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Guida all'installazione colonnine elettriche in condominio: regole, spese, disciplina

Quali sono le regole per installare le colonnine elettriche in condominio? Chi decide e come si gestiscono le spese? Ecco le regole da seguire e l'agevolazione disponibile

24-03-2021 (Ultimo aggiornamento 07-06-2022)
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Negli ultimi anni, in Italia si stanno diffondendo gli impianti domestici per la ricarica dei veicoli elettrici. D’altronde, nel 2020 il Governo ha stabilito l’obbligo di inserire le cosiddette “colonnine elettriche” negli edifici di nuova costruzione, anche quelli non residenziali dotati di almeno dieci posti auto. Naturalmente, si possono sempre installare nuovi impianti presso edifici già esistenti e condomini. Ma come viene gestita questa decisione? Come si decide la ripartizione delle spese? Ecco tutte le risposte legate a normative e regole per installare le colonnine elettriche in condominio.

Colonnine elettriche in condominio nelle parti comuni: chi decide?

Tutte le opere edilizie legate alla realizzazione delle colonnine elettriche devono essere approvate durante l’assemblea condominiale, nella prima o seconda convocazione. Quindi, la proposta deve essere discussa durante la riunione e poi approvata dalla maggioranza degli intervenuti o almeno la metà del valore dell’edificio (riferimento normativo: articolo 17 quinquies, comma secondo, della I. n. 134/20212).

Questo iter è necessario se si vogliono installare gli impianti nelle parti comuni come il parcheggio o il cortile condominiale. In questo caso, le colonnine devono essere accessibili a tutti e nessun condomino deve trovare alcun impedimento nell’uso.

Gli impianti non devono assolutamente compromettere la struttura e la sicurezza dell’edificio o avere un impatto negativo sul decoro architettonico. Bisogna poi ricorrere sempre a un installatore abilitato. Il professionista deve quindi certificare la sua qualifica e rilasciare il certificato di conformità dell’impianto e il suo funzionamento. In ogni caso, un semplice impianto non può essere considerato nè un’innovazione gravosa nè una spesa voluttuaria, ma anzi per il legislatore sono investimenti molto utili per il condominio soprattutto nel lungo periodo. Senza contare che permettono sicuramente di aumentare il valore dell’immobile e donare una connotazione innovativa e all’avanguardia al plesso.

Se l’assemblea boccia la proposta, chi ha inoltrato la richiesta può installare la colonnina a proprie spese. Anche in questo caso deve passare dall’assemblea condominiale, assicurandosi di non arrecare alcun cambiamento a struttura, sicurezza, decoro architettonico dell’edificio. In molti casi è sufficiente inviare una comunicazione all’amministratore.

Colonnina elettrica condominiale: spese da valutare

Oltre ai costi di installazione e gestione dell’impianto, occorre poi valutare anche quelli della ricarica di energia. Il costo media dell’energia elettrica relativo al biennio 2019-2020 si aggira intorno ai 0,16 e 0, 22 €/kWh. Per fare il pieno di energia a un’automobile con batterie da 50 kWh servono dagli 8 agli 11 euro. Il consumo medio è di 6 km/kWh, la spesa per percorrere circa 100 km è di circa 3 €.

Per migliorare le prestazioni e avere un guadagno a lungo termine, si può connettere la colonnina elettrica a un impianto solare o fotovoltaico.

Colonnina elettrica privata

La colonnina può essere installata anche da un singolo condomino. In questo caso, occorre inserirla nello spazio di sua proprietà e naturalmente a sue spese: un box, un posto auto. Però, se il posto auto è all’aperto, quindi visibile esternamente, occorre che tutti i condomini siano d’accordo o comunque informati. Infatti, quando si ha a che fare la facciata e in generale l’esterno dell’edificio bisogna chiedere l’approvazione di tutti, passando per l’assemblea condominiale.

In ogni caso, le regole legate ad attività e opere sono inserite nel Regolamento Condominiale. Se non c’è l’esplicita necessità di avere l’approvazione da parte di tutti, è comunque una buona norma comunicarlo prima dell’inizio dei lavori. Dopo la comunicazione, l’amministratore si dovrà preoccupare che sia tutto eseguito a norma aggiornando anche il certificato antincendio.

Installazione colonnine elettriche in condominio: agevolazioni e detrazioni fiscali

Fino al 31 dicembre 2021, chi desidera installare colonnine elettriche sia private che comuni, quindi negli spazi condominiali, ha accesso a un’agevolazione: detrazione fiscale del 50% delle spese ammissibili sostenute. L’agevolazione copre sia l’acquisto dell’impianto che la messa in opera e i costi per la richiesta dell’aumento della potenza fino a 7 Kw.

La spesa massima è di 3 mila euro, quindi la detrazione può arrivare fino a 1.500 euro. Il contributo si divide tra gli aventi diritto. Per usufruire del bonus occorre che le infrastrutture siano localizzate in uno o più punto dello spazio comune non accessibili al pubblico.

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