Spazzacamino: chi è, cosa fa, che attrezzi usa, come diventarlo

Esiste un corso per diventare spazzacamino? Quanto costa chiamarne uno e quali attrezzi usa per pulire la canna fumaria? Scopri di più nella nostra guida.

Lo spazzacamino è un mestiere antico, nato alcuni secoli fa dalla necessità di pulire le canne fumarie dei caminetti, allora presenti in ogni abitazione. Questo lavoro veniva principalmente eseguito da ragazzi di corporatura minuta, capaci di entrare all’interno dei comignoli. Nel nostro immaginario la figura dello spazzacamino è associata al personaggio di Bert in Mary Poppins, interpreto da Dick Van Dyke. Lo stesso attore nel film interpretava anche il ruolo del Sig. Dawes, il direttore della banca. Quale associazione più riuscita, visto che al giorno d’oggi il mestiere dello spazzacamino può portare a notevoli guadagni?

Il lavoro dello spazzacamino oggi

Lo spazzacamino non è più il solo manutentore delle canne fumarie dei caminetti, ma deve anche far sì che l’impianto fumario sia sempre efficiente, che non presenti anomalie e soprattutto garantirne la sua funzionalità. La sua figura è di notevole importanza, in quanto svolge un ruolo di prevenzione da avvelenamenti da monossido di carbonio, e anche da eventuali incendi. Avendo assunto una notevole responsabilità sull’efficienza e sicurezza dell’impianto, a questa figura è stata associata una normativa che disciplina le competenze e le responsabilità a cui deve sottoporsi il professionista.

Corso da spazzacamino: come funziona e come si articola?

Proprio a causa del nuovo ruolo assunto dallo spazzacamino nell’età moderna questa figura, prima di potersi definire tale, deve possedere l’abilitazione alla manutenzione ed installazione degli impianti sui quali va ad operare. Proprio per questo motivo esistono dei corsi formativi la professione da spazzacamino che possono andare dai €250 per un corso base di 2 giorni, fino ai €3000 per corsi professionali dalla durata di 3 anni. Naturalmente esistono anche corsi di aggiornamento, in quanto la tecnologia associata a questo ruolo è cambiata moltissimo nel corso degli ultimi anni.

Attrezzi ed attrezzature dello spazzacamino

In antichità si passava semplicemente una corda dal comignolo fino ad arrivare al caminetto, si legavano delle matasse di rovi all’estremità e, grazie all’azione meccanica dello spazzacamino, si andava ad eliminare la fuliggine. Oggi questa operazione è molto più complessa, ma al contempo anche più sicura. Innanzitutto, si esegue un controllo preventivo tramite una telecamera per visionare lo stato della canna fumaria. La scovolatura viene dunque eseguita tramite delle spazzole, costruite con materiali idonei ad asportare e smaltire la fuliggine, che non vadano ad intaccare la struttura e la funzionalità della canna fumaria. L’operatore predisposto alla pulizia dei camini deve essere inoltre a conoscenza delle più recenti normative in materia di risparmio energetico, per permettere l’installazione di un impianto a norma anche dal punto di vista ambientale.

Chiamare uno spazzacamino. Quanto costa?

Eseguire una manutenzione efficiente della propria canna fumaria è molto importante. Per questo è necessario affidarsi a personale competente, che conosca tutte le tecniche e le tipologie di intervento che si possono eseguire sull’impianto dell’impianto termico. I prezzi di chiamata per l’intervento dello spazzacamino non sono particolarmente eccessivi, e possono andare da pochi euro per l’installazione di una congiunzione fino ad una trentina di euro per il controllo dello scarico dei fumi. Perché rischiare quindi? Affidarsi ai professionisti del settore è sempre una buona idea.