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Impianto solare termico: a circolazione naturale o forzata

Una breve guida per la scelta del miglior impianto solare termico: caratteristiche e tipologie di progettazione.

11-08-2019 (Ultimo aggiornamento 11-03-2024)

Domenico Ielo

Ingegnere Civile

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Un impianto solare termico può avere due tipi di circolazione, naturale oppure forzata. In questo articolo vogliamo aiutarti a capire quale sia la soluzione migliore, se hai intenzione di installare un impianto di questo tipo a casa tua. Potrai scoprire le differenze dei due tipi di impianti e i vantaggi e gli svantaggi di ognuno, in modo da poter fare la scelta più adatta alle tue esigenze e a quelle della tua abitazione.

Impianto solare termico a circolazione naturale

In un impianto solare termico a circolazione naturale la circolazione tra collettore e serbatoio di accumulo sfrutta il principio di gravità e non vengono utilizzati i circolatori. Il fluido termovettore si riscalda all’interno del collettore ed essendo caldo, è più leggero del fluido freddo all’interno del serbatoio. Da questa differenza di densità si genera una circolazione naturale. Il fluido riscaldato cede il suo calore all’acqua contenuta nel serbatoio e ricade nel punto più basso del circuito del collettore.

In un impianto solare termico a circolazione naturale il serbatoio si deve trovare quindi in un punto più alto del collettore. I sistemi solari termici a circolazione naturale possono avere l’accumulo integrato e l’acqua sanitaria viene fatta circolare direttamente all’interno del collettore. Questi impianti sono più adatti nelle regioni meridionali, dove non esistono significativi fenomeni di gelo.

Impianto solare termico a circolazione forzata

L’impianto solare termico a circolazione forzata è formato da un collettore solare a sé stante, collegato attraverso un circuito a un serbatoio localizzato nell’edificio. All’interno del circuito solare si trova acqua o un fluido termovettore antigelo. La pompa di circolazione del circuito solare viene attivata da un regolatore differenziale di temperatura quando la temperatura all’interno del collettore è superiore a quella di riferimento impostata nel serbatoio di accumulo.

Il calore viene quindi trasportato al serbatoio di accumulo e ceduto all’acqua sanitaria mediante uno scambiatore di calore. Un impianto solare termico a circolazione forzata è utile in tutti quei casi in cui non è possibile collocare il serbatoio di accumulo in una posizione sopraelevata rispetto al collettore. Un impianto di questa tipologia ha il vantaggio di offrire una maggiore libertà di progettazione e si adatta meglio a qualsiasi condizione climatica.

Solare termico a circolazione naturale o forzata?

A questo punto sorge spontanea la domanda se sia meglio il solare termico a circolazione naturale o forzata. Un impianto a circolazione forzata costa di più sia in termini di installazione che di materiali utilizzati. Un impianto a circolazione naturale, invece, costa meno e ha bisogno di poca manutenzione. A livello di produttività, poi, un pannello solare termico a circolazione naturale permette di avere più acqua calda rispetto a uno a circolazione forzata. Inoltre, un impianto a circolazione naturale è più adatto per i grandi impianti.

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