D.P.R 412/93, che stabilisce la data di accensione/spegnimento dei riscaldamenti e il numero massimo di ore giornaliere in cui l’impianto può rimanere acceso.

Tutti questi elementi sono legati alla zona climatica in cui si trova un determinato Comune. Infatti, la normativa suddivide il territorio italiano in 6 zone, a seconda della fascia climatica di appartenenza: se la zona A corrisponde ai territori con un clima più caldo, come ad esempio i comuni della Sicilia, la zona F, che non prevede alcuna limitazione, include l’arco alpino e le zone di montagna.

Ecco il calendario completo con le date di accensione:

1) Zona A: 5 ore giornaliere dall’8 dicembre al 7 marzo;
2) Zona B: 7 ore giornaliere dall’8 dicembre al 23 marzo;
3) Zona C: 9 ore giornaliere dal 22 novembre al 23 marzo;
4) Zona D: 11 ore giornaliere dall’8 novembre al 7 aprile;
5) Zona E: 13 ore giornaliere dal 22 ottobre al 7 aprile;
6) Zona F: nessuna limitazione.

Questo calendario, tuttavia, non è inflessibile, perché può essere modificato dai singoli comuni in presenza di condizioni climatiche particolarmente rigide: i sindaci possono dunque autorizzare l’accensione dei riscaldamenti al di fuori del periodo consentito, purché per una durata giornaliera ridotta. Ulteriori modifiche possono essere apportate dalla Delibera dell’assemblea condominiale (a maggioranza), che stabilisce le ore di accensione dei riscaldamenti all’interno di uno specifico condominio, sempre nel rispetto della normativa nazionale in materia. È quindi fondamentale che i condomini tengano conto di queste regole e cooperino per trovare un equilibrio tra il comfort termico e il rispetto delle normative vigenti.

Accensione caloriferi 2023 a Trento, Cuneo e Alpi: Zona F

Nella Zona F sono compresi i Comuni caratterizzati da climi più freddi, tra cui rientrano le province di Cuneo, Belluno e Trento. In queste località, si verificano Gradi Giorno superiori a 3.000, il che significa che gli impianti di riscaldamento centralizzato possono essere attivati o disattivati senza alcuna restrizione.

Accensione riscaldamento a Torino, Milano e Aosta: zona E

All’interno della Zona E, rientrano vari Comuni situati in Lombardia e Piemonte (come Milano e Torino), nell’Emilia-Romagna (come Bologna) e tutte le città con Gradi Giorno compresi tra 2.101 e 3.000, che non sperimentano climi così rigidi come quelli delle zone più fredde, ma le cui temperature tendono comunque a essere notevolmente basse. Per questo motivo, la legislazione consente l’accensione dei riscaldamenti centralizzati dal 22 ottobre al 7 aprile, con una durata giornaliera massima di tredici ore.

Tra le principali città incluse nella Zona E, escludendo le province precedentemente menzionate, troviamo Alessandria, Aosta, Bergamo, Brescia, Como, Bolzano, Modena, Parma, Padova, Reggio Emilia, Rimini, Trieste, Gorizia, Piacenza, Ravenna, Venezia, Udine, Verona, Perugia, Rieti, Frosinone, Campobasso, L’Aquila e Potenza.

Accensione caloriferi a Roma, Firenze, Ancona: Zona D

Nella zona D, le date previste per l’attivazione degli impianti di riscaldamento si estendono dal 8 novembre al 7 aprile, e l’uso dei termosifoni non può superare le 11 ore al giorno. Questa area del territorio nazionale comprende numerose province con Gradi Giorno compresi tra 1.401 e 2.100, tra cui Avellino, Ancona, Chieti, Caltanissetta, Firenze, Genova, Macerata, Foggia, Pesaro, Pisa, Prato, Forlì, Ascoli Piceno, Grosseto, Livorno, Isernia, Lucca, Massa Carrara, Matera, Nuoro, Pistoia, Pescara, Siena, Roma, Teramo, Terni, Viterbo e Vibo Valentia.

Accensione riscaldamento centralizzato a Napoli, Caserta e Bari: Zona C

La Zona C abbraccia i Comuni con gradi giorno tra 901 e 1.400 e comprende l’area adriatica settentrionale e alcune province tra cui Bari, Brindisi, Caserta, Benevento, Catanzaro, Imperia, Cosenza, Lecce, Napoli, Latina, Ragusa, Salerno, Oristano, Taranto e Sassari. Le date per l’attivazione dei sistemi di riscaldamento vanno dal 22 novembre al 23 marzo, consentendo un massimo di 9 ore di funzionamento al giorno.

Accensione caloriferi a Palermo, Reggio Calabria e Trapani: Zona B

All’interno della zona B, che comprende i comuni con gradi giorno tra 601 e 900, è consentito attivare i termosifoni dal 8 dicembre al 23 marzo, per un massimo di 7 ore al giorno secondo quanto previsto dalla legge sull’accensione del riscaldamento, e ciò vale per diverse province italiane, tra cui Palermo, Messina, Agrigento, Catania, Crotone, Siracusa, Trapani e Reggio Calabria.

Accensione riscaldamento Sud e Isole: Zona A

La Zona A comprende quei comuni con un grado giorno inferiore a 600, includendo quindi alcune delle zone più calde del nostro Paese, come Porto Empedocle e le isole di Lampedusa e Linosa. In questa situazione, è consentito accendere il riscaldamento dall’8 dicembre al 7 marzo, ma con un limite massimo di 5 ore al giorno.

Come risparmiare sul riscaldamento?

Una volta compreso quando si può accendere il riscaldamento, è importante anche conoscere le strategie per ammortizzare i consumi in bolletta. Ecco qualche piccolo accorgimento:

  • Ottimizza l’isolamento. Un buon inizio per risparmiare sul riscaldamento è assicurarsi che la tua casa sia ben isolata. Controlla porte e finestre per fughe d’aria e sigilla le eventuali crepe con nastro isolante o guarnizioni. Assicurati anche che il tetto e le pareti siano adeguatamente isolati, poiché questo ridurrà notevolmente la dispersione di calore.
  • Programma il termostato. Un termostato programmabile è un alleato prezioso per il risparmio energetico. Puoi impostarlo in modo che la temperatura si abbassi durante la notte o quando sei fuori casa e si alzi quando sei presente. In questo modo, eviterai di riscaldare inutilmente gli ambienti vuoti.
  • Utilizza il Bonus bolletta. Il Bonus bolletta è un’iniziativa governativa che offre sconti sulla bolletta energetica alle famiglie a basso reddito. Se rientri in questa categoria, verifica se hai diritto a questo aiuto finanziario e assicurati di usufruirne per ridurre i costi del riscaldamento invernale.
  • Installa una caldaia a condensazione. Se stai cercando un modo per migliorare l’efficienza energetica del tuo sistema di riscaldamento, l’installazione di una caldaia a condensazione è una scelta saggia. Queste moderne caldaie sfruttano il calore latente nei gas di scarico per riscaldare l’acqua, riducendo così il consumo di gas e il costo del riscaldamento. Inoltre, sono più ecologiche, contribuendo a ridurre le emissioni di CO2.
  • Pulizia e manutenzione dell’impianto di riscaldamento. Oltre alla manutenzione della caldaia, è importante considerare la pulizia e la manutenzione dell’intero impianto di riscaldamento. La manutenzione regolare dell’intero impianto di riscaldamento include controlli sui radiatori, la pulizia dei tubi, l’eliminazione di eventuali ostruzioni e la verifica del funzionamento corretto di tutte le componenti. Inoltre, l’ispezione delle valvole e dei regolatori di pressione aiuta a prevenire perdite di calore indesiderate e a ottimizzare l’efficienza energetica.

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