Lampade riscaldanti per l'inverno: sono davvero utili?
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Lampade riscaldanti per interni ed esterni, sono davvero utili? Cosa valutare prima dell'acquisto

Le lampade riscaldanti per interni ed esterni devono essere scelte con grande attenzione, ecco come fare e quando sono una buona idea

29-10-2025
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Illuminare casa e riscaldarla allo stesso tempo? Con le lampade riscaldanti per interni ed esterni è possibile. Questa soluzione semplice ed economica può contribuire a creare il microclima perfetto soprattutto durante i mesi invernali. Se hai interesse nell’acquistare questa soluzione, sappi che oltre a scaldare e illuminare, si può integrare perfettamente nello stile di arredamento. Ma prima di capire se una lampada riscaldante è la scelta giusta per te dovrai fare alcune valutazioni. Vediamole subito.

Come funziona una lampada riscaldante?

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lampada riscaldante

Fonte foto: Shutterstock

Le lampade riscaldanti sono utilizzate in tanti ambiti: da quello domestico, a quello industriale e commerciale. Se posizionate in casa permettono di riscaldare uno spazio in particolare, come un punto della stanza. Per esempio, si possono posizionare in camera da letto o soggiorno per scaldare in modo continuo un dato ambiente senza ricorrere ad altri tipi di riscaldamento che invece agiscono a livello più esteso.

Queste soluzioni sono dotate di una lampadina che emette raggi ad infrarossi e tra questi si sviluppano delle onde elettromagnetiche assolutamente innocue per la salute e invisibili ad occhio nudo ma capaci di generare calore quando toccano oggetti e superfici. Questa è una differenza importante rispetto ad altri sistemi di riscaldamento tradizionali che invece riscaldano l’aria circostante e non mirano ad oggetti o superfici in particolare.

Come scegliere la lampada riscaldante? Grado di protezione IP, onda e tipologia

Se si desidera acquistare una lampada riscaldante è importante valutare alcuni aspetti, ad iniziare dal grado di protezione IP che indica qual è l’ambiente in cui può essere posizionata.

Questo indice ci comunica quanto una lampada riesce a proteggersi dall’ingresso di corpi estranei o umidità. Più alto è il numero e maggiore è la protezione. Per esempio, una lampada da esterno può avere una classe IP 44 che permette di resistere a lievi piogge oppure 65 che resiste a temporali intensi. Quindi, quando si sceglie la lampada riscaldante è molto importante valutare questo dato. Infatti, non tutte le lampade riscaldanti sono adatte all’esterno e potrebbero danneggiarsi o essere un rischio per la sicurezza delle persone.

Un altro aspetto importante è legato alla capacità di diffondere il calore, dato dal tipo di onda che caratterizza il dispositivo.

Le onde si differenziano in lunghe, medie e corte.

Le onde medie veloci sono in grado di diffondere il calore in modo uniforme e intenso, mantenendolo anche dopo lo spegnimento. Questo tipo di lampade sono usate in ambito industriale.

Le onde corte emanano calore entro un secondo dall’accensione ma in modo meno esteso e si dissipa subito dopo lo spegnimento. Il colore è rubino e la temperatura è molto alta.

Le onde lunghe sono quelle più diffuse nei termoarredi, per esempio nel riscaldamento a parete oppure nelle lampade da interno a soffitto. Hanno poco effetto radiante, che diventa però percepibile quando ci si avvicina. Sono le più diffuse e consigliate in ambito domestico.

Un altro elemento che può condizionare la scelta è sicuramente la tipologia di dispositivo. Le lampade possono essere usate in ogni tipo di ambiente, sia interno come il soggiorno o la camera da letto, sia esterno come una terrazza. Ne esistono a parete, a soffitto e a piantana, quindi dotate di un supporto da terra. Di questo ultimo gruppo fanno parte i cosiddetti funghi riscaldanti che si posizionano negli spazi outdoor.

Quando usare le lampade riscaldanti?

lampadina riscaldante

Fonte foto: Shutterstock

Le lampade riscaldanti vanno utilizzare con attenzione, per questo motivo è molto importante affidarsi al parere di un esperto prima di acquistarle e inserirle dentro la propria abitazione. Si possono usare in ambienti ventilati e non troppo piccoli, per esempio si può usare per scaldare anche uno studio o postazione di lavoro.

Esistono lampade riscaldanti elettriche progettate proprio per uso interno che non emettono fumi, sono sicure e spesso dotate di sistemi di spegnimento automatico in caso di surriscaldamento o ribaltamento.

Allo stesso tempo, si devono evitare quelle che funzionano a gas o combustione dentro casa perché rilasciano monossido di carbonio e sono pericolose.

Inoltre, è meglio non posizionarle vicino a tende, letti, tessuti perché c’è il rischio di incendio. Allo stesso modo, è importante non lasciarle accese durante il sonno ma usarle solo quando c’è la supervisione di una persona.

Se si è alla ricerca di un sistema più sicuro, che consuma poco e capace di riscaldare singoli ambienti in modo efficace si può optare per il condizionatore, che è inverno riscalda gli ambienti senza consumare troppo, e si può anche usare con la funzione di deumidificatore.

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Domande frequenti:

  • Quali sono le lampade che generano calore?

    Le lampade a incandescenza, alogene e alcune fluorescenti generano calore durante il funzionamento. Quelle a LED, invece, producono pochissimo calore e sono più efficienti dal punto di vista energetico.

  • Quanto consumano le lampade riscaldanti?

    Le lampade riscaldanti a infrarossi consumano tra 0,29 e 0,8 kWh, in base alla potenza. Offrono un risparmio energetico fino al 60% rispetto ai sistemi tradizionali.

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