Quanto si guadagna davvero con un gruppo di autoconsumo in condominio
Vuoi abbattere i costi in bolletta e rendere il tuo condominio più sostenibile? Scopri l’autoconsumo condominiale: l’alternativa smart alle comunità energetiche, con meno burocrazia e più vantaggi economici.
Alessia Mancini
Content manager e blogger
- Autoconsumo in condominio: una soluzione alternativa alle comunità energetiche
- Gli incentivi disponibili per il fotovoltaico condominiale
- Fotovoltaico in condominio: quanto si risparmia davvero
In un contesto in cui l’efficienza energetica e la sostenibilità sono sempre più centrali, molti condomini si trovano di fronte a una scelta: aderire a una comunità energetica o optare per soluzioni più snelle come l’autoconsumo collettivo. Se da un lato le comunità energetiche offrono una visione innovativa e condivisa della produzione energetica, dall’altro la loro complessità burocratica può rappresentare un ostacolo per realtà più piccole. È qui che entra in gioco il gruppo di autoconsumo condominiale: un modello più semplice, immediato e vantaggioso, che consente di produrre e condividere energia rinnovabile tra i condomini, con minori adempimenti e un accesso diretto agli incentivi economici. Nel nostro approfondimento, scoprirai come funziona, quali vantaggi offre e perché oggi rappresenta una delle alternative più efficaci e concrete per ridurre le bollette e migliorare l’efficienza energetica del tuo edificio.
Autoconsumo in condominio: una soluzione alternativa alle comunità energetiche
Le comunità energetiche, pur rappresentando un’innovazione importante, richiedono registrazioni notarili e comportano una complessità amministrativa che scoraggia molti piccoli gruppi. Il gruppo di autoconsumo rappresenta invece una formula più snella e accessibile, richiedendo semplicemente la presenza di almeno due partecipanti e un impianto di produzione energetica.
Il meccanismo operativo prevede che il condominio nomini un soggetto responsabile per la gestione della ripartizione energetica. I partecipanti al gruppo decidono collegialmente come distribuire l’energia prodotta dall’impianto, optando generalmente per criteri basati sui millesimi condominiali o su una suddivisione per unità abitative.
L’energia viene prioritariamente utilizzata per alimentare le aree comuni del condominio (illuminazione, ascensori, pompe), mentre l’eccedenza viene immessa nella rete elettrica e “virtualmente” condivisa tra tutti i partecipanti secondo le regole stabilite.
Questa configurazione permette di condividere l’energia prodotta in eccesso tra i membri del gruppo, ricevendo al contempo incentivi economici per questa condivisione. La burocrazia è ridotta al minimo, rendendo l’approccio ideale per realtà condominiali di piccole e medie dimensioni.
Gli incentivi disponibili per il fotovoltaico condominiale
Una delle novità più interessanti riguarda gli incentivi a fondo perduto del 40% disponibili attraverso i fondi PNRR. Inizialmente limitati ai comuni con meno di 5.000 abitanti, questi contributi sono stati recentemente estesi a tutti i centri urbani con popolazione inferiore ai 50.000 abitanti.
L’incentivo è particolarmente vantaggioso: per impianti fino a 100 kW, il valore è fissato a 100 euro per MWh, equivalente a 0,10 euro per ogni kWh condiviso. Periodicamente, il GSE trasferisce l’importo complessivo al soggetto responsabile, che provvede alla ripartizione secondo gli accordi prestabiliti.
Fotovoltaico in condominio: quanto si risparmia davvero
Molti condomini non sanno ancora che è possibile risparmiare fino al 90% con un impianto fotovoltaico condiviso. Se stai valutando questa opzione, devi sempre confrontare attentamente l’investimento iniziale con i benefici economici che otterrai. Nel caso di installazioni fotovoltaiche comuni nei complessi residenziali, l’esborso economico risulta più contenuto e accessibile rispetto agli impianti privati, permettendo spesso di azzerare completamente le bollette energetiche del tuo edificio. Il ritorno dell’investimento si concretizza tipicamente in soli 3-5 anni: un periodo relativamente breve che ti permetterà di massimizzare i vantaggi economici per decenni.
Ma come funziona esattamente questo risparmio? La convenienza economica del solare condominiale si basa principalmente sulla riduzione dei costi energetici attraverso due dinamiche fondamentali, entrambe collegate al sistema di autoconsumo collettivo.
In primo luogo, il tuo condominio consuma direttamente l’energia prodotta per alimentare le utenze comuni. Pensa a tutto quello che condividi con i tuoi vicini: ascensori, illuminazione di cortili, giardini, parcheggi, portoni automatici e cancelli. L’impianto genera elettricità immediatamente utilizzabile per questi servizi, grazie al collegamento diretto al punto di connessione condominiale (POD). Questo significa che l’energia solare viene trasformata in corrente elettrica subito disponibile per il tuo edificio.
Il secondo vantaggio è che puoi accedere agli incentivi governativi per l’autoconsumo virtuale. Per ogni chilowattora di energia condivisa, il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) riconosce al tuo condominio sia un compenso di valorizzazione (che include il prezzo dell’energia e alcune componenti tariffarie risparmiate grazie all’autoproduzione, come le perdite di distribuzione) sia un premio di 100 euro per megawattora. Il GSE eroga questi incentivi sotto forma di rimborsi al condominio, che poi tu e i tuoi vicini deciderete come ripartire.
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