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Riscaldamento fan coil: quali sono i costi?

Se stai pensando di rinnovare il tuo impianto di riscaldamento, il fan coil potrebbe essere la giusta soluzione per te. Scopri i pro e i contro!

04-02-2022 (Ultimo aggiornamento 22-02-2024)

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Quando si deve scegliere il metodo di riscaldamento per la propria abitazione. è normale essere assaliti dai dubbi. “Quale sarà il metodo migliore?” “Quale tipologia di riscaldamento sarà più efficiente?”.

Oggi su PG Casa esaminiamo tutti i pro e i contro del riscaldamento a fan coil: una tipologia di riscaldamento anche conosciuta come ventilcovenzione dal funzionamento piuttosto semplice. Continua a leggere per saperne di più, sia sul funzionamento che sull’installazione.

Cos’è il riscaldamento a fan coil?

Il riscaldamento a fan coil – che, come abbiamo visto, si definisce anche ventilcovenzione – consiste nella ventilazione degli ambienti con aria calda o fredda a seconda delle esigenze, per fornire il riscaldamento e la climatizzazione della casa.

Ma come funziona? Il funzionamento del riscaldamento a fan coil non è complicato. L’aria viene immessa nell’ambiente grazie ad un’unità interna che può essere installata in basso – il fan coil a parete – o in alto – il fan coil a soffitto. Da queste unità fuoriesce l’aria, la quale è stata prima portata alla temperatura desiderata grazie ad uno scambiatore di calore direttamente connesso con la caldaia o con la pompa di calore.

Quali sono i pregi del riscaldamento a fan coil?

Dopo aver analizzato il funzionamento di questo tipo di riscaldamento, è il momento di scoprire tutti i pro e i contro del riscaldamento a fan coil.

Partendo dai vantaggi, si può dire che questi siano rappresentato innanzitutto dai bassi consumi di funzionamento. Rispetto ai classici caloriferi – i radiatori del tipico riscaldamento a caldaia – i fan coil non necessitano di una temperatura dell’acqua molto alta per funzionare correttamente. Basterà che l’acqua sia portata alla temperatura di 60° e il fan coil può riscaldare facilmente un’intera stanza, con una riduzione del consumo di almeno il 30%. Nonostante il fan coil funzioni soltanto se attaccato alla corrente elettrica, il suo consumo è davvero poco rilevante.

Un altro vantaggio è indubbiamente la facilità di utilizzo! Il fan coil funziona in maniera assolutamente intuitiva, mediante un pannello di controllo o di un telecomando per regolare la temperatura e la velocità del flusso di aria ventilata da immettere nell’ambiente. I modelli di ultima generazione – al pari dei condizionatori – possono essere impostati con vari programmi di ventilazione e dispongono di un comodo timer per accensione e spegnimento.

Infine, il fan coil consente di ottenere una certa uniformità di temperatura all’interno di tutti gli ambienti della casa. Come? Basterà installare il fan coil giusto: al centro del soffitto per le stanze più grandi, come per esempio la sala, e a parete nelle stanze più piccole. In questo modo, l’aria verrà immessa nell’ambiente in quantità ottimale, senza spreco di energia.

Altri pregi – sicuramente non secondari – derivanti dall’installazione dei fan coil sono sicuramente i filtri dell’aria che vengono installati all’interno delle unità interne. Grazie a questi, durante il loro funzionamento sarà possibile far circolare nell’ambiente aria pulita, salubre e priva di microrganismi potenzialmente pericolosi per le vie aeree degli abitanti della casa.

Quali sono i difetti del riscaldamento a fan coil?

Il percorso di analisi dei pro e contro del riscaldamento a fan coil continua con i difetti di questo tipo di riscaldamento. Il primo “difetto” da sottolineare è la necessità – per l’installazione del riscaldamento a fan coil – della presenza di un impianto di riscaldamento precedente. Ergo: per far sì che lo scambiatore di calore funzioni, devono essere già presenti tubature che fanno circolare l’acqua calda proveniente da una caldaia o da una pompa di calore esterna.

Un problema che spesso scoraggia l’installazione di fan coil è la condensa! Sia per l’erogazione di aria calda che per l’erogazione di aria fredda, i fan coil producono una grande quantità di condensa acquosa, che va ad accumularsi all’interno degli appositi serbatoi. Periodicamente, sarà necessario accertarsi che questi serbatoi non siano troppo pieni e non trabocchino e, in caso di necessità, sarà necessario svuotare manualmente.

Se, come abbiamo visto, il fan coil è in grado di ridurre i consumi di almeno il 30%, questo risparmio andrà ad ammortizzare gli elevati costi di installazione. Se in casa è già presente un impianto di riscaldamento a caldaia o a pompa di calore, il costo da sostenere sarà soltanto quello dell’acquisto e dell’installazione delle unità interne, i fan coil. Se invece la casa ne è sprovvista, insieme ai fan coil dovrà essere anche installata la caldaia o la pompa di calore, entrambe con relativo impianto idraulico.

Infine, i fan coil sono un sistema di riscaldamento abbastanza rumoroso, indipendentemente dal modello scelto. Questo avviene a causa della ventola che gira per emettere il flusso d’aria, il cui rumore potrebbe essere trascurabile in alcuni ambienti come la cucina, ma parecchio fastidioso in camera da letto, ambiente dedicato al riposo.

Costi di installazione e gestione

Sono diversi i fattori che influenzano sia il costo di installazione:

che i costi di gestione:

Costi indicativi del riscaldamento a fan coil:

Installazione:

Gestione:

Esempio:

Un impianto a fan coil per un appartamento di 100 mq con 6 fan coil, installato in modo standard, può avere un costo di circa 3000€. I costi di gestione annui si aggirano intorno ai 500€, comprensivi di consumi energetici e manutenzione ordinaria.

Tieni presente che:

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