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Camino a legno: 5 soluzioni per la tua casa

Camino a legna: in questo articolo vi daremo dei consigli per trovare la soluzione più adatta a voi

09-10-2018 (Ultimo aggiornamento 16-06-2021)
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RISCALDAMENTO

Nell’immaginario del paradiso immobiliare, spiccano le case che possiedono un camino. Da sempre questo è l’elemento fondamentale che conferisce ad un’abitazione una caratteristica familiare, qualcosa attorno alla quale le famiglie possono riunirsi da sempre. Ovviamente negli anni il camino si è evoluto, cambiando forme materiali, acquisendo tecnologia e trovando nuovi composti da bruciare per riscaldare i suoi avventori.

Camino aperto

Ecco la più tradizionale delle opzioni, il classico camino a legna, che incornicia la visione con dei mattoni rossi. Purtroppo per voi però non è la scelta migliore se volete davvero stare caldi, visto che l’80% del calore viene disperso.

Camino aperto ventilato

Per ovviare alle problematiche sopra descritte questo modello è stato dotato di ventole che aiutano il calore a propagarsi correttamente nell’ambiente circostante, alzando il livello di efficienza energetica al 40%.

Camino chiuso

Ha una struttura di acciaio o ghisa e un vetro ceramico capace di resistere anche a temperature che toccano gli 800°. I vantaggi di questa scelta sono nella maggior sicurezza (visto la soluzione è chiusa su tutti i lati), nella maggior capacità di combustione, la dispersione del calore si riduce fino al 20% e può restare in funzione fino a 10 ore consecutive (dotata di timer, accensione e spegnimento possono essere programmati). Funziona a legno o gas, oppure combinate tra di loro. Vengono venduti anche in versione monoblocco, cioè già assemblate in unico pezzo per essere installate più agevolmente. Un ulteriore pro è quello che consente di essere utilizzata anche per riscaldare le stanza vicine, tramite la canalizzazione dell’aria.

Camino chiuso ventilato

Sfrutta fino all’80% del suo pontenziale grazie alla sua caratteristica ibrida che combina il camino chiuso con quello aperto e ventilato, garantendo un notevole risparmio di energia e quindi di denaro.

Termocamino

Se volete una modalità che possa rimpiazzare completamente il vostro impianto di riscaldamento, abbiamo quello che fa per voi. Il termocamino può essere utilizzato anche per riscaldare l’acqua, che appunto ne permette il funzionamento. La combustione riscalda il fluido all’interno, che poi viene mandato ai radiatori.

Camino prefabbricato

Anche in questo caso la soluzione si presenta in un pezzo unico, pronto per essere installato. La complessità e il costo dell’installazione possono variare a seconda del modello scelto. Nel caso della tipologia finita, l’unica cosa che rimane da fare è l’allacciamento alla canna fumaria, se invece avete optato per quelli semi-finiti, bisognerà collegare le varie parti tra di loro e per quanto riguarda il prefabbricato grezzo, è necessaria la presenza di un montatore esperto per procedere.

Ovviamente per poter effettuare una scelta ponderata ci sono molte variabili da considerare, nel nostro articolo abbiamo preferito parlarvene dal punto di vista della resa del calore e della facilità d’installazione ma la distinzione può essere operata anche per differenze di combustibile, quantità di manutenzione o diversità di prezzo.

I camini aperti, necessitando di un importante lavoro di muratura possono arrivare a costare anche 10.000 euro mentre per i modelli alimentati a pellet (termocamino), il prezzo va dai 1.5000 euro ai 6.000 euro.

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