Fare il cappotto termico con l'Ecobonus o Superbonus: cosa conviene

• Cappotto termico con Superbonus: requisiti e limiti di spesa
• Cappotto termico con Ecobonus: funzionamento e massimali

Con l’urgente necessità di ridurre le emissioni di carbonio e migliorare l’efficienza energetica degli edifici, sono in molti a valutare l’installazione di sistemi di isolamento a cappotto per migliorare il comfort termico e ridurre i consumi domestici. Trattandosi di un investimento economicamente impegnativo, seppure venga ammortizzato nel lungo termine, sono disponibili diversi incentivi fiscali per contenere i costi dell’acquisto e dell’installazione. Due in particolare sono piuttosto popolari: l’Ecobonus e il Superbonus, ciascuno con propri requisiti, massimali e vantaggi. Approfondiamo entrambe le opzioni.

Cappotto termico con Superbonus: requisiti e limiti di spesa

L’installazione del cappotto termico rappresenta uno degli interventi principali previsti dal Decreto Rilancio. Concretamente, tramite questo intervento, era possibile accedere al SuperEcobonus, che permetteva di detrarre il 110% delle spese fino al 2022, il 90% nel 2023, il 70% nel 2024 e il 65% nel 2025.

Inoltre, essendo un intervento trainante, consente di ottenere gli stessi benefici anche per l’installazione di infissi, caldaie a condensazione, sistemi solari termici, impianti fotovoltaici, colonnine elettriche per la ricarica delle auto, e così via.

Dal 17 febbraio 2023, non è più possibile ottenere sconti in fattura o cedere il credito fiscale. L’unica opzione rimasta è quella della detrazione fiscale.

La detrazione massima del Superbonus 2024 per l’installazione di un sistema a cappotto è di:

• 50mila euro per gli immobili unifamiliari o indipendenti all’interno di edifici plurifamiliari;
• 40mila euro per gli edifici composti da uno a otto unità immobiliari;
• 30mila euro per gli edifici con più di otto unità.

Per poter beneficiare del Superbonus per l’installazione del cappotto termico, è necessario coibentare almeno il 25% delle superfici opache verticali, orizzontali e inclinate (senza considerare gli infissi) dell’involucro esterno.

Con il Superbonus è anche possibile installare il cappotto termico su un singolo appartamento, ma è essenziale che l’assemblea condominiale autorizzi l’intervento sulla parte esterna relativa alla tua abitazione e che tu rispetti tutti i requisiti per accedere al Superbonus. L’intervento deve riguardare almeno il 25% della superficie disperdente lorda dell’intero edificio e migliorare almeno di due classi energetiche l’edificio nel suo complesso, oppure raggiungere la classe energetica più alta. Questo deve essere dimostrato tramite un attestato di prestazione energetica rilasciato da un tecnico abilitato. È importante notare che si parla dell’intero edificio e non solo del tuo appartamento. Inoltre, è necessario verificare che il regolamento edilizio del Comune consenta l’isolamento parziale della facciata.

Cappotto termico con Ecobonus: funzionamento e massimali

Un’ulteriore alternativa è rappresentata dall’Ecobonus, che offre la possibilità di recuperare dal 65% fino all’85% delle spese sostenute. La detrazione viene  distribuita in 10 rate (a differenza delle 4 del Superbonus), offrendo un’agevolazione ai contribuenti con minor capacità fiscale.

Se risiedi in una villetta unifamiliare, potresti recuperare fino al 65% della spesa, con un massimo di 60mila euro di detrazione. Invece, nel caso tu viva in un condominio o in un’abitazione composta da più unità, potresti detrarre le spese al 70% se isolassi più del 25% della superficie disperdente dell’edificio, e addirittura al 75% se raggiungessi specifici standard energetici con l’intervento. In questo caso, la spesa ammissibile sarebbe di 40mila euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio.

Con l’Ecobonus, gli obblighi aumentano: è necessario utilizzare cappotti termici più efficienti, i costi applicati dalla ditta dovranno essere congrui rispetto ai prezzari DEI o regionali e, infine, sarà richiesta l’asseverazione da parte di un professionista che attesti il rispetto delle norme per accedere all’Ecobonus.

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